giovedì 15 giugno 2017

Scienza e Tecnologia: progressi veloci

Da: Libero.it
Caricabatteria, penna usb: oggetti d'uso comune destinati a scomparire

Sono tanti i dispositivi elettronici che presto potrebbero essere sostituiti dall'arrivo di nuove tecnologie. Uno su tutti: il caricabatterie

La tecnologia ci ha cambiato la vita. Ci sono alcuni oggetti hi-tech di cui proprio oggi non potremmo fare a meno. Uno su tutti: lo smartphone. Pensare di vivere senza sarebbe impossibile. Eppure qualcuno, ormai da un po’ di tempo, sostiene che il device mobile sparirà nel giro di qualche anno.

Sarà davvero così? Probabilmente. Come è successo per molti altri prodotti che al momento del loro ingresso sembravano insostituibili. Pensiamo ad esempio al fax, utilizzato sempre di meno per inviare documenti, e rimpiazzato da altre tecnologie più rapide e accessibili, come le email. Lo smartphone, comunque, secondo alcune previsioni, non è l’unico oggetto tecnologico ad avere i giorni contati. In realtà, prima che il dispositivo mobile scompaia del tutto, dovrà passare almeno un decennio. Sono altri, infatti, i dispositivi e gli oggetti di uso comune che a breve potrebbero essere mandati in soffitta dall’arrivo di molte altre invenzioni.

Caricabatteria - Il primo strumento destinato a scomparire è sicuramente il caricabatteria.Basta dare uno sguardo al percorso intrapreso dalla maggior parte dei produttori di smartphone e di device elettronici per capire che il futuro di questo elemento indispensabile è ormai segnato. Nei prossimi anni, infatti, quasi tutti i dispositivi supporteranno forme di ricarica diverse da quelle attuali. Si comincerà con quella wireless, che sarà sempre di più utilizzata, per poi arrivare ad altre soluzioni. Alcuni esperti in previsioni hi-tech affermano, infatti, che a breve le batterie saranno caricate dalla luce.

Password - Un elemento che subirà molte rivoluzioni sarà quello delle password, che saranno sostituite da sistemi di sicurezza più sicuri. Non ci sarà più bisogno di ricordare numerose credenziali di accesso, né tanto meno sforzarsi di scegliere password difficili da scoprire. Si utilizzeranno sempre di più i rilevatori per le impronte digitali, il riconoscimento facciale, la scansione dell’iride e altre tecnologie biometriche. Un team di ricercatori di New York dell’Università di Binghamton sta sperimentando, per fare un esempio, un sistema che usa il battito cardiaco per sboccare smartphone e tablet.

Supporti fisici - Senza fare troppo rumore, le nuove tecnologie piano piano stanno mandando in“pensione” CD, DVD, hard disk, chiavette USB, sostituite da molte altre forme di archiviazione. Pensiamo ad esempio al computing cloud, che permette di salvare nella nuvola milioni di file, accessibili ovunque e da più dispositivi. Le tecnologie di streaming consentono, poi, di guardare film, o di ascoltare musica direttamente online e senza che sia necessario utilizzare uno di questi oggetti che presto diventeranno, come è successo in passato con i Floppy Disk, obsoleti.

Portafogli - Un oggetto che ha i giorni contati è il portafogli: la causa è che la moneta sta diventando sempre più virtuale. Prima ci sono stati i bancomat, piccoli pezzi di plastica che consentono di fare acquisti senza portarsi dietro del denaro contante. Poi sarà il turno di sistemi di pagamento che permetteranno di pagare utilizzando lo smartphone o altri dispositivi elettronici. Da qualche giorno, ad esempio, anche in Italia è stato lanciato Apple Pay, un servizio attraverso cui è possibile perfezionare gli acquisti usando uno dei dispositivi dell’azienda con sede a Cupertino.

Le chiavi - Le chiavi sono un oggetto di uso comune in via di estinzione. Le nuove tecnologie, infatti, già permettono di aprire le porte semplicemente usando un codice, oppure una carta magnetica. E non solo. Cominciano ad essere sempre di più le strutture che hanno sostituito le classiche serrature con sistemi di sblocco che impiegano tecnologie Wi-Fi e Bluetooth. Sarà sufficiente avvicinare lo smartphone, infatti, per aprire una porta. E presto questi strumenti, che oggi sono ancora utilizzati da poche persone, entreranno a far parte delle nostre vite, rendendo inutili le chiavi.

Specchi - Ne abbiamo già parlato, gli specchi stanno diventando sempre più intelligenti. Non solo riflettono la nostra immagine, ma sono anche in grado di consigliarci quale abito indossare, come fare gli abbinamenti e molto altro ancora. E gli specchietti dalle automobili che destino avranno? Breve. Le vetture di ultima generazione sono dotati, infatti, di telecamere e numerosi sensori che praticamente consentono di effettuare le manovre in totale sicurezza e senza che sia necessario utilizzare questi strumenti che al momento sono ancora indispensabili.

Lavatrici - Tenetevi forte: le lavatrici nel giro di qualche decennio scompariranno. Ciò non significa che indosseremo abiti sporchi. Tutt’altro. Sono tante le tecnologie messe in campo per pulire i panni senza utilizzare l’acqua. Una startup, ad esempio, ha inventato una borsa che può lavare i vestiti semplicemente utilizzando un sistema di luce ultravioletta e dell’ossigeno attivo. Inoltre, stanno arrivando anche dei tessuti in grado di pulirsi al contatto con la luce del sole.

Magia? Prodigi da streghe e maghetti tipo Harry Potter? Meglio: Scienza applicata che diventa tecnologia avanzatissima, fino a punti inimmaginabili, inarrivabili anche con la fantasia della magia...
Nel nostro mondo reale si nascondono Leggi Fisiche, ignote ai non illuminati dalla Scienza, che svelate e conosciute consentono di aprire confini della realtà che superano i mondi fantastici immaginari...
E questo progresso corre veloce, velocissimo, tanto che i comuni mortali non riescono a starvi dietro.
Ovviamente le persone più anziane per nascita sono quelle più svantaggiate. 
Non più tardi di una trentina di anni fa, nella Sezione dell'Università dove lavoravo, avevamo il Telex: una macchina che consentiva di inviare messaggi anche in Paesi africani dove, a quanto pare, ancora non avevano il fax. Eravamo solo in due a saperlo usare, dato che la procedura era piuttosto complicata. Ricordo di aver inviato dei telex anche per Cattedre diverse da quelle della mia Sezione, giacché non tutti l'avevano e dunque venivano professori e ricercatori di altre discipline a chiedere un favore dovendo comunicare con Paesi non Europei.
Quella macchina è andata in disuso ancora funzionante, dato che anche i Paesi più arretrati con cui dovevamo comunicare si erano attrezzati con il Fax.
E che dire dei nostri ricordi personali tradotti in immagini?
Il proiettore con cui vedevamo i nostri filmini in super 8 lo abbiamo ancora, un pò arrugginito dato che ci trancia pezzi di preziosa pellicola, ma nel frattempo abbiamo cercato di mettere a riparo i nostri ricordi facendo travasare tali immagini in cassette VHS, a loro volta ormai difficili da vedere, dato che i lettori non si trovano più, e per questo ci teniamo quello che abbiamo riparandolo nei suoi malfunzionamenti...
Tutto va veloce e noi non riusciamo neppure a trattenere i nostri ricordi...
Foto fatta nel 1949 presso la Casa Madre dei Mutilati ed Invalidi di Guerra.
Anche se avevo solo 3 anni ricordo benissimo quel giorno. Mi condusse lì mio padre, il fotografo aveva una macchina su un treppiede con l'obiettivo "a soffietto", mi disse di guardare l'obiettivo perché da lì sarebbe uscito un uccellino ed io mi aspettavo proprio che uscisse.
Ora, per conservare meglio la foto su carta fotografica, ho potuto scannerizzarla e trasformarla, dunque, in un'immagine digitale.

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