domenica 28 giugno 2015

Grecia,sintomo di un'Europa malata

Da: Il Secolo XIX

Grecia, domani banche e borsa chiusa
Tsipras: «Colpa di Bce ed Europa»
Padoan: «Hanno fatto tutto da soli»


Atene - Banche chiuse per una settimana, bancomat con il contagocce. Clima di tensione in Grecia dopo la fine dei negoziati con l’Europa.
La rabbia di Tsipras
«I tentativi di cancellare il processo democraticosono un insulto e una vergogna per le tradizione democratiche in Europa». L’accusa è del premier greco, Alexis Tsipras, che ha invitato la popolazione alla calma sottolineando che «i depositi dei greci sono al sicuro». «Le recenti decisioni di Bce ed Eurogruppo hanno un solo obiettivo: tentare di soffocare la volontà del popolo greco», aggiunge Tsipras sottolineando che «non ci riusciranno: accadrà l’esatto opposto. Il popolo greco resisterà con ancor più caparbietà».
Tsipras accusa di questo la Bce. Ma né l’Eurotower né altri, aggiunge, «fermeranno il processo del referendum». Se i partner dell’Eurozona vogliono, afferma ancora, «possono dare alla Bce la libertà di ripristinare la liquidità delle banche anche stanotte stessa». La decisione di respingere la richiesta greca «per una breve estensione del programma», rileva, «è un atto senza precedenti per gli standard europei e mette in questione il diritto di un popolo sovrano di decidere». «Anche il pagamento di stipendi e pensioni sarà garantito», ha detto ancora Tsipras, dopo aver assicurato che i conti correnti sono «al sicuro». «Le recenti decisioni di Bce ed Eurogruppo hanno un solo obiettivo: tentare di soffocare la volontà del popolo greco». Lo scrive Alexis Tsipras su Twitter sottolineando che «non ci riusciranno: accadrà l’esatto opposto. Il popolo greco resisterà con ancor più caparbietà. In queste ore critiche, l’unica cosa da temere è la paura stessa».
La Banca centrale greca chiude banche e bancomat
Il Consiglio per la stabilità finanziaria greco ha raccomandato la chiusura delle banche per i prossimi 6 giorni lavorativi. Le banche dovrebbero dunque riaprire martedì 7 luglio, due giorni dopo la celebrazione del referendum sul piano di aiuti del 5 luglio. In ogni caso, da martedì si consiglia ai greci di non ritirare più di 60 euro al giorno dai bancomat. Gli stranieri potranno ritirare quanto concesso dalle proprie banche, precisa la Banca ellenica.
Gli Usa: «Tenete la Grecia nell’euro»
Gli Stati Uniti hanno interesse che il negoziato tra Grecia e creditori giunga a «una soluzione sostenibile» che consenta ad Atene di restare nell’euro. La posizione è stata comunicata dal segretario al Tesoro statunitense, Jack Lew, in una serie di telefonate con il direttore generale dell’Fmi, Christine Lagarde, e i ministri delle Finanze francese e tedesco. Lew ha ricordato ai partner che «è importante per tutti le parti coinvolte continuare a lavorare per raggiungere una soluzione, anche attraverso la discussione di un possibile alleggerimento del debito greco». Lew ha quindi sottolineato che anche la Grecia «deve adottare misure difficili per raggiungere un compromesso pragmatico con i suoi creditori».
La Macedonia ritira tutti i capitali
La banca centrale della vicina repubblica di Macedonia ha ordinato di ritirare tutti i depositi dalle banche greche e sta imponendo “misure preventive” per evitare che altri soldi possano arrivare negli istituti ellenici. «Sono misure protettive di carattere temporaneo», ha spiegato la banca centrale macedone, «per evitare che si possano verificare problemi nei pagamenti e nella struttura finanziaria» del Paese.
Padoan: «Sono loro ad essersene andati»
«Dobbiamo utilizzare questi giorni per trovare una soluzione positiva». Lo afferma al Tg1 il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che ribadisce: «È stata la Grecia ad abbandonare unilateralmente il tavolo». Per Padoan una Grexit «non è auspicabile». «Se ci saranno shock sul mercato finanziario, cosa da non escludere, questi shock saranno limitati e, in ogni caso, la Bce dispone di strumenti potentissimi per contrastare questi shock. I fondamentali dell’economia italiana, sia in termini di crescita sia di finanza pubblica, sono molto più solidi». «Se ci sarà una evoluzione negativa, non auspicabile, verso una Grexit, allora sarà il momento per l’Europa e l’euro di accelerare il processo di integrazione: diventare più robusti, magari prendendo spunto dal rapporto dei quattro Presidenti». C’è un piano del Tesoro per fronteggiare un’eventuale Grexit? «Al Tesoro - risponde Padoan - abbiamo adottato un atteggiamento molto prudente. Nel Def abbiamo fatto stime molto prudenziali per quanto riguarda il fabbisogno di interessi. In questi mesi di tassi bassi abbiamo anche portato fieno in cascina, così che il costo del debito è in ogni caso estremamente protetto».
Da questo blog: 20 maggio 2015: Paesi prepotenti e Paesi Sciocchi
Ma di quale Europa parliamo?
L'Europa degli indebitamenti della Grecia e di chi lucra in modo usuraio su di essa?
Prevedo che una Europa così non arriverà alla fine del Secolo: finirà molto prima.
Bisogna che l'Italia si svegli ed inizi ad attrezzarsi.  


Ora capisco...

Da: La Repubblica.it

La Grecia pronta a sequestrare i beni tedeschi: "Non paga i danni di guerra"

Il premier Alexis Tsipras: "Berlino usa tutti i trucchi legali possibili per non onorare i suoi debiti legati al secondo conflitto mondiale". Il ministero della Giustizia potrebbe pignorare il Goethe Institut di Atene. La Merkel: per noi il tema è chiuso

L'Alta Corte del Partenone aveva stabilito nel 2000 che gli eredi delle vittime dell'eccidio di Distomo (dove le truppe naziste hanno trucidato 218 civili nel 1944) avevano diritto a un risarcimento di 28 milioni. Nel 2000 l'allora ministro della Giustizia aveva firmato un decreto immediato per mettere le mani sui beni tedeschi in GreciaMa due giorni dopo, appena Berlino dette l'ok all'ingresso del paese nell'euro, fece una rapida retromarcia. Il tema dei risarcimenti di guerra torna ora a essere utilizzato come strumento negoziale su un tavolo dove gli interessi, in realtà, sono altri.  "Malgrado gli evidenti ostacoli io sono pronto a mettere la mia firma di nuovo sulla decisione dei tribunali  -  ha detto Paraskevopoulos -. Capisco che dovremo parlare con la Germania della cosa, ma vado avanti".

Ora capisco perché la Grecia fu accolta nella moneta unica nonostante la dracma non valesse nulla...
Ci sono sempre sotto questioni diverse da quelle apparenti.
A noi raccontano che il tale Paese e il talaltro debbono raggiungere certi parametri... poi.. altri sono gli interessi nascosti.
Questo spiega, a mio avviso, l'ingresso anche di altri Paesi la cui economia è traballante come era ed è quella della Grecia. 

Questo scrivevo il 16 marzo 2015. La Grecia si è messa in un cul de sac, che non assolve un'Europa incompiuta ed egoista con ciascun Paese chiuso dentro i propri interessi, ma comunque la sua è stata una scelta.
Ha usato i danni di guerra come moneta per entrare nell'euro. Ha continuato in una politica economica peggiore di quella italiana (il che è tutto dire): se noi abbiamo dato le pensioni baby la Grecia ha fatto questo su larga scala, mi informano che ha accettato norme del tipo "dare un premio in denaro ai dipendenti che arrivavano in orario al lavoro"!!!
Non ha fatto politiche economiche di contenimento della spesa adeguate accettando il cappio dei prestiti del FMI. Solo con il nostro Paese è esposta per 40 miliardi di euro.
L'Europa era un sogno che però è diventato un incubo, creando una moneta unica, da cui prudentemente Gran Bretagna e Danimarca si sono tenute fuori, e che ci tiene legati, deboli e forti, come in una cordata di alpinisti: se va giù uno trascina pure tutti gli altri. Ma i forti reggeranno il contraccolpo, mentre chi si barcamena, come l'Italia, rischia grosso.