martedì 29 settembre 2020

Assassini

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/09/28/news/omicidio_lecce_media_preso_omicida_daniele_e_eleonora-268831786/


                                    Il mostro, Antonio De Marco, e le sue belle e sfortunate vittime

 "Ho fatto una cavolata. So di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppo felici e per questo mi è montata la rabbia". Queste le sue allucinanti dichiarazioni: "una cavolata" aver tolto la vita a 2 persone?!!!!

Gli assassini negano sempre, anche l'evidenza. 

In questo caso ha confessato ma, pur nella sua meticolosa preparazione, aveva commesso tali e tanti sbagli che, unitamente alla vita limpida dei due poveri giovani uccisi, pensavo che gli inquirenti non avrebbero messo troppo tempo ad individuarlo, e gli indizi e le prove erano tali che nonostante la sua lucida paranoia ha capito che non poteva negare.

Avevo pensato nei giorni scorsi ad un parallelo con l'assassinio di Trifone e la sua dolce fidanzata. E vedendo solo un pezzetto della trasmissione "Quarto grado" avevo sentito con sorpresa che anche quell'avvocato sempre presente in studio aveva pensato ad un accostamento a quel caso.

Anche la criminologa Ursula Franco, scopro nella sottostante interessantissima intervista, ha pensato al caso Trifone e Teresa.

http://www.lecronachelucane.it/2020/09/26/omicidi-di-daniele-de-santis-ed-eleonora-manta-criminologa-ursula-franco-e-probabile-che-lassassino-abbia-partecipato-al-funerale-di-daniele/

 


Trifone Ragone e Teresa Costanza

Pur essendo bellissimi e giovani le vittime di Giosuè Ruotolo come quelle di Antonio De Marco non avevano spasimanti delusi o abbandonati e dunque le indagini dopo aver  scandagliato anche il loro lavoro e la parte ecomonica della loro vita si sono orientate su altre figure.

In entrambi i casi il movente è una forma malata di invidia e di gelosia. 

Questi soggetti nascondono i loro malvagi sentimenti fingendo, mentendo, inalberando sorrisi e facce serene, mentre nella mente hanno l'inferno.

Per questo c'è tanta cecità in giro su certi comportamenti strani delle persone, che a intelligenze empatiche non sfuggono, lungi dal trovarli normali.

Per fortuna non tutte le invidie e i malanimi sfociano in omicidi, ma sapere che dietro facce fasullamente sorridenti si nasconde l'ostilità e l'avversione, quando non addirittura l'odio, aiuta a prevenire. 

Nell'intervista la criminologa Franco ricorda la teatrale finzione di Stasi e di Parolisi ai rispettivi funerali delle loro vittime.

Stasi finge dolore accanto alla povera madre dell'uccisa al funerale di Chiara

E che dire dello squallido teatro fatto, sotto l'occhio delle telecamere della trasmissione "Chi l'ha visto"?, dalla cugina della bella adolescente Sara Scazzi, assassina per invidia e gelosia, avendo accanto la madre della scomparsa sua zia?

L'assassina di sua cugina Sara. Con un cinismo incredibile ha lasciato che il padre si accollasse la colpa e una volta scoperta la verità ha dimostrato avversione verso il padre per non aver saputo fingere fino in fondo.

 

Bisogna avere la mente foderata di piombo per non vedere l'esagerazione nella finzione di questi mostri.

I moventi dei loro atti poi non sono così eclatanti come la gente, non so perché, si aspetterebbe, cercandovi una logica motivazione.

A volte sono pulsioni improvvise perché scoperti in loro azioni non nobili che credevano di poter nascondere fingendo, vedi Antonio Logli che ha ucciso la moglie perché aveva scoperto che se la faceva con la sua migliore amica, o Stasi, perché la sua pulita fidanzata aveva scoperto certe sue perversioni..