venerdì 17 novembre 2017

Ferocia senza ripensamento

Da: Quotidiano.net
IL FRATELLO DI BORSELLINO - Con la morte di Riina "scompare un'altra cassaforte dopo quella vera scomparsa dopo la sua cattura", commenta Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. "Ci saranno tante persone che gioiranno del fatto che Riina, morendo, non potrà più parlare" . Da Borsellino poi l'affondo contro la "distruzione delle intercettazioni di Napolitano: se fossero state rese pubbliche avremmo potuto avere le idee più chiare su quegli indicibili accordi di cui scrisse il suo consigliere politico D'Ambrosio prima che un 'provvidenziale' infarto lo portasse via". 


Di certo non si può aggiungere nulla a quanto dichiarato dal fratello di Paolo Borsellino.
Né aggiungere nulla a quanto dichiarato da Rita Dalla Chiesa: "Totò Riina è morto a 87 anni, gli uomini di Stato che ha ucciso no.
Oggi, nel primo pomeriggio, su RAI 3 hanno mandato una sequenza impressionante di tutti i morti ammazzati da questa belva umana ed è stata una serie di immagini devastanti per la ferocia di questo essere purtroppo appartenente alla specie umana. Alcuni delitti li ha compiuti in prima persona, di moltissimi è stato il mandante. 
Pensavo a quanta gente esiste che su ordinazione è disposta ad uccidere.
Commentava la ricostruzione storica di tante efferatezze Paolo Mieli e alla fine, dopo aver mandato una ricostruzione anche dell'operato di Giovanni Falcone, se ne è uscito con un parallelo fra la belva assetata di soldi e di sangue e l'eroe vittima al servizio della legalità e dello Stato dicendo: "Sono due giganti uno del bene e uno del male." Dissento totalmente da questo incredibile commento e pensiero di Paolo Mieli tanto che ho commentato a voce alta: "Ma cosa dice? E' impazzito?"
Trovo sconcertante il suo definire Totò Riina "un gigante", essendo stato egli quanto di più meschino e miserabile possa esserci in un essere umano: la malvagità nell'esercitare la sopraffazione dell'altro fino a rubargli la vita per fini di predazione dell'altrui lavoro e volta al proprio arricchimento; la bestialità malvagia di mentire e calunniare per distruggere... Dov'è la grandezza Mieli? Sia pure nel male, dov'è? E come si è permesso, nel suo paragone, di mettere sullo stesso piano, sia pure su fronti opposti, un gigante come Giovanni Falcone e un miserabile pigmeo feroce, furbo e ignorante? 


Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Caponnetto
Da: Libero Quotidiano.it

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