mercoledì 29 maggio 2019

Una mamma fortunata


Francesca 6 anni, Gian Luca 4 anni, David 2 anni
e la mamma 26 anni.
La nonna Teresa che ci ha fatto questa bella foto non c'è più.




Gian Luca 51 anni, Francesca 53 anni, David 49 anni
e la mamma 73 anni

Mamma molto fortunata di tre belle persone

martedì 28 maggio 2019

L’ebreo Amos Oz e la sua lettrice Rita, nata cattolica oggi atea.

L’ebreo Amos Oz e la sua lettrice Rita, nata cattolica oggi atea.

Come ho scritto altre volte quello fra lo scrittore e il lettore è un incontro che crea qualcosa che non è solo quello che lo scrittore esprime ma quello che il lettore recepisce dalla lettura e quello che questa crea dentro di lui.
Per questo di uno stesso libro possiamo leggere commenti addirittura opposti.
Sono al terzo libro di Amos Oz ed indubbiamente egli mi piace: molto.
Quello che mi colpisce è quanto parla di religione ebraica e dell’ebreo Gesù.
L’ebreo Philip Roth, a cui sembra volessero dare il premio Nobel, non parla mai di religione: la sua religione è il sesso.

Da un’intervista rilasciata da Amos Oz a Manuel Disegni nel 2010:
Disegni : Ebreo secolare, così si definisce Amos Oz. Cosa rimane dell’ebraismo se gli sottraiamo la religione?
Oz: La religione, a parer mio, è solo un aspetto dell’ebraismo, non l’ebraismo tout court. Esso è piuttosto una civiltà, un complesso e intrecciato patrimonio di cultura, lingua, letteratura, gastronomia e filosofia. Non c’è alcuna contraddizione nell’essere un ebreo non religioso.



Mi sembra anche ovvio quello che rispose Amos: potrei dire la stessa cosa del mio essere nata cattolica, che vuol dire una formazione culturale, di valori che rimangono anche nell’evoluzione nel corso della vita in cui si arriva, come sono arrivata io, a capire che non c’è nessun Dio che somigli all’Uomo ed abbia un particolare interesse per esso, bensì è l’Uomo che si è creato Dio perché ne ha bisogno.
Non so se Amos Oz fosse credente, nelle brevi ricerche che ho fatto si parla molto di lui sul piano politico oltre che letterario, ma da nessuna parte ho trovato qualcosa che mi potesse svelare se egli era ateo come me. Essere non religiosi non vuol dire non essere credenti: vuol dire credere senza praticare i riti religiosi. Dunque non so se Amos sia giunto alla fine della sua vita credendo in un Dio antropomorfo come se lo figurano, sia pure con le sue varianti, le tre religioni monoteiste nate in Medio Oriente: ebraismo, cristianesimo nelle sue varianti, islamismo.
So che lui parla molto nei suoi scritti del millenario passato scritto nei libri come la Bibbia e il Talmud.
Ecco, questo mi colpisce, perché anche se capisco che è uomo dagli studi letterari e filosofici, non capisco come possa, vivendo il presente scientifico che ci ha svelato la Terra e l’Universo come non mai prima di questo tempo, ancora rifarsi a scritture di uomini di un passato in cui si viveva all’oscuro di tutto e dunque si interpretava la realtà necessariamente in modo simbolico-fantastico. Che senso possa avere per Amos dare importanza e peso a quei testi e come essi possano essere in qualche modo significativi per l’Uomo dei secoli XX e XXI dell’era cristiana, non lo comprendo.
Invece Amos parla ancora in base ai simbolismi rifacentisi alla figura di Gesù Cristo e del suo discepolo Giuda. Eppure, da ebreo, egli tiene conto del conteggio degli anni partendo da molto prima che nascessero queste due figure del Nuovo Testamento, essendo la storia degli ebrei più antica: data, ad esempio, la morte della madre nel 5712, l’8 del mese ebraico di Tevet.


La Bibbia, dal greco antico βιβλίον, plur. βιβλία (biblìa) che significa "libri"[1], è il testo sacro della religione ebraica e di quella cristiana.
Gutenberg Bible.jpg
La Bibbia di Gutenberg
AutoreVari sconosciuti
1ª ed. originalePer alcuni Salmi a partire dal X secolo a.C. Per ilPentateuco non prima del VI secolo a.C.
Generetesto sacro
Lingua originaleebraicoaramaicoKoinè greca
AmbientazionePalestina

lunedì 13 maggio 2019

Pensieri del mattino...

Rita Coltellese *** Scrivere: RAI: Maggioni ha perso il senso della realtà
Il link è fornito quale pro-memoria.

Ieri sera, mentre mi spogliavo in camera da letto per mettermi in pigiama, ho acceso per un momento il piccolo televisore allocato sopra la scarpiera: evidentemente  era sintonizzato sul canale RAI dove Fabio Fazio conduce la sua trasmissione che, dicono, tanta pubblicità porta nelle casse della RAI e che noi dobbiamo ingoiare nonostante alcuni di noi paghino due volte il canone, penalizzati dalla renziana furbata di recuperare l'evasione di chi non l'aveva mai pagato, condita dalla "pinocchiata" che avremmo pagato di meno: infatti la mia famiglia che lo pagava dal 1970 ora lo paga doppio.

Sono rimasta solo un attimo e mi è bastato: al tavolone sedeva la solita furbetta canora Orietta Berti, la "plasticata" Valeria Marini, che non si sa che mestiere faccia perché dirle "attrice" è un'offesa a chi sa recitare, il meno bravo del gruppo di Massimo Troisi, Lello Arena, altri... e l'astronauta Parmitano.

La Berti con la sua furba aria di massaia scafata si è rivolta a Parmitano chiedendogli qualcosa di futile e sciocco sul suo lavoro che neppure ricordo, ma era volutamente futile e sciocco, mentre l'anfitrione Fazio ridacchiava divertito, forse ritenendo che anche chi lo segue dovesse trovare divertente la sciocca domanda che aveva solo lo scopo di banalizzare quello che è il lavoro di uno che è arrivato a fare l'astronauta. Parmitano ha risposto educatamente, mentre la Berti diceva che lei aveva conosciuto un astronauta in un certo posto... Ma non si ricordava come si chiamava.. Eh certo, ma che vuoi che importi come si chiama uno che ha studiato cose per lei e gli altri presenti INCOMPRENSIBILI, e quindi INUTILI... Uno che oltre la formazione scientifica e tecnica ha dovuto imparare come si vive in condizioni estreme ed ha un fisico che le regge, che sa fare cose inimmaginabili sulle delicatissime strumentazioni spaziali... Pensate che la Berti gli ha chiesto cosa è "quella cosa che gira.." e Parmitano ha risposto educatamente CENTRIFUGA! Mentre Fazio ridacchiava a tanta arguzia della massaia canora, forse pensando a tutte le massaie che si identificano con l'Orietta e che possono ridacchiare sulle cose di cui non capiscono NIENTE tanto che gli fa! Smontiamo questa Scienza: cosa ce ne frega di questi cervelloni e di quello che Shakespeare chiamava "il merito paziente" deriso (The Hamlet soliloquy - Traduzione di Salvatore Quasimodo).
A condire la breve stupida scena l'intervento della "plasticata" Marini che, imitando forse la compianta Moana Pozzi, si informava se nella stazione spaziale "Si poteva fare l'amore." Non ho nemmeno ascoltato la risposta di Parmitano, ma ho guardato la faccia da finto uomo di scienza che si è costruito con una barba a coprire la sua bruttezza Lello Arena ed HO SPENTO.

https://www.wired.it/scienza/spazio/2016/07/15/luca-parmitano-incidente-spazio/

Pare che Fabio Fazio sia stato decurtato di tre puntate della sua trasmissione. Chissà se verrà decurtato anche il relativo compenso o se le dovremo pagare ugualmente con il cosiddetto canone RAI, che Beppe Grillo e i 5Stelle dicevano non doversi più pagare, e sorbendoci l'obnubilante pubblicità che lui portava!

Chi voterà per la sinistra grazie a Fazio? Chissà!
Pensavo stamane che, come ho già scritto, Minniti l'hanno sciolto troppo tardi, quando hanno cominciato ad avvertire che la gente non era d'accordo né con l'immigrazione caldeggiata pietosamente come siriana, giacché tale gente cominciava a scoprire che i siriani non erano neri come quelli che arrivavano a frotte sui barconi, né che, se pure centrafricani e tunisini e marocchini, non c'erano tutte queste guerre da cui fuggire in quei Paesi, inoltre non era d'accordo con lo jus soli, caldeggiato fino all'ultimo momento da Gentiloni, che induceva tante profughe alla copula prima di arrivare in Italia, così da giungere con la pancia già bella gonfia.
Minniti si è mosso bene, è stato un ottimo Ministro dell'Interno, così ottimo da far storcere il naso ai suoi compagni di partito che dovrebbero decidersi ad andare con Fratoianni, ma non lo fanno. Così Minniti ha ritirato la sua candidatura lasciandola all'accomodante Nicola Zingaretti..
Contenti loro...

martedì 7 maggio 2019

Prezzemolo? No, coriandolo

In questo blog l'etichetta Cucina non esisteva: l'ho creata oggi.
La cucina non è fra i miei interessi pur cucinando per cause di forza maggiore dall'età di 19 anni, giacché a quell'età mi sono sposata e non essendo ricca non avevo la cuoca, né tantomeno la mamma che cucinava per me.
Dovendo nutrire me e mio marito, soprattutto lui giacché io non ero molto interessata al cibo, presi un ricettario e iniziai ad applicare pedissequamente quello che vedevo scritto.
Debbo dire che i risultati erano buoni, giacché variavo il menu provando sempre nuove ricette per amore di mio marito, che apprezzava. Ma questo non è stato sufficiente a fare della Cucina un mio interesse, né tantomeno un hobby: il tempo che mi occupava era un dovere da svolgere, con attenzione e metodo, ma non ne traevo una soddisfazione personale. Negli innumerevoli pranzi che ho preparato nel corso della mia vita per amici, parenti e conoscenti se ricevevo dei complimenti sorridevo ringraziando, ma non ne traevo una particolare soddisfazione personale dentro di me, anzi cercavo di mostrare di apprezzare quei complimenti soprattutto per chi me li faceva più che per me stessa: insomma non me ne è mai fregato un bel niente. Oggi se potessi smetterei volentieri di cucinare, ma non posso per mio marito... E per amore cucino ancora..
E' stato così che andando nel bellissimo vivaio che sta a Sabaudia LT, vicino ad una delle abitazioni dove vivo ormai la metà del mio tempo, seguendo mia figlia appassionata di piante di ogni tipo, ho comperato delle piante cosiddette aromatiche: non molte, perché a differenza di mia figlia sono parsimoniosa.
Per la cucina che ho a Sabaudia, proprio appena fuori della porta finestra in modo da uscire e cogliere quel che mi serve, ho piantato in terreno una pianta di basilico, una di prezzemolo, una di salvia ed una di origano. Il rosmarino l'avevo già e in abbondanza, giacché il clima a livello del mare permette a questa pianta di essere rigogliosa, mentre a Rocca Priora RM i miei tentativi di farla vivere a lungo sono miseramente falliti per il freddo invernale del luogo. 
A Rocca Priora muore tutto: basilico e rosmarino in particolare. Mentre vivacchiano la salvia e la mentuccia, che lì tengo in vaso dato che la cucina affaccia su un ampio spazio pavimentato e sarebbe scomodo piantarle in terreno, più distante dalla cucina. Viene spontaneo invece il timo, che io non conoscevo fresco, ma il vento deve aver portato dei semi e, trovando un habitat favorevole, ha tappezzato letteralmente una striscia del mio prato.
Sentivo che quell'erba emanava un buon profumo e lo dissi ad una delle mie nuore la quale, provenendo da una famiglia di ristoratori, mi disse con semplicità: "Eh, lo credo, è timo."
La mia ignoranza dunque è palese per quel che attiene la cucina, limitandosi allo stretto necessario.
Quel giorno al vivaio comperai anche una piantina di prezzemolo per Rocca, da piantare in uno dei vasi davanti alla porta finestra della cucina. 
Tornata da poco nella casa di Rocca Priora, grazie alla pioggia ho trovato il prezzemolo cresciuto e mi sono chinata su di lui per togliergli qualche fogliolina ingiallita.. E qui inizia l'aneddoto comico.. Sento l'odore acuto e sgradevole di un insetto che odio fin da quando lo trovavo sui miei panni stesi sul terrazzo della mia prima casa da sposa a Roma: la cimice verde. Lo odio perchè vola, ti si posa addosso quando lo trovi sui tuoi panni puliti e profumati.. ed emana un odore inconfondibile e sgradevole.. Ho cominciato a temere che mi si fosse posato addosso, ho scosso i miei capelli più volte, ho annusato il prezzemolo che avevo colto ed emanava anch'esso quell'odore.. Ho pensato che l'insetto fosse ancora lì, nella cassetta dove c'è anche una pianta di menta.. Entrata in casa continuavo a sentire quell'odore: mi sono spazzolata i capelli, tolta la felpa e sbattuta.. Ma dell'insetto nessuna traccia. Di certo aveva lasciato il suo odore l'odiosa creatura..

Ho colto poi le foglie più sviluppate della piantina di prezzemolo per cucinare il pesce per la cena, l'ho lavato e annusato.. con preoccupazione ho sentito che era proprio lui che emanava quell'odore. Ho pensato: "Ma non sarà un tipo di prezzemolo particolare?" Poi ho cercato di rassicurarmi sulla commestibilità della piantina cercando di ricordare se l'avevo proprio comperata al vivaio... "Al massimo forse la comperai al supermercato.. Comunque sempre in un posto sicuro.." Poi, preoccupata di non avvelenare mio marito oltre me, mentre il pesce cuoceva sono andata al PC ed ho cercato "tipi diversi di prezzemolo": effettivamente ce ne sono, ma nessuno somigliava al mio strano prezzemolo.. Allora ho scritto sulla barra di Google "prezzemolo odore strano": ed ho svelato il mistero!
Il "prezzemolo" è in realtà coriandolo!!!
Molti cibi suscitano sentimenti contrastanti ma il coriandolo fresco è noto per essere probabilmente l’alimento che più divide e polarizza le opinioni. Le persone che non lo sopportano descrivono il suo odore e sapore in modi completamente diversi rispetto a coloro a cui invece piace. Chi lo apprezza lo descrive come fresco e fragrante mentre chi lo odia sostiene che sappia di sapone, di muffa,  di terra o addirittura che ricordi l’odore delle cimici. 
(Da LE SCIENZE BLOG SCIENZA IN CUCINA di Dario Bressanini)
Dagli stand del vivaio, dove ci si serve da soli, io ho preso una piantina di coriandolo scambiandola per prezzemolo! Strano che per quella che ho piantato a Sabaudia invece ci ho indovinato: è proprio prezzemolo!
Stasera abbiamo mangiato ventresca al coriandolo: era buona!
(Coriandrum sativum)

Per soddisfare la mia e la vostra curiosità vi do questo link da cui ho tratto le notizie:

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/08/il-coriandolo-che-divide/comment-page-1/