venerdì 30 settembre 2011

Acqua pubblica, acqua privata


Federico Fubini


L'orientamento globale del mio pensiero socio-politico non mi rende cieca e partigiana e sono pronta a ricevere quello che i fatti mi mettono davanti senza pregiudiziali.
Sono favorevole alla gestione dell'acqua pubblica, ma un'esperienza vissuta personalmente molto da vicino e di cui ho parlato in precedenti miei post, ("Delusione" 20/09/2011, "Mancanza di coerenza" 19/07/2011, "Commento al post sul sito di Italia dei Valori sul decreto per i rifiuti di Napoli" 02/07/2011), e anche sul blog di Italia dei Valori e di Antonio Di Pietro, mi fa riflettere su cosa c'è dietro certe verità sbandierate come tali, contando sul fatto che la gente non ha sempre tempo per approfondire ogni argomento e, spesso, si ferma alle parole di un leader politico di cui si fida. Ma se vedi un fatto da vicino e non ti nascondi la verità oggettiva, non puoi non pensare a cosa farà un certo politico in ambiti in cui tu non puoi vedere da vicino i fatti e le cose e devi accontentarti di una verità apparente.
Questo è l'incipit di un discorso più importante: oggi nella trasmissione radiofonica di RAI 3 "Prima pagina", rete non certo definibile di destra, condotta da Federico Fubini, giornalista del "Corriere della Sera", settore economico, ho ascoltato delle cose importanti e che danno ragione a quello che io ho constatato da vicino sulla gestione dell'acqua pubblica.
Fubini diceva che certi politici, che hanno portato avanti il discorso del referendum sull'acqua pubblica, hanno mentito alla gente sulla realtà che questo possa essere realmente economico e ben gestito per la comunità. Infatti, dice Fubini, i Consigli di Amministrazione delle Società Pubbliche che gestiscono le Acque sono spesso luoghi dove i partiti possono piazzare loro uomini, con aggravio di spese per la comunità che deve loro pagare i relativi emolumenti, e con loro vantaggio perché queste poltrone servono a costruire carriere politiche. E non è detto, diceva sempre Fubini, che una Società privata non abbia interesse a che il Servizio funzioni, rischiando i costi e dovendo ricavarne anche dei profitti.
Debbo dire che la dotta analisi di Fubini, che qui ho riportato con parole mie, mi ha colpito, in quanto dà ragione a quanto da me constatato.
Riassumo i fatti: un territorio del Lazio, servito da un Ente di Diritto Pubblico chiamato Consorzio Acquedotto Doganella S.p.A. deve passare la mano, suppongo per scelte politiche, ad una delle società figliate dalla ACEA, società pubblica che esiste dal 1909 (per vederne la storia e l'evoluzione si rimanda al sito di ACEA, Storia). Questa Società Pubblica si chiama ACEA ATO2, la seconda parte del nome è l'indicazione del territorio che gestisce. Il passaggio avviene nel 2007. Gran parte del territorio NON è servito da fognatura e lo smaltimento avviene tramite pozzi neri svuotabili a spese dei singoli cittadini. I contratti di questa parte di cittadini che Acquedotto Doganella S.p.A. passa ad ACEA ATO2 riguardano SOLO l'allaccio all'acqua. Ciò nonostante questi cittadini vedono assegnarsi la depurazione fognature + IVA al 10% nella prima bolletta che emette ACEA ATO2. Pensando ad un errore alcuni si recano presso i rispettivi comuni, altri scrivono direttamente ad ACEA. I comuni cercano di parlare con i Dirigenti di ACEA ATO2, mentre la Società risponde per scritto, a chi ha segnalato l'inesistenza della rete fognaria, che il cittadino deve dimostrare di avere un pozzo fatto secondo le ultimissime normative, altrimenti chiude l'accesso di acqua. Non sto scrivendo nulla che non sia documentabile con carte scritte.
I cittadini sono di diversi orientamenti politici e di diversi livelli culturali: dal contadino, essendo un territorio con zone rurali, al professore universitario, ma a tutti la risposta di ACEA ATO2 appare come un ricatto: paga o ti togliamo l'acqua e ti rifacciamo rifare i pozzi con spese (anche queste documentabili) che vanno da euro 10.000,00 a 30.000,00. 
Se la fognatura non c'è, si chiede il contadino come il professore universitario, perché debbo pagarla?
Non ci si aspetterebbe mai da una Società Pubblica una cosa simile: pensate se fosse stata privata! Forse si poteva denunciare per estorsione, ricatto, truffa, emissione di fatture false..... Non esistendo la struttura di cui ACEA ATO2 dichiara in fattura di aver effettuato la depurazione, se in questo Paese esiste ancora la possibilità di applicare il diritto sancito dalla Costituzione Italiana e regolamentato dai Codici Civile e Penale, penso che una Società Privata non la passerebbe liscia.
Nel C.d.A. di ACEA ATO2 c'è come Consigliere un uomo del partito in cui credevo: Italia dei Valori. A lui mi sono rivolta quando ho saputo che ne era diventato anche il Vicepresidente: non so per quali vie, non avendo lauree, che io sappia, né preparazione specifica nel ramo. Sò soltanto, da fonte certa, che egli ha solo e sempre fatto politica, prima nei socialisti. Speravo negli ideali di trasparenza e giustizia nei riguardi dei cittadini, già ingiustamente tartassati per vari versi, che, secondo me, dovevano spingere l'uomo di Italia dei Valori a correggere una fatturazione illegale. Mi ha risposto il silenzio per iscritto, a parte una risposta indiretta sul sito di Italia dei Valori. A voce, invece, debbo dire che mi aveva dato delle rassicurazioni, anche se vaghe. L'unica cosa che ho ottenuto dalla sede regionale del partito è stato farmi parlare con un avvocato cassazionista di IdV, che mi ha proposto di fare una Class-action insieme a tutti gli altri cittadini di cui mi sono interessata.
Parlando con la gente dei vari comuni del territorio interessato, ho constatato che hanno paura di dover spendere denaro per rifare lavori sui pozzi secondo le norme via via emesse negli anni (più comodo che costruire la rete fognaria di cui anni fa fu fatto un cospicuo stanziamento, su relativo progetto evidentemente), preferendo pagare una depurazione inesistente. A questo racconto vorrei aggiungere qualche aneddoto lievemente comico: una signora, recatasi presso gli uffici ACEA della zona a chiedere conto del perché le facevano pagare la depurazione fognature + IVA 10% visto che le fognature lei non le aveva, si è sentita rispondere da un volenteroso impiegato che "noi depuriamo le acque, per questo lei paga". Peccato che la scritta sulle fatture riporti testualmente ad es.: depurazione fognature euro 50,00 + IVA 10%, una voce totalmente a parte rispetto alle voci che riguardano la fornitura e la depurazione delle acque chiare ciascuna addebitata con precisione. 
E tornando a dar ragione a Fubini ed alle sue argomentazioni, ho constatato, e con me tutti i cittadini con cui parlo, che da quando la rete delle acque è passata ad ACEA ATO2 ci sono quotidianamente perdite, lungo le strade pubbliche che percorriamo e, in qualche caso, anche all'interno di comprensori privati, dalle bocchette principali da dove si diramano i tubi che vanno verso le varie utenze.
Rigagnoli di acqua anche molto consistenti si formano per giorni e la gente denuncia di aver chiamato la Società Pubblica che però non è intervenuta, mentre lo spreco di acqua continua.
E' inevitabile chiedersi come mai questo avviene con tanta frequenza e prima non avveniva. E' una constatazione che è sotto gli occhi di tutti i cittadini dei comuni prima gestiti da Acquedotto Doganella S.p.A., che pure non era indenne da critiche, ma che oggi fa dire: "Il peggio non è mai morto". 

Da il Mamilio.it : giornale on-line a contenuto locale
Frascati  - News del 05/08/10

La rete idrica fa acqua
Diverse perdite sul territorio cittadino. I residenti accusano: "L'Acea, chiamata, non interviene"



mercoledì 28 settembre 2011

Povera Meredith!


Da: "Il Messaggero.it" di oggi
Amanda, pronto un jet privato per lasciare l'Italia

di Nino Cirillo

ROMA - C’è un rebus attorno al quale un’intera comunità di specialisti - giornalisti, avvocati, uomini di cinema e perfino diplomatici - si sta arrovellando: se Amanda Knox verrà davvero assolta, se davvero le clamorose perizie venute fuori dal processo d’appello le restituiranno dopo quattro anni la libertà, come e quando lascerà l’Italia?
Perché che lasci l’Italia è sicuro, gli Stati Uniti l’aspettano, tutta un’opinione pubblica che non si è mai rassegnata, tutto un paese che la ritiene vittima - lei e il suo Raffaele - di un’enorme ingiustizia. Ma quando si tratta di Amanda ogni cosa diventa un affare di stato.
Non è certo difficile immaginare che addirittura l’ambasciata americana di via Veneto stia già studiando, forse abbia già un piano per far uscire velocemente e senza intoppi, sempre in caso di assoluzione, Amanda dall’Italia. Discretissimi funzionari sono all’opera, loro come «Friends of Amanda», l’associazione nata per sostenere questa battaglia anche con una raccolta di fondi di cui non si conosce ufficialmente l’ammontare ma sicuramente ricchissima.

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Che tristezza vedere come tanta gente sia pronta a mobilitarsi per una assassina presunta, calunniatrice accertata, perfida e cinica nei riguardi di una persona che le dava lavoro nel suo locale, un giovane padre e marito che ha vissuto l'angoscia del carcere senza nulla aver fatto: penso alla sofferenza della moglie e dei suoi bambini...

Che sensazione sgradevole sentire che, sembra, i cittadini statunitensi non accettano che una loro concittadina possa essere colpevole e, soprattutto, che venga giudicata dai Tribunali Italiani!! Mi sembra sommamente arrogante tutto questo.

Infine, se anche costei venisse assolta in appello, non credo possa lasciare il nostro Paese prima della sentenza della Cassazione.

Da "L'Unità.it"

Meredith/ Legale Lumumba: Amanda Knox si è tradita


Perugia, 26 set. (TMNews) - "Amanda, mentre scaricava i sospetti su Lumumba, ha dato dei particolari che solo lei conosceva perchè era nella stanza di via della Pergola durante l'omicidio": l'avvocato Carlo Pacelli, legale del calunniato dalla ragazza americana Patrick Lumumba, non si è limitato a ripercorrere le "testimonianza calunniosa" che ha portato il suo assistito per un mese in carcere a essere ritenuto "il violentatore di via della Pergola", ma ha aggiunto particolari per attribuire il delitto di Meredith Kercher proprio ad Amanda Knox, in correità con Raffaele Sollecito e Rudy Guede.

lunedì 26 settembre 2011

PELLE D'ASINO (non la favola però)

TESTUALE nel comunicato firmato dal ministro (volutamente la "m" è minuscola).«Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro».

TENTATIVO DI RIMEDIARE:
"È ovvio che il tunnel è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso»."
Tentativo penoso: qualcuno glielo ha spiegato e ha tentato di rimediare dimenticando quel tra e quel attraverso il quale .
Come minimo non sa l'italiano e si esprime come una poveretta.

In questo Povero Paese abbiamo figure di cui vergognarsi a rappresentarci ed a decidere dei nostri destini. E' vero che la Storia ci ricorda che questo è accaduto anche in passato, ma non possiamo rassegnarci.


"COME SONO INTELLIGENTE!!!!"


"MA......FORSE...MI SBAGLIO..."

domenica 25 settembre 2011

25 settembre 2011 Spiaggia di Sabaudia

MI CHIEDO, E CE LO CHIEDIAMO IN MOLTI, SE CHI AMMINISTRA QUESTO TESORO DELLA NATURA NON SI VERGOGNI DI FRONTE A QUESTO SPETTACOLO, COME A TANTI ALTRI SIMILI CHE OFFENDONO LA BELLEZZA DI QUESTI LUOGHI.
MI CHIEDO SE COLORO CHE AMMINISTRANO QUESTA SPIAGGIA DAL COMUNE DI SABAUDIA NON AVVERTONO IL RIDICOLO TRAGICO DI QUELLA SCRITTA: "ISOLA ECOLOGICA".
MI CHIEDO, INFINE, SE CHI AMMINISTRA QUESTO DONO DELLA NATURA ATTUI UN MINIMO CONTROLLO SU CHI VIENE PAGATO PER MANTENERE PULITA QUESTA ALTRIMENTI TRAGICAMENTE RIDICOLA "ISOLA ECOLOGICA".
INFINE RICORDO A CHI AMMINISTRA TUTTO QUESTO DAL COMUNE DI SABAUDIA CHE ESISTONO PRECISE LEGGI CHE CONSENTONO DI MULTARE CHI INSUDICIA, QUINDI FARE CASSA PER IL COMUNE. MA IN QUESTO CASO E' EVIDENTE CHE NON SONO I SOLITI CITTADINI INCIVILI, CHE ANDREBBERO MULTATI, AD AVER CREATO QUESTO INDECOROSO SPETTACOLO, MA L'INCURIA DI CHI NON SVUOTA LA PATETICA "ISOLA ECOLOGICA".



mercoledì 21 settembre 2011

Canale Mussolini

Capozzo: Perché ha voluto scrivere questo libro, “Canale Mussolini”?

Pennacchi: Ma come perché? Perché faccio questo di mestiere, lo scrittore. Le storie girano e io le fermo, e le racconto. Io scrivo solo di storie che ho vissuto o che mi sono state raccontate. Solo storie autentiche.

In questa intervista, effettuata da Giorgio Capozzo il 22/03/2010 e pubblicata sul sito http://www.ariannaeditrice.it/, Antonio Pennacchi dice cose in cui mi ritrovo (certo con ben altra statura di scrittore).
Anch'io scrivo solo di cose che ho vissuto, anche attraverso altri, ma di cui ho conoscenza diretta. Mi piace parlare solo di storie autentiche. Ogni scrittore deve seguire la sua indole, perché scrivere è un'inclinazione innata, un bisogno che uno si trova dentro. In un altro punto dell'intervista Pennacchi dice che scrive dall'età di sette anni: ed anche questo mi colpisce, perché anch'io ho cominciato da bambina, quando facevo solo la scuola elementare. Che poi si abbia successo o meno sicuramente dipende dal numero di persone che in quel che scrivi si ritrovano, se non altro debbono trovarci una verità.

Ho quasi finito di leggere "Canale Mussolini". Abbiamo acquistato il libro perché mio marito era affascinato dalla storia del territorio dove abbiamo acquistato una casa ed anche dalla figura dello scrittore, Pennacchi, che vive ancora dove spesso viviamo anche noi. Sanguigno, sincero, schietto, singolare, questo è Pennacchi come persona. Come scrittore mi ha conquistato totalmente. Mio marito, invece, è rimasto spiazzato dalle frequenti citazioni in veneto. Lui non è portato per le lingue come me, dunque capisce poco anche i dialetti. Io, invece, capisco tutto anche se sono romana "de Roma". Ho letto molto Goldoni, forse è per questo. Comunque il libro mi ha preso subito, ed è uno dei maggiori piaceri della vita, per me, avere un libro che ti piace e che ti aspetta sul comodino (quando lavori) e sulla poltrona nei giorni di riposo. L'unica critica che posso fare a Pennacchi è che, anche se accetto la inevitabile trasformazione della lingua verso il basso (altrimenti parleremmo ancora in latino), in certi casi ha esagerato, come quando scrive "atturare", quando poteva usare "turare"... Finché racconta la storia in quasi tutto veneto va bene, rende realistico il racconto orale dell'ultimo dei Peruzzi, ma se descrive come chiudevano le buche non può scrivere "atturata", come parlavano anche i contadini del paese dei miei genitori, di tutt'altra zona: il reatino. Ma nell'insieme forse questa è una delle poche critiche che posso fare al romanzo che è bello, forte, vero. I personaggi sono solidi come la terra che lavorano senza risparmio di energie, e di loro colpisce la felicità di vivere nonostante la vita dura, piena di ostacoli e fatica. Non deve dunque stupire la loro primitività, la loro scarsa spiritualità. Solo la mitica nonna, la matriarca di una famiglia patriarcale, ad un certo punto diventa praticante e va in chiesa, pretendendo che ci vada anche il resto della famiglia. Ma la sua è una forma sociale più che una vera religiosità che investa anche la morale interiore. Infatti ella esprime tremende durezze d'animo, impietose e cattive, come quando, vedendo Armida incinta accanto ad un pozzo, al timore espresso dalla figlia che la poveretta vi si getti, auspica che lo faccia "lei ed il suo bastardo". Ho avuto le ciglia umide solo quando Temistocle, tornando dalla guerra e dai suoi incommensurabili orrori, bacia la terra con il seme che vi era stato appena deposto, abbraccia i placidi buoi ....... Prima ancora di correre dentro la casa..... E' un'immagine epica e vera nella sua forza evocativa di ritorno alla vita, faticosa, ma vita..... Contro l'orrore imposto della morte insensata della guerra. Sono figlia di un ex combattente che non avrebbe voluto combattere, a differenza dei Peruzzi era dell'idea che Mussolini fosse un ridicolo folle.... Ho ascoltato i suoi dolenti e critici racconti da bambina .... Per questo ho capito quei sentimenti, anche perché i miei genitori, non mezzadri ma proprietari di terre, provengono dal mondo contadino. "Canale Mussolini" è un libro storico che gronda umanità; anche con l'orrore del peccato di un barbaro omicidio, Pericle appare un essere molto umano, uno che si pente di quel che ha fatto, ne piange, anche perché voleva solo bastonare e non uccidere... un povero prete che organizzava la gente ma secondo i valori cristiani e li sottraeva ad altre influenze politiche... come quelle di Pericle, appunto. E la sua compagna che l'accoglie nonostante il delitto, che l'accetta, Armida, stralunata naturalista spontanea che parla con le sue "appi".... Così profondamente dotata di istinto naturale, animale, da non saper rinunciare all'unione carnale con un giovane che le ricorda nei tratti il marito assente.... Disperso.... Forse morto. 
Sono arrivata quasi alla fine del libro e mi dispiace.... Non è facile trovarne un altro che mi faccia compagnia, che, tornando a casa, mi aspetti sul comodino ed io desideri leggere e leggere ancora.

  

martedì 20 settembre 2011

Delusione

RENDO PUBBLICHE ALCUNE LETTERE DA ME INVIATE al Consigliere Regionale Lazio Colagrossi di  Italia dei Valori Lazio ed al Deputato IdV Ivan Rota

From: Rita Coltellese

To: glcolagrossi@alice.it

Sent: Thursday, March 04, 2010 10:13 AM

Subject: Tesserata di IdV Rita Coltellese

Caro Colagrossi,

sono Rita Coltellese, riscritta ad IdV dal 2008; precedentemente avevo aderito al Movimento creato da Antonio Di Pietro alla sua nascita. Me ne ero allontanata dopo aver visto che venivano accettati nel Movimento anche personaggi non proprio limpidi. La situazione politica italiana però è così peggiorata da allora, che mi sono riaccostata all'ormai partito IdV sperando che possa cambiare le cose.

Io sono residente a Rocca Priora (RM) e, anni fa, avevo raccolto diverse adesioni all'"Osservatorio Europeo sulla Legalità", creato da Di Pietro quando era Deputato Europeo.

Recentemente avevo segnalato all'On. Bucci la situazione delle acque di questa zona, che sicuramente ti sarà nota. Con una lettera inviata a tutti i cittadini, il Consigliere Regionale Filiberto Zaratti dei Verdi aveva informato i cittadini stessi che i fondi stanziati per costruire la rete fognaria in questa zona giacevano non spesi. La lettera riportava dettagliate informazioni anche con le cifre. Quasi contemporaneamente il Consorzio Doganella, con cui i cittadini di questa zona hanno i contratti per la fornitura dell'acqua, passava detti contratti ad ACEA ATO2. La sorpresa di tutti i cittadini è stata scoprire che veniva loro addebitato un canone annuo per depurazione fognaria, quando qui la rete fognaria non è mai stata costruita. Chi ha scritto ad ACEA ATO2 chiedendo come mai dei contratti fatti solo per l'allaccio dell'acqua si erano trasformati in qualcosa di diverso, si è sentito rispondere che non era ACEA ATO2 che doveva spiegare perché aveva cambiato autonomamente i contratti, (il codice civile dice che il contratto andava risottoscritto e non può essere autonomamente cambiato da una delle parti), ma era il cittadino che doveva dimostrare, con una serie di certificazioni, che non era allacciato alla fogna, ma aveva un pozzo a normativa recente.

Ora capisci bene che molti cittadini hanno pozzi fatti secondo le norme di trenta anni fa e rifarli costa sui trentamila euro, quando ci sono i fondi per le fognature, stanziati da anni, che non sono stati spesi!

In centro paese le fognature ci sono ma il depuratore, secondo informazioni che ho, datate ad un anno fa circa,non è funzionante. Ai cittadini che sono andati in Comune è stato consigliato di pagare altrimenti si era sotto ricatto del rifacimento dei pozzi!

L'On. Bucci, che avevo interessato alla cosa, mi fece sapere, per il tramite della sua segretaria, che in Regione non avevate una Mappa della rete fognaria della Regione aggiornata.

Nel frattempo ho appreso, non senza un certo sconcerto, che Salvatore Doddi è nel Consiglio di Amministrazione di ACEA ATO2, società che certo non si sta comportando bene e lede i diritti dei cittadini, facendo pagare canoni non dovuti a cittadini che vedono i soldi delle proprie tasse stanziati per le fognature e non spesi.

Un altro problema che voglio sottoporti, visto che tu solleciti suggerimenti nella tua lettera, riguarda gli sprechi del sistema sanitario. Mi fa molto piacere la notizia che ci dai del rientro del debito di 10 miliardi di euro, però gli sprechi sotto sotto continuano.
 
Rita Coltellese

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NULLA E' STATO FATTO DAI POLITICI IdV e attualmente la gente riceve fatture da ACEA ATO2 con il canone fognature anche se non esistono.
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----- Original Message -----

From: Rita.Coltellese@gmail.com

To: organizzazione@italiadeivalori.it

Sent: Monday, July 11, 2011 10:50 PM

Subject: Invito a Vasto ed altro

Gentilissimo On. Rota,

forse qualcuno dei miei messaggi precedenti Le è giunto nella grande quantità che Le arriverà quotidianamente.

Italia dei Valori è stato per me l'unico partito di cui ho preso la tessera, molti anni fa, e detti anche un piccolo contributo perché era solo un Movimento senza finanziamenti.

Quando Antonio Di Pietro creò i Coordinatori per la prima volta, molti anni fa, e dette loro un indirizzo di comportamento, quello del Lazio disse a mio marito "Abbiamo bisogno di voti":  fu la sua risposta alla segnalazione che stavano tirando dentro al partito un arrivista che, sindaco di un paese, si era fatto commissariare ed il suo segretario era stato beccato a chiedere una mazzetta. Me ne andai dal partito.

Mi sono riscritta nel 2008. Ho fatto campagna elettorale nella mia zona per i candidati di IdV. Quando ho scoperto, casualmente, che Italia dei Valori aveva messo Salvatore Doddi nel C.d.A. di ACEA ATO2 ho pensato, ingenuamente, che poteva risolvere un problema del territorio dove vivo, e dove pubblicizzavo IdV, che esiste dal 2007: zone senza fognature, mai costruite, a cui ACEA ATO2 fa pagare la depurazione come se esistessero + IVA al 10%.

Questa persona, invece, dice cose nebulose e non fa togliere questo assurdo balzello. Cosa posso dire alla gente a cui avevo pubblicizzato che il Vicepresidente di ACEA ATO2 è un uomo di Italia dei Valori? Mi ridono in faccia. Come vede sono molto schietta e, se volete che io ritorni nel partito e faccia proseliti dovete dare un segnale. Finora la mia denuncia è caduta nel silenzio. La gente non è scema e non trattatela come tale: se siete diversi dimostratelo nei territori dove la gente vive i problemi come questo; non bastano gli scenari nazionali.

Le leggi per non pagare questo balzello ci sono, ma la gente ha paura del ricatto che, se fanno un'azione legale, ACEA ATO2 muoverà tutti i mezzi per far rifare a tutti i pozzi neri cercando il pelo nell'uovo.... Mentre i soldi stanziati da anni per costruire le fognature non vengono spesi, dopo tante riunioni con i cittadini e tante promesse che la costruzione è imminente.

Questo per rispondere alle ultime newsletters che mi avete inviato: non verrò a Vasto come ho fatto l'anno scorso e l'anno precedente se non vedo un segnale di legalità su questo problema. ACEA ATO2 ha l'elenco delle zone non servite da fognatura inviato ufficialmente dai sindaci: agisca legalmente e non ricatti i cittadini. L'uomo messo lì da IdV deve pretendere la legalità.

Rita Coltellese

Il partito ha continuato a fingere di niente e non ha dato risposte al problema di illegalità istituzionalizzata.
Questa constatazione, insieme ad altre che giungono (l'ultima è la candidatura del figlio maggiore di Antonio di Pietro), creano sconcerto e delusione in chi credeva alle PAROLE del Presidente che, purtroppo, si rivelano sempre più tali.
Sul suo blog ho letto le critiche e la delusione di moltissimi per questo nepotismo partitico. Li capisco: da lui non ci si aspetta che si comporti come tutti gli altri. E' l'ultima illusione che cade per molti. Qualcuno ricordava quando Cristiano Di Pietro sbagliò a segnalare alcuni imprenditori della sua zona e fu intercettato. Il padre sbandierò che si era dimesso da IdV. Pardi e Travaglio, insieme a tanti sconosciuti, consigliarono che sarebbe stato meglio si dimettesse anche dalla carica di Consigliere: non lo fece, dando la stura al legittimo sospetto che come Consigliere lo pagavano mentre l'iscrizione al partito non dà introiti.
Ebbene, mi stupii di vedermelo seduto quasi accanto al Congresso Nazionale di Vasto di quell'anno: cosa ci faceva al raduno di IdV se si era dimesso? Era legittimo pensare che erano dimissioni di facciata.
Bisogna essere totalmente tonti per non rilevare queste palesi contraddizioni, che fanno male a chi ci ha creduto e fanno sentire una beffa le parole TRASPARENZA, LEGALITA' .... Come può essere legale far pagare a dei cittadini un servizio che NON ESISTE e gravato da tasse?

Italia dei Valori, Marrazzo e Storace......

Dal quotidiano "La Repubblica.it"

"Sanità nel Lazio, 10 miliardi di debiti"

Marrazzo pronto ad andare in procura
di CARLO PICOZZA
27 ottobre 2006

ROMA - "Il debito della sanità ereditato dalla giunta di centrodestra guidata da Francesco Storace è di dieci miliardi 196 milioni di euro". Il governatore del Lazio, Piero Marrazzo, convoca gli stati generali della sanità regionale e tutti gli assessori per annunciare la scoperta del buco a 18 mesi dal suo insediamento, minacciare il rinvio delle carte alla magistratura ("di fronte a prove di illeciti") e chiedere aiuto al governo.
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Questo alla fine del 2006. Marrazzo ha rimediato agli sprechi di Storace chiedendo i soldi a noi: paghiamo analisi, ricette, farmaci tutto di più......
Oggi Italia dei Valori Lazio organizza, con i corposi soldi dei rimborsi elettorali che gli italiani NON volevano dare (si ricordi il referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti), una manifestazione in cui invita a confronto Marrazzo e Storace.
Leggete i commenti della gente sotto il video dell'incontro pubblicato su You Tube. Non tutto è perduto, perché, a quanto pare, nonostante il tentativo di alterare il giudizio morale sulle vicende dei due ex governatori della Regione Lazio facendoli giustificare ed assolvere sé stessi fra salamelecchi vari, la gente, per fortuna, pensa ancora con la propria testa e vede che "il Re è nudo".
Marrazzo ha ragione, non deve certo cancellarsi dalla vita, ma vivesse la sua vita come gli pare NON da uomo pubblico e andasse agli appuntamenti con i maschi vestiti da donna (e basta con gli eufemismi ipocriti tipo transessuale, escort, gay ecc.!!) con la sua auto e non con quella pagata da noi poveracci e compresa di autista!! Non pretendesse di decidere se un reparto ospedaliero deve essere chiuso, calpestando chi ha passato la vita a studiare duramente e a crearsi una professionalità eccellente, dopo aver assunto cocaina. Se dal palco messo su da Italia dei Valori (valori??) con i soldi dei contribuenti questi signori pensano di manipolare la moralità, l'etica come se fossero degli elastici, si sbagliano.
E che dire di Storace!! Fra lupi non si mordono, si sa, e il fascistone assolve l'amico di sinistra: "Hai già pagato troppo!" Incredibile! Abbiamo visto e sentito tutti le dichiarazioni immediate sui telegiornali del faccia di bronzo Marrazzo: "E' un complotto contro di me!" Più o meno queste le parole. Si è visto poi davanti alle prove che non di complotto si trattava ma di vizio contro natura.
Siamo stufi di queste facce di bronzo che, scoperti nelle loro bassezze, parlano di ipocrisia e di debolezze. Ipocrisia loro! Che vorrebbero apparire migliori di ciò che in realtà sono, che mentono ed ammettono solo quando sono scoperti platealmente. Ci sono milioni di persone pulite che vivono con poche migliaia di euro al mese, quando va bene, e che non hanno nulla da nascondere visto che la loro vita è pulita e semplice. Non è certo per ipocrisia che si scandalizzano per le vite sudice di chi pretende di occupare poltrone da dove decide delle loro vite, di quelle dei loro figli e dei loro nipoti.
Giù dai palchi pagati con i nostri soldi!!!

venerdì 16 settembre 2011

Walter Bonatti


E' morto un Grande Uomo: uno di quelli che sentono la spinta a sfidare il limite che all'uomo mette la sua stessa biologia. Lui come i Maiorca o come gli astronauti. Volontà inflessibile, spirito di sacrificio, preparazione certosina, serietà, professionalità, queste le doti, ma anche altro ancora, servono ad ottenere il risultato di essere un Uomo con qualcosa in più rispetto alla grande massa.
Quello che mi induce ad una riflessione "filosofica" sulla vicenda umana di questo Grande Uomo è l'ingiustizia di cui è stato fatto oggetto e che, sicuramente, ha influito su tutta la sua esistenza, segnandola con uno strisciante dolore sotterraneo che deve aver tolto serenità alle sue gioie e ai suoi successi, che pure ci sono stati. 
Nessuno sfugge all'ingiustizia: non vi è successo, intelligenza, capacità che possano difenderti dagli esseri ingiusti.
Lo scopriamo tutti prima o poi e, inevitabilmente, cambiamo.
Walter Bonatti l'ha scoperto a 23 anni, tanti ne aveva quando, entusiasta, riuscì ad  inserirsi nell'équipe italiana, finanziata con denaro pubblico, che doveva scalare la cima del K2. 
Le vicende sono note. Il Prof. Desio, capo della spedizione, scrisse nella sua relazione quello che, evidentemente, sostenne Compagnoni, membro della spedizione designato da Desio ad arrivare in vetta. Quello che scrisse, dopo oltre mezzo secolo, è stato dichiarato palesemente falso da esperti dell'alpinismo, giudizio suffragato da un inoppugnabile documento fotografico: Compagnoni in cima aveva la maschera per le bombole di ossigeno. Fatto che egli aveva negato, attribuendo a Bonatti la colpa di aver usato l'ossigeno e che, di conseguenza, egli era salito fino in cima senza usufruirne. Desio, dunque, scrisse che l'impresa era riuscita in assenza dell'uso di ossigeno.
Sia pure con un assurdo ed inumano ritardo, la verità in questo caso è venuta fuori. Ma quanti, vittime di ingiustizia, muoiono senza che questa verità tanto agognata venga messa a nudo?
Chi mente è sempre in malafede, perché, pur conoscendo la verità, la nasconde e la nega, sempre per motivi non certo nobili: per interesse personale, per gelosia o invidia nei confronti di chi beneficierebbe della verità, per malignità pura che gode delle altrui sofferenze.... Chi afferma il falso in buonafede, pensando che sia il vero, commette comunque un delitto di superficialità e dimostra carenza di intelligenza. Chi ha una mente limpida, libera ed indipendente da giudizi e pregiudizi si forma autonomamente la sua opinione sulla base di fatti.
Dal Corriere della Sera.it: "Aveva ragione Bonatti. Cinquant' anni dopo, in un libro e in un' intervista al Corriere, lo ammise lo stesso Lino Lacedelli: lui e Compagnoni non ce l' avrebbero mai fatta senza le bombole d' ossigeno portate dal compagno; e lasciarlo fuori dalla tenda nella drammatica notte all' addiaccio fu un errore che poteva costargli la vita."
Lacedelli era con Compagnoni quando questi decise di non rispettare l'accordo preso con Bonatti di trovarsi ad un preciso appuntamento, ad una precisa quota, per fare il bivacco in cui Bonatti, insieme ad un altro, avrebbe portato loro le bombole per l'ultima parte della salita.
Arrivati all'appuntamento, sfiniti, Bonatti ed il suo compagno non trovarono Compagnoni e Lacedelli. Compagnoni, con Lacedelli che dichiarò in seguito di non essere stato d'accordo con tale decisione ma di avervi ceduto, decise di salire ancora di m. 200 circa e di mettere il bivacco più in alto. Bonatti ed il suo compagno con il peso delle bombole non potevano raggiungerli, era notte e la passarono senza tenda, appesi, a rischio di vita.
In condizioni così estreme non rispettare un preciso accordo e prendere una decisione autonoma è di inaudita gravità: è davvero strano che questo Desio nella sua relazione non l'abbia messo in evidenza.
I motivi erano la gloria della spedizione italiana e, quello più personale e meschino, dell'individualismo di Compagnoni il quale, per giustificarsi dell'irresponsabile autonoma decisione, accusò. Un classico: accusare per giustificare e coprire sé stessi. Accusò Bonatti di aver usato l'ossigeno per sopravvivere alla notte. Se l'avesse fatto, a mio avviso, sarebbe stato anche giusto, visto che Compagnoni aveva messo lui ed il suo compagno nelle condizioni di morire..... Ma Bonatti non aveva la maschera indispensabile per respirare l'ossigeno delle bombole.
Il giovane Bonatti scoprì che anche negli uomini che non dovrebbero essere meschini esiste la slealtà: la delusione fu profonda e per sempre. Come fidarsi in futuro degli altri? Soprattutto nelle imprese che richiedono sempre un lavoro di équipe. Anche Maiorca, che scendeva in solitaria negli abissi, aveva un contorno di persone che collaboravano alla riuscita dell'impresa. 
Mi piace ricordare questo Grande Uomo in questo spazio perché egli è stato anche un valente giornalista e scrittore.
Mi piace il gesto del rifiuto dell'Onorificenza che il Presidente della Repubblica volle dargli quando scoprì che la stessa la dava anche a Compagnoni.
Due considerazioni "filosofiche": i pubblici riconoscimenti e le pubbliche cariche vengono dati indifferentemente a chi le merita e a chi le merita molto, molto meno, per questo perdono di valore assoluto; l'Uomo che sa di essere dalla parte del giusto offeso ha la forza morale per farne a meno.

Comunicato Cobas INPDAP

Per il regime la protesta non deve esistere.


C’è ancora chi ha l’illusione che in questo paese ci siano spazi praticabili per poter esprimere democraticamente il dissenso. La repressione che è stata applicata ieri contro la manifestazione-presidio del sindacalismo di base a Piazza Montecitorio dovrebbe chiarire una volta di più che questi spazi sono ormai sostanzialmente inesistenti.

Mentre il regime varava l’ennesima bastonata finanziaria che graverà solo sulle spalle dei ceti popolari, le forze dell’ordine bastonavano chi esprimeva la sua rabbia a nome di tutti quelli che verranno colpiti e che sono stati già colpiti in questi anni dai licenziamenti, dalla disoccupazione, dai tagli ai servizi sociali, alla scuola, alla sanità ecc.

Gli strati sociali che verranno colpiti da questa manovra non tarderanno ad accorgersi, purtroppo, della sua gravità .

E si dovranno accorgere, ma pensiamo che già se ne siano accorti, che le centrali sindacali o gruppi di potere politico che apparentemente si oppongono ad essa, recitano solo una parte in un copione già replicato tante volte.

Fatalmente episodi come quello di ieri sono destinati a ripetersi, in quanto l’alzare la voce, e magari anche qualche altra cosa, per difendersi contro questo regime non è più solo un diritto che va rivendicato e praticato, ma un dovere ed una necessità a cui per moltissimi è legata la propria sopravvivenza nei prossimi anni.

Roma, 15 settembre 2011 -- Cobas Inpdap
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L'insopportabile scelta di continuare gli sprechi per i privilegi di una CASTA ormai lontanissima dal vivere delle persone comuni, a fronte della richiesta di SACRIFICI al popolo, rende conto della rabbia che rivolta gli animi.
Si potrebbe costruire con una cassetta della frutta o una grossa scatola di cartone una base su cui innalzare due assi di legno per imballaggi e, in cima ad essi, con del cartone o un'asse più corto di legno, mettere un'argentea finta lama trasversale a formare un simulacro di ghigliottina e con essa, (facilmente smontabile per il trasporto e ricostruibile in loco), andare in Piazza Montecitorio del tutto pacificamente, montare il tutto e rimanere lì: caricherebbe la polizia? La Piazza è ancora di tutti? Oppure è extraterritoriale? Sarebbe il messaggio esplicito? Il tutto si potrebbe corredare con cartelli "sandwich" con su scritto: per le Marie Antoniette e per i Luigi XVI del c......"
Potrebbe essere un pacifico segnale di protesta. Voi che dite?


martedì 13 settembre 2011

Comunicato CISL Università Tor Vergata

" DOVREBBERO SOLO VERGOGNARSI"


Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks.

Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio. Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche.

Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.

Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.

Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili? Cosa c'è da nascondere?

Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste". "Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani.

Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa mutua integrativa la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.

...E NON FINISCE QUI...

Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese. Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE

STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare), commento di Rita Coltellese: ricordo che il figlio di Bossi di primo letto, il più grande dunque, era il portaborse ben pagato del deputato europeo della Lega Speroni (sempre soldi italiani sono). Lo lessi in un articolo che parlava del matrimonio di questo giovane, matrimonio in "tight"!!! Ci sono le foto con questo primogenito con la tuba addirittura!! Poi, per chi lo vota, Bossi si fa vedere in canottiera proletaria.

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese

INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE.

COME SE CIO' NON FOSSE GIA' ABBASTANZA SI SONO CONCESSI:
TELEFONO CELLULARE gratis TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo SOLTANTO 35 MESI di attività in parlamento. Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti, commento di Rita Coltellese: e alla faccia di un costoso referendum in cui avevamo detto NO), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio) commento di Rita Coltellese: mi viene da vomitare, sarà grave?

La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!
Commento di Rita Coltellese: ci manca solo che non ci mandino a dire "SE NON AVETE PANE MANGIATE BRIOCHES". A quella tale però tagliarono la testa.


IMPORTANTE
LEGGERE ATTENTAMENTE:
Pochissimi sanno che entro il 25 settembre si può andare in Comune o in circoscrizione, per firmare a favore del referendum che abroga l'attuale legge elettorale; quella che consente ai capi di partito di scegliere chi mandare in Parlamento.
Se vuoi essere tu a scegliere chi ti rappresenti vai a firmare!
Servono almeno 500.000 firme.
Pochi sanno che è in corso questa raccolta di firme.



domenica 4 settembre 2011

Pesaro

Ho ascoltato su RAI GR Parlamento un dibattito fra Ignazio Marino e Luigi De Magistris svoltosi durante la manifestazione di Pesaro del PD.
Belle parole e bellissime intenzioni. Luigi De Magistris l'ho visto da molto vicino a Vasto, quando ancora militavo in IdV. E' stata un'ottima scelta di Di Pietro. Ora è sindaco di Napoli, bella città ricoperta di rifiuti, e l'ex-magistrato ha detto che ha trovato che nel comune di Napoli lavorano 21.000 dipendenti, ciò nonostante si è sentita l'esigenza di dare decine e decine di contratti di consulenza: lo fanno dappertutto nella Pubblica Amministrazione, e solo in rarissimi casi sono necessarie queste costose consulenze, avendo nelle strutture personale che potrebbe esercitare quelle mansioni pagate extra. Luigi De Magistris ha detto, con orgoglio, che quei contratti di consulenza che pagava il comune di Napoli li ha stracciati.
Marino era d'accordo in tutto con De Magistris e ha detto parole coraggiose, tipo: non deve esistere il politico di mestiere ed è ora che certa gente se ne stia a casa. Dopo tre legislature, se non ricordo male, debbono non essere più rieletti. Il moderatore gli ha chiesto: "Anche D'Alema e Veltroni?" E Ignazio Marino ha risposto senza timori: "Sì".
Vorrei aggiungere a queste belle intenzioni che non deve essere una Casta e, per non esserlo, fate fare ai vostri figli qualcosa d'altro: Craxi è morto in latitanza ma abbiamo i suoi due figli pagati come sottosegretari. Ma perché? Per diritto dinastico? Stiamo tornando ai titoli nobiliari trasmissibili? Bossi ha il "Trota", molto tardo negli studi ma non fa niente perché guadagna migliaia di euro di denaro pubblico al mese. Il padre potrebbe istituire "L'Ordine della Canottiera" (esistendo quello della Giarrettiera), per rendere ancora più nobiliare la successione. In Siria ed in Libia queste successioni sono state istituite, ma la gente a quanto pare ne aveva piene le balle. Ebbene: pure noi.
Mediti Antonio Di Pietro, mediti, mediti, mediti..... Si accorge di essere sempre meno credibile?
Tornando al bravo chirurgo e al bravo magistrato, oggi politici, spero davvero che le loro parole si concretizzino nel reale. Mentre li sentivo parlare uno strisciante ricordo mi tornava alla mente: Marino e De Magistris erano in una piazza che li acclamava, galvanizzata dalle belle parole, come Bassolino, re della piazza quando Santoro faceva i suoi collegamenti con il buon Ruotolo, con la piazza dove c'era questo comunista che prometteva così bene.... Poi si è visto come è andata finire: Sindaco, Commissario per i Rifiuti, Presidente di Regione.... e Napoli sempre sotto la "monnezza"!
Speriamo bene!

sabato 3 settembre 2011

ANCORA INCENDI

Comunicato stampa:

GRAVISSIMO ATTO INTIMIDATORIO AI DANNI DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO

E' LA RISPOSTA A CHI DIFENDE L'AREA PROTETTA E RICONOSCE LA LEGALITA' QUALE LIMITE INVALICABILE?

NON CI FAREMO INTIMIDIRE ED ESPRIMIAMO LA MASSIMA SOLIDARIETA' A TUTTO L'ENTE PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO

Un nuovo attentato incendiario ha colpito questo pomeriggio, 2 settembre 2011, l'area del Parco Nazionale. Solo la pronta azione degli operai del Corpo forestale del Circeo e degli addetti dei vari corpi preposti all'antincendio hanno scongiurato il peggio.

Ben 8 inneschi incendiari pare siano stati trovati lungo il sentiero didattico che conduce alle Lestre, i quali avevano come scopo evidente quello di arrecare più danno possibile all'area protetta, colpendola in uno dei luoghi più noti e di maggiore transito di cittadini e turisti. Un innesco ha tentato di incendiare, stando alle nostre informazioni, la stalla delle Lestre, un'altro il relativo pollaio, un'altro ancora un albero antistante il villaggio ricostruito, mentre gli altri 5 sarebbero stati in ordine sparso nell'area limitrofa.

Si tratta di un gravissimo atto intimidatorio in pieno stile mafioso che va denunciato con forza e che obbliga ad uno sforzo congiunto tra amministrazioni, forze dell'ordine e inquirenti perché i responsabili vengano presto individuati e arrestati. Legambiente non mancherà di fornire il proprio sostegno.

L'area del Parco è sempre stata oggetto di interessi speculativi, in alcuni casi anche mafiosi. È arrivato ora il tempo che la politica, insieme alle associazioni ambientaliste e a quelle che si battono per la legalità e contro le mafie, facciano fronte comune in difesa, come denunciamo da anni, di un patrimonio inestimabile che non possiamo permetterci di perdere. La speculazione, le mafie, la logica dell'abusivismo quale strada della violenza e matrice di mafiosità devono essere sconfitte quanto prima. Lo abbiamo denunciato in ogni occasione e solo qualche mese fa abbiamo messo in evidenza, con una conferenza stampa alla Camera dei Deputati con Ermete Realacci, come vi sia oramai un'emergenza legalità che interessa l'intera provincia di Latina e che vede nel Parco nazionale l'obiettio privilegiato delle mafie e della criminalità ambientale più vile e spietata.

La nostra massima solidarietà va all'Ente Parco, al suo Presidente e a tutti i lavoratori del Parco nazionale e davvero complimenti agli uomini dell'anticendio che hanno saputo fronteggiare l'emergenza al meglio.

Nessuna intimidazione ci farà indietreggiare e di certo il Parco nazionale può contare ora più che mai sulla vicinanza e l'impegno di Legambiente.

Il Direttivo del Circolo Larus Legambiente di Sabaudia

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Ecco uno dei sentieri magici del bosco del Parco del Circeo. Solo dei folli piromani o dei criminali possono aver compiuto un gesto tanto sconsiderato.
Ma la LEGGE n. 353 del 2000 Art. 10, di cui ho già scritto nel post del 28 agosto u.s., che stabilisce una serie di Divieti, prescrizioni e sanzioni, rende vani i gesti criminali, che hanno sempre una finalità economica: dunque? Non ho risposte e voi?



 

venerdì 2 settembre 2011

Imprenditori in che senso?

Ennesimo scandalo. Dalle intercettazioni effettuate su ordine della Magistratura e pubblicate dal "Corriere della sera":
........Tarantini lo invita a non sottovalutarlo: «Ricordati che io a vent'anni andavo in barca con D'Alema e a trenta dormivo da Berlusconi»

Che dire? Gli italiani sono da tempo consapevoli di venire derubati dei loro diritti e dei loro soldi da una partitocrazia famelica e senza remore morali. Il sottobosco di prostitute (non escort, parola che, essendo esotica per chi non conosce l'inglese e l'uso eufemistico che se ne fa, è una ipocrita foglia di fico), gestori di meretrici (altro sinonimo della bella e chiara nostra lingua significante sempre prostituta), faccendieri con un'unica cultura, la rapina del denaro pubblico grazie all'assenza totale di decenza, etica, e morale, è di molto peggiore anche dei nostri politici, perché come vermi si infilano nelle loro debolezze.
Chi ci rimette siamo noi tutti che paghiamo le tasse, gli evasori no, loro evitano di mettere i loro soldi nel mucchio, usano comunque la mensa scolastica per i loro figli, l'asfalto delle strade, gli insegnanti della scuola di stato, i medici del Servizio Sanitario Nazionale e tutto ciò che si paga con i soldi di tutti noi che paghiamo le tasse.
Ci rimettiamo perché le ricche commesse per le opere pubbliche non vengono date a chi presenta l'offerta qualitativamente ed economicamente più conveniente, ma vengono date a "imprenditori" (chissà perché così definiti) che forniscono prostitute prepagate, a volte con corredo di cocaina e connivenze varie.
Ci rimettono gli imprenditori VERI, le persone perbene che rischiano i loro capitali, i loro investimenti ed offrono la loro professionalità VERA di imprenditori.
Come può così vivere l'imprenditoria VERA in Italia? Vessata da faccendieri corrotti e corruttori da una parte e dalla mafia in altri territori? Recentemente si ricordava il limpido Libero Grassi. L'Italia onesta e laboriosa deve piegarsi alla prostituzione e a faccendieri senza scrupoli che vengono definiti "imprenditori"? Se si ribella a dare parte del proprio sudato guadagno alla malavita parassita ed assassina deve morire come Libero Grassi?
Ci rimettiamo perché i nostri figli dove troveranno lavoro? I valori fondanti di una Società Civile e Democratica che insegnamo ai nostri figli e nipoti, i quali costituiscono il futuro, sono studiare, imparare un mestiere o una professione bene, poi cercare un onesto lavoro nel pubblico o nel privato. Nel pubblico da decenni tutti sappiamo dello sbarramento della corruzione nei pubblici concorsi, i trucchi per far passare chi è raccomandato contro chi è autenticamente preparato e valevole, nel privato cosa mai potranno trovare in questo putrescente panorama che ogni giorno ci offre uno scandalo e fa fuoriuscire una mota putescente il cui fetore è insopportabile?