domenica 15 luglio 2012

Essere o apparire - raccolta "Le verità nascoste"


Essere o apparire

Normalmente suo marito non badava molto a quello che la gente diceva o faceva, era un vero uomo di scienza e dava importanza solo a cose relative alla conoscenza.
Lei, la moglie, invece era più portata per le scienze umane, la interessavano la medicina, la psicologia e scriveva anche. Per questo era un'attenta osservatrice dell'agire delle persone. Eppure su Valentino si sbagliò. Lo aveva sopravvalutato perché si interessava di poesia, di letteratura e di teatro. Gli piaceva cucinare ed invitare quanta più gente possibile a casa sua, senza particolari selezioni. 
"Perché non ti fai crescere la barba, - disse un giorno all'uomo che lavorava nel campo della Scienza pagato per questo dallo Stato - poi ti metti a fumare la pipa. Così ti dai anche un aspetto da scienziato." 
L'altro lo guardò pensando che scherzasse con un sorrisetto incredulo che gli increspava le labbra.
"Per "sembrare" uno scienziato?" Chiese divertito.
Ma Valentino non scherzava e spiegò convinto: "Così ti dai anche un "look" da scienziato: con la barba e la pipa."
Il professore e ricercatore si schermì: "Non ha senso. Non è che uno con la barba e la pipa diventa automaticamente anche uno che si occupa di scienza..."
"Ma così ti dai un'aria da scienziato!" Insistette Valentino.
L'altro lo guardò indeciso se pensare che era un poverello intellettivamente parlando o se era soltanto un fesso superficiale... ma non sapeva cosa era meglio delle due.
"Valentino - gli disse - se uno si occupa di Scienza nella vita è uno scienziato. Se uno ha barba e pipa ma non lavora nel campo della scienza è solo uno che ha barba e pipa."
"Ma non hai capito! Proprio perché sei uno scienziato devi darti anche un "look" da uomo di scienza!"
Il professore-ricercatore aveva un aspetto fine e professorale, suo malgrado, ma non capiva proprio perché secondo colui doveva preoccuparsi di cercare un aspetto artefatto per sembrarlo di più.
Quando con aria ironica, ma non cattiva,  lo riferì a sua moglie quella ci andò giù pesante: "Ma questo è un cretino! Che scemenza è mai questa! Ora bisogna atteggiarsi! Lo fanno i cretini!"
"Beh, a me fa ridere e penso anch'io che sia uno stupido Valentino, però pensa ad Einstein: con tutti quei capelli in disordine, le boccacce, le scarpe senza calzini..."
"Ma pensa ad Enrico Fermi, invece, senza bizzarrie, eppure era un vero genio, più di Einstein che arrivò alla relatività dopo il lavoro preparatorio di altri." Concluse perentoria la moglie. "Albert Einstein era un tipo strano di suo: uno che va oltre oceano con una cugina e cresce i figli di questa e non i suoi non è normale."
"Tanti padri si disinteressano dei propri figli..." Provò a dire suo marito.
"E non sono affettivamente naturali, non sono giusti, e Einstein non lo era. Per questo poi aveva quell'aspetto bizzarro, perché era strano, spero per lui che non abbia cercato di "avere un look" come dice quello scemo di Valentino!" 



Lo spreco continua checché ne dica Monti


Da: Silvia O:
A Savona, la plebe ,  per fare un'ecografia deve aspettare fino a gennaio 2014 (pubblicato la scorsa settimana su "Il Secolo XIX")
In rete questa notizia scandalosa la si trova ovunque. Riporto un link a caso:

LA SANITA’ SI TAGLIA (MA NON PER I PRIVILEGIATI DI PALAZZO CHIGI)

By Mario Giordano On luglio 10, 2012
La sanità si taglia. Per tutti? Ma no, non scherziamo: i privilegiati di Palazzo Chigi potranno continuare ad avere il loro ambulatorio privato: 12 medici specialisti, 9 infermieri, sette impiegati, cinque funzionari, 8 collaboratori e un numero elevato di consulenti che si occupano solo ed esclusivamente dei 1.300 dipendenti del palazzo del governo. Una struttura che, stando a quanto scrive il Fatto quotidiano, costa alla macchina dello Stato 3 milioni di euro l’anno (oltre ai costi delle visite intascati dai medici a libro di Palazzo Chigi). E che consente ai 1.300 privilegiati un trattamento di favore: basta prendere un appuntamento e la visita è garantita in tempi rapidissimi (spesso anche il giorno dopo) a prezzi politici in uno dei due ambulatori (uno proprio dentro Palazzo Chigi, al secondo piano, e uno nella sede della Presidenza del Consiglio di via della Mercede). Fa un certo effetto sapere che mentre si parla di risparmiare 500 milioni sulle siringhe e sulle lenzuola dei letti d’ospedale nessuno pensi di toccare questo privilegio. Ma la legge, una volta, non era uguale per tutti?

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Dice bene Silvia O.: la plebe. E' da troppo tempo che siamo trattati come tale in questa democrazia incompiuta.
E' giusto contenere gli sprechi della spesa pubblica, perché ce ne sono, e chiunque abbia onestamente lavorato e lavori in una struttura pubblica lo sa molto bene. I primi colpevoli sono coloro che hanno responsabilità di comando e possono, dunque, in tale posizione decidere sulla spesa. Sotto di loro i disonesti che vedono il comportamento scorretto di chi sta loro sopra e se ne approfittano facendo altrettanto nel loro piccolo, sicuri del sottaciuto e silente ricatto del "se lo fai tu, ed io lo so, lo faccio pure io e stai attento a non riprendermi se no ti denuncio scoprendo i tuoi altarini".
Nella sanità ci sono mille modi per rubare, perché di fatto di furto si tratta. Ad esempio esistono costosi dispositivi medici usa e getta che personale infermieristico o paramedico deve aprire per passarlo al medico che deve compiere un qualsivoglia atto sanitario e, volutamente, perché prende "regali" dal rappresentante del fornitore che spinge per avere sempre più ordinazioni in modo da aumentare il suo guadagno a percentuale, nell'aprire la confezione "inavvertitamente" spezza il costoso pezzo, allora bisogna aprirne un altro...
Basterebbe controllare questi sospetti errori o mettere delle multe e il "business" si fermerebbe perché l'infermiere o il paramedico direbbero al rappresentante: "Non lo posso fare questo giuochino, perché ci rimetto."
Dunque la colpa dell'andazzo vergognoso ricade sempre su chi comanda che, se fosse persona integerrima, potrebbe agire con rigore verso chi si comporta in modo lasso. Il problema è che integerrimo, chi consente queste cose, non lo è!
La ripulitura dovrebbe essere capillare e, naturalmente, tagliare i privilegi come quelli denunciati in numerosi articoli che, però, continuano nel menefreghismo più totale e senza vergogna. Anzi, la vergogna cosa è? Sparirà presto dal vocabolario italiano come la parola ormai andata in disuso e che mio padre usava spesso: galantuomo!
Due galantuomini. L'Italia non li ha difesi abbastanza: la specie si estingue.