venerdì 19 aprile 2013

Sono vittime di sé stessi


Da: Corriere.it

Beppe Grillo sul palco di Udine (Ansa)
«Li stiamo mandando a casa. Ci avviciniamo al momento della resa dei conti. E noi abbiamo tutto segnato». Lo scrive su Twitter Beppe Grillo, commentando le dimissioni di Pier Luigi Bersani. «Negli ultimi mesi 5 partiti scomparsi. Rosy Bindi dimessa da presidenza Pd. Li stiamo mandando a casa», ha aggiunto.
L'ANNUNCIO DAL PALCO DI UDINE - Dopo l'annuncio delle dimissioni di Bersani, venerdì sera, Beppe Grillo ha dato l'annuncio, quasi in tempo reale, dal palco di Udine. «Bersani si è dimesso», ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle. «A casa, a casa», ha urlato la piazza gremita.

Io direi che si mandano a casa da soli.
Con una cecità ed una incapacità ad ascoltare la gente che fa paura.
Bersani poteva fare una grande mossa politica accettando la candidatura di Rodotà. Invece con un masochismo che sa di follia, come diceva Crozza nella sua satira di questa sera, ha proposto Prodi.
Enzo Iannacci cantava che "per fare musica ci vuole orecchio" e si riferiva alla musica solo come allegoria...
Bersani preso dagli inciuci, dalle manovre a tavolino, l'orecchio non ce lo ha più!
Che vada a casa. Ma non cantino vittoria le maschere del PdL, quelli votati dai dieci milioni di italiani che non vogliono pagare le tasse, che ritengono un loro diritto non rispettare le leggi dell'edilizia, il popolo dei condoni, i furbi insomma... Quelli che ridono degli stupidi onesti che pretendono il rispetto delle regole... Non cantino vittoria, perché se ce la faremo ad andare di nuovo ad elezioni il Movimento 5 Stelle forse ce la farà a prendersi i voti di quelli del PD che volevano votare Rodotà e inalberavano cartelli con quel nome a piazza Montecitorio.
Sallusti al nome di Rodotà fatto dalla Gruber ha reagito dicendo che "sarebbe un male per l'Italia". Poi non ha saputo motivare questo male per la nazione, ma ha detto che certo sarebbe un male per Berlusconi "un comunista" al Quirinale.
Si vede che nella mente di Sallusti Berlusconi "è l'Italia"! Troppo facile è stata la replica in studio: c'è stato fino ad ora un comunista al Quirinale! E che comunista! Uno del PCI, uno che inneggiò ai carri armati russi in Cecoslovacchia...oggi pentito...lo ha detto... ha fatto ammenda. Comunque un comunista doc.
Rodotà si è presentato nelle liste anche come indipendente... Dunque non è comunista più di Napolitano.
Ma se Berlusconi e i suoi cortigiani si possono capire, non si capisce la scelta di Bersani di incaponirsi a non considerare tale unificante candidatura. L'ottimo Nicola Vendola, dopo averlo seguito nell'avventura prodiana per lealtà più che per vera convinzione, lo ha detto chiaramente: noi ora votiamo per Rodotà. Ma invece di dimetterti, Bersani, non potevi imporre questo nome al partito che guidavi? Poi, forse, potevi anche fare il Presidente del Consiglio con l'appoggio del Movimento 5 Stelle. Invece, a furia di inciuciare, non hai capito più niente e ti sei levato di mezzo da solo. Boh???!!!

Lotta per l'Acqua



COMUNICATO STAMPA

Acqua: Il dissenso dei Comuni contro la "Tariffa Truffa": un'onda che cresce di giorno in giorno
Anche l'ex Ato 3 - Firenze, Prato e Pistoia - contro le logiche del profitto nella gestione dell’acqua


Sono sempre di più gli enti locali italiani che prendono posizione contro la nuova tariffa dell'AEEG per il servizio idrico, la stessa che il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua definì “Tariffa Truffa” subito dopo la sua pubblicazione.
La conferenza dei Sindaci dell'ex ATO 3 Toscana (Firenze, Prato e Pistoia, gestione Publiacqua) riunitasi oggi ha detto no alla tariffa voluta dall'AEEG. Lo scorso martedì i sindaci dei Comuni della provincia di Arezzo l'avevano bocciata a grande maggioranza e ieri anche il Comune di Montecatini Terme (PT) ha preso posizione contro il sistema tariffario deliberato dall'AEEG approvando all'unanimità una mozione contro la tariffa truffa. Se ci spostiamo in Emilia Romagna la musica non cambia: i sindaci Piacentini, poche settimane fa, hanno redatto un documento di fuoco contro il nuovo metodo tariffario transitorio a fronte di 12 milioni di mancati investimenti nel territorio piacentino negli stessi giorni in cui i sindaci della provincia di Reggio Emilia hanno sonoramente bocciato la nuova tariffa. Tutte le riunioni dei Comuni sono state accompagnate dalle mobilitazioni dei Comitati per l'acqua pubblica che hanno ribadito come il metodo tariffario predisposto dall'Authority sia in esplicito contrasto con l'esito referendario.

Finalmente, dopo la sentenza del TAR Toscano del 21 marzo scorso, in cui è stato ribadito che la finalità, perseguita con il quesito referendario avente ad oggetto l’art. 154 del d.lgs. n. 152/2006, era di “rendere estraneo alle logiche del profitto il governo e la gestione dell’acqua” (Corte Costituzionale, 26.1.2011, n. 26) e che questo risultato doveva essere dichiarato applicabile a partire dal 21 luglio 2011, comincia a essere la volontà dalla parte di vari sindaci di applicare l'esito referendario anche in Toscana. Si è cominciato con i comuni della provincia di Arezzo e adesso con quelli dell'area Fiorentina dove è stato messa in minoranza la volontà di Firenze di fare utili attraverso la gestione dell'acqua piuttosto che di perseguire la ricerca del bene comuni.

In diversi territori, a partire da Toscana ed Emilia Romagna, è dunque un fiorire di dissenso alla tariffa truffa confezionata dall'AEEG in spregio alla volontà popolare dei referendum 2011, un dissenso che si aggiunge al successo della campagna di Obbedienza Civile che ha portato migliaia di cittadini in tutta Italia a protestare contro la mancata applicazione dei referendum autoriducendosi la bolletta ed eliminando la remunerazione del capitale investito eliminato dal voto referendario. Il Forum Italiano dei Movimenti dell'Acqua ha inoltre realizzato una infografica da distribuire nelle iniziative dei comitati territoriali e da diffondere nei social network in cui si spiega la truffa dei referendum perpetrata da AEEG.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Forum Toscano dei Movimenti per l'Acqua



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Luca Faenzi
Ufficio Stampa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
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Perché Rodotà no ?

 di Stefano Folli - Il Sole 24 Ore 

Bersani propone Prodi. Pdl: scelta che spacca il Paese. Al via la 3° votazione


Verso l'elezione del nuovo Capo dello Stato. È iniziata la terza votazione da parte del Parlamento in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica. È ancora necessaria la maggioranza dei due terzi, pari a 672 voti, dei 1007 elettori; dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza semplice, pari a 504 voti.

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Stefano Rodotà
Bersani sembra aver perduto la bussola, totalmente.
Prima tenta di fare il Governo con il nuovo che avanza, la protesta del Paese, incarnata dal Movimento 5 Stelle.
Poi ai canti della sirena PdL risponde "assolutamente no un Governo con il PdL".
Poi propone Marini come Capo dello Stato perché piace a Berlusconi e si presenta in Aula con il braccio amichevolmente posato sulle spalle di Alfano.
Poi, quando la protesta a tale scellerata scelta si estende, oltre che all'interno del Partito, anche in piazza, tira indietro la scomoda candidatura del sindacalista pariolino, che non fa l'elegante gesto di rinunciare per toglierlo dagli impacci manco se l'ammazzi, e propone Prodi!

Perché non Rodotà? Una figura pulita e nobile e senza gli errori di Prodi alle spalle? Il PD, con Vendola e il Movimento 5 Stelle, possono farcela ad eleggerlo e sarebbe poi una porta aperta a poter fare quel Governo con il Movimento 5 Stelle all'inizio perseguito...
Un Governo di cambiamento. Ma come può pretendere Bersani di proporre al Movimento in primis un appoggio al "Suo" Governo e rifiutare poi il candidato che il Movimento esprime, che è un uomo di valore e che non è certo "grillino" ma è un uomo che è stato in politica proprio con il  "Suo" Partito? 

Berlusconi aveva detto chiaramente: Prodi mai! Allora meglio la Bonino.
Poteva allora proporre questa figura a cavallo fra i due schieramenti, e inoltre donna!
Invece propone proprio colui che a Berlusconi proprio non va giù!
Dicono che Emma Bonino non sarebbe gradita ai cattolici...
Perché è stata un'antesignana fautrice dell'aborto?
Quale ipocrisia se è così! Quante donne cattoliche praticanti ho conosciuto che, per ragioni diverse, sono ricorse all'aborto! 

Dobbiamo cambiare la Costituzione e darcene una come quella francese, dobbiamo far eleggere il Capo dello Stato dalla base: noi tutti popolo italiano.
Non può essere, il massimo rappresentante dell'Italia, una figura frutto degli inciuci e degli sbandamenti di una classe politica incapace, inetta, interessata solo a sé stessa.