domenica 27 maggio 2018

Processo alle intenzioni

Chi segue questo blog, leggendo i post con etichetta Politica, sa che fra il residuato craxiano Amato e Mattarella avevo caldeggiato il nome del serio Sergio Mattarella quale Presidente della Repubblica. Ciò non toglie che, come scrivo di continuo, bisogna giudicare i fatti al di là delle persone, e il fatto che oggi abbia mandato all'aria un possibile Governo per la preclusione totale al nome del Prof. Savona, critico nei riguardi di questa Europa, lo trovo quasi un golpe.
Ho scritto che non ho votato per Salvini né per i 5S, ma trovo gravissimo quanto fatto dal Presidente della Repubblica.
La democrazia è stata violata, esercitando un potere che è andato oltre la consuetudine del Presidente super partes.
L'anomala telefonata di Macron al Prof. Giuseppe Conte, incaricato di formare il Governo, è un sintomo grave di come siamo asserviti a certi Paesi facenti parte dell'Europa e di come si tema una eventuale uscita dell'Italia, cosa che dovrebbe darci più forza contrattuale su tante cose!
Mentre Mattarella parlava mi sono detta, scandalizzata, che non poteva fare il processo alle intenzioni del Prof. Savona parlando di sicura uscita dell'Italia dalla moneta unica: questo non è stato detto né da Savona, né dai due rappresentanti delle forze politiche in gioco. Con la sua decisione clamorosa il Presidente della Repubblica ha messo il suo veto su una scelta di prestigio solo perché non favorevole allo statu quo.
Nei giorni scorsi c'era chi aveva ventilato il nome dell'ex Presidente dell'ISTAT da contrapporre al nome scelto dai due leader politici del nascente governo.
Costui, ricordo a tutti, nella sua veste di massimo rappresentante dell'ISTAT, si fece pagare una ricca prebenda, insieme agli altri commissari in una Commissione formata all'uopo, per decidere come equiparare le ricche prebende degli eletti italiani a quelle degli equivalenti eletti nei Paesi dell'UE. Dopo un mese gettò la spugna dicendo che non ne era stato capace.
Non si può continuare così.
Ricordatevi tutti che la Germania, che oggi ci tiene per il collo con i Titoli comperati del nostro debito (creato in gran parte dai governi Andreotti e Craxi), uscì dalla Guerra piena di debiti da rifondere ai Paesi occupati, come la Grecia, e non ha onorato tutti i suoi debiti. Le sono stati abbonati? Per diversi lustri, in cui sono esistite 2 Germanie, ciascuna con 2 sistemi economici diversissimi, la Germania ha fatto la pecorella fino ad ottenere la riunificazione con l'aiuto dei Paesi dell'UE. Tutto le è stato abbonato, ma ora fa lo strozzino con l'Italia.
Con queste riflessioni sono arrivata a pensare che forse non era tanto peregrino quello che diceva Luigi Di Maio, di andare a ridiscutere il nostro debito che ci strozza e ci preclude un futuro di crescita. Se in passato la Germania ha ottenuto aiuto economico perché non possiamo osare di chiederlo noi?
E che dire della Francia? Basta ripassare solo la Storia degli ultimi 100 anni: colonialista e, in questo, seconda solo alla Gran Bretagna, dagli anni '60 del secolo appena passato ha trasformato la sua egemonia su tanti Paesi africani, e non solo, in protettorati. Ma non vuole questi migranti che Renzi, per pietire elasticità economica dall'UE, ha firmato perché venissero scaricati nei nostri porti italiani.
Grazie alla sinistra siamo diventati la latrina dell'Europa e, senza vergogna, la Francia respinge a Ventimiglia gente proveniente da quei Paesi che sono stati sue colonie.
Chi serve questa Europa ci vuole servi di essa.
Si calpestano i voti di coloro che, a milioni, hanno votato Salvini e Di Maio, i loro partiti, perché prospettavano un cambiamento, un riscatto dell'Italia fatta serva dall'Europa. Questa non è certo democrazia. Non vi è certezza che l'economista scelto da queste forze politiche avrebbe proposto un'uscita suicida dall'euro, tout court! E' persona troppo intelligente per non sapere che sarebbe un'impresa disastrosa, ma certo avrebbe impostato le cose in modo meno servile di come è andata fino ad ora. Ma Mattarella parla di mercati, di finanza, dunque di speculatori...
Il popolo vuole cambiare ma Mattarella si è arrogato il diritto di bloccare il cambiamento congelando la democrazia.
Anche se non ho votato né per la Lega né per il M5S DIFENDO IL LORO DIRITTO E DI CHI LI HA VOTATI!