venerdì 1 aprile 2016

Italia: poco se mi valuto, tanto se mi confronto

Di mali l'Italia ne ha tanti e quello che auspico personalmente è che tutti noi si porti la nostra briciolina per migliorare le cose.
Non accetto il disfattismo, che non porta mai nulla di buono ma che è una comoda scusa per non fare nulla, alcun tentativo per combattere le storture del sistema.
In questo momento storico, che per noi che lo viviamo è cronaca quotidiana, ci stiamo accorgendo che forse questa nostra Italietta ce la dobbiamo tenere stretta e la dobbiamo difendere da egoismi europei, sopraffazioni estere, e... dagli italiani che pensano a senso unico.
Chi sono gli italiani che pensano a senso unico? Ma coloro che sposano una teoria e la portano avanti e la difendono contro ogni logica, possibile riflessione e conseguente accettazione almeno di parte dei pareri contrari.
E' legittimo pensare liberamente: è il sale della democrazia. Ma non tenere conto di altri aspetti oltre le proprie convinzioni è stupida partigianeria.
Argomento: energia.
L'Italia ha scarse fonti energetiche: petrolio poco e niente, e deve importarlo con grande spesa sulla voce del Bilancio dello Stato chiamata Importazione. Gas, poco, idem per la voce Importazione. Energia nucleare: i governi hanno applicato il referendum anche oltre l'esatta scelta dei tre quesiti referendari... La importiamo dalla Francia che ha le centrali anche al confine con l'Italia la quale, dunque, in caso di incidenti si becca le radiazioni esattamente come se la centrale fosse in territorio italiano. 
Queste non sono mie opinioni: sono esatta informazione.
Dunque si ha come conseguenza che in Italia il costo energetico è altissimo, mentre Paesi come l'Arabia Saudita, per esempio, con le materie prime per produrre energia si fanno ricche.
Ma in Italia c'è una corrente di opinioni, che si dicono ambientaliste, che non vogliono nulla: né l'energia nucleare, né le perforazioni per produrre almeno un poco di gas e petrolio nostrani per alleggerire la bilancia dei pagamenti, ma nemmeno le pale eoliche, che pure fanno parte di quei sistemi di produzione dell'energia cosiddetti ambientali..

La domanda che mi viene da porre a costoro è: vogliono tornare alle candele e al caminetto?
Non è una domanda peregrina e meramente provocatoria: è una domanda concreta.
Se costoro ragionano a senso unico, cioè solo considerando i fastidi che la produzione di energia comporta, debbono scegliere COME vogliono illuminarsi, riscaldarsi, far muovere le loro automobili, e debbono scegliere di NON prendere più aerei, treni, traghetti e di non protestare se ad esempio l'ALCOA ha smesso di produrre Alluminio, giacché il processo elettrolitico necessario abbisogna di molta energia, rendendo tale produzione non competitiva proprio per i costi di produzione eccessivi.  Ci vuole coerenza nelle proprie affermazioni e scelte, altrimenti si ragiona come bambini che, per inesperienza, affermano di volere anche cose impossibili.
E' stupefacente come tanta gente si agiti senza preoccuparsi delle conseguenze delle proprie asserzioni, dimostrando di non curarsi di proporre alternative fattibili a ciò che vogliono abolire.
Allora si è bambini, ma bambini sciocchi, che si lamentano per i poveri sardi senza lavoro per la chiusura di ALCOA e non sanno neppure documentarsi sulle vere cause di quella chiusura.
Ho chiesto ad un Fisico se una fabbrica come ALCOA possa essere mandata avanti con l'energia eolica, visto che in Sardegna certo non manca il vento: mi ha risposto di sì, con una grande centrale eolica e magari coadiuvata da una centrale ad energia solare e un geotermico...
Ma allora perché i governi, prima di mandare a spasso tanti padri di famiglia, non hanno provveduto?
A questo lo scienziato non mi ha saputo rispondere, giacché sono scelte di politica economica...
Ma poi penso a quegli italiani che non vogliono NEPPURE la pale eoliche...
Ecco questi sono gli italiani nemici del proprio Paese. E lo dice una che è ambientalista convinta, ma non in modo stupido ed ottuso.
Poi ci sono quelli esperti "nello sputo in alto": che gli ricade in faccia però!
Quelli  che vantano sempre gli altri Paesi a discapito del nostro, senza conoscere fino in fondo i mali di certi Paesi.
Ora lo stiamo drammaticamente vedendo: la roboante intenzione di Hollande, dopo la strage del Bataclan, sulla "possibilità di togliere la nazionalità francese a chi abbia un doppio passaporto e sia stato condannato in via definitiva per crimini terroristici", si è fermata di fronte alle polemiche interne. Fosse accaduto da noi avrebbero tacciato il Governo di irresolutezza!
Il Belgio ha dimostrato di non saper difendere affatto i propri cittadini: la capitale è stata paralizzata da pochi assassini belgi di etnia araba.
La Norvegia tiene uno sterminatore nazista in un grazioso appartamentino, che chiama prigione, per soli 20 anni, e si fa anche prendere in giro da uno che ha ucciso circa 75 giovani e osa far causa allo Stato Norvegese "perché è trattato male"! Mi ha fatto impressione vedere la scena in tribunale dove dei poliziotti gli hanno compitamente stretto la mano per il saluto formale: mani lorde di sangue innocente!
Ecco, l'Italia non è giunta a questi abissi di tragico ridicolo. 
Uscendo dall'Europa: ci hanno ammazzato barbaramente due tecnici che erano andati in Libia solo per lavorare nello stabilimento che l'ENI ha lì. A proposito, mi sono chiesta perché l'ENI è in quei tristi luoghi e in Egitto ma in Basilicata c'è la TOTAL...
Certo in quei luoghi, così pericolosi per noi, c'è tanto petrolio, e ritorniamo al fabbisogno energetico dell'Italia... Ma proprio perché ne abbiamo poco non capisco perché il nostro giacimento non lo sfrutta l'ENI invece della TOTAL...

Tabella: Concessioni di coltivazione di olio greggio in Basilicata
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Dunque penso che dovremmo volerci più bene come Paese, combattere la corruzione senza arrenderci mai, e renderci conto che altrove non c'è l'Eden né l'Eldorado.
L'Egitto ha mostrato la sua faccia feroce nel caso imprevedibile e inaccettabile della tortura medievale ad un giovane dottorando italiano, Giulio Regeni, un martirio che sicuramente viene comminato anche ai giovani egiziani che cercano un po' di quella "primavera araba" in cui avevano sperato in tanti. Stretti fra pazzi assassini infoiati di aliene motivazioni religiose, quelli del Daesh o Isis o Is, e tiranni che impoveriscono e soffocano il popolo, tanti giovani egiziani normali vengono imprigionati ed eliminati.
Infine l'India che, qualora fosse vero, ma mai provato in un processo sempre rinviato con scuse varie, che i due pescatori indiani siano morti per errore di identificazione da parte dei fucilieri italiani, si potrebbe parlare tutt'al più di "omicidio colposo", non essendoci certo l'intenzione di uccidere pacifici pescatori, trattiene da 4 lunghi anni un militare italiano in ostaggio!
L'Italia deve destreggiarsi in mezzo a tutto questo. E non dimentichiamo che quei militari erano sulla petroliera sempre per lo stesso motivo: approvvigionamento energetico! Quanto paghiamo questa nostra dipendenza! Erano lì per difendere il carico dall'assalto dei pirati che arrivavano dalla Somalia!
Questo quadro d'insieme sulla posizione italiana rispetto agli altri Paesi non va dimenticato quando si prendono delle posizioni.
L'Europa egoista, che ci ha lasciati soli per tanto tempo mentre gli africani assaltavano le nostre coste, vedendo nelle televisioni e sui loro cellulari che qui diamo quello che nei loro Paesi i loro governanti non danno, ora, sotto la spinta dei veri profughi di guerra siriani, mostra il suo volto protezionista. 
Le nazioni che hanno mantenuto la loro moneta, come la Gran Bretagna, meditano che forse non conviene loro accettare le restrizioni della UE sulle scelte economiche, mentre noi le abbiamo subite e le subiamo... Le nazioni che hanno usufruito di corposi aiuti economici in passato ora mostrano il loro egoismo ed innalzano muri, dirottando così la marea umana verso la solita Italia.