giovedì 5 gennaio 2012

Roma nell'orrore

Uccisi: papà e cuccioletta di pochi mesi......... Quale orrore. 
Chi può, per rapinare, alzare la pistola sulla tenera testa di una piccola bambina che il giovane padre stringe al petto?
E' ancora un uomo un essere capace di un gesto così orribile e vile? Cosa è per lui la vita? Arraffare l'altrui denaro, frutto di lavoro, e nient'altro? Nulla lo ferma, neppure una tenera bimba di pochi mesi che ispira solo protezione?
Che vita può essere la sua? Non è meglio che la pistola se la punti alla tempia ed esca da una vita che non è più tale ma un cupo abbrutimento esistenziale?
Lo so che il mondo è pieno di orrore, ma Roma non è la Cina, dove ho visto immagini orrende di bambini morti abbandonati lungo le strade nell'indifferenza di chi passa... Spero siano casi estremi anche lì...
Sento una grande desolazione ed un grande senso di impotenza di fronte a questi avvenimenti.
Esseri abietti come quell'Alessi, che trucidò a palate un altro piccolo, bellissimo e febbricitante cucciolo di nome Tommaso, esistono e per loro il carcere non serve a nulla perché non può portare a nessuna riabilitazione o recupero. Non vi è nulla da recuperare in Alessi e nulla in chi ha puntato la pistola sulla piccola testa di Joy. Questi sono casi in cui la pena di morte è giusta, perché libera la società da un peso troppo grande: il peso della presenza di mostri irrecuperabili.
Mi spiace per tutti coloro che a priori sono contro la pena di morte in tutti i casi: in questi in cui si trucidano i piccoli sarebbe cosa buona e giusta, come in quelli di violenza sessuale sui bambini. L'ho sempre pensato, scritto e lo ripeto in questa circostanza.