martedì 26 maggio 2015

Raffaele Cantone

Da: TGCOM24

Napoli, onlus ruba soldi per migranti Cantone: "C'è da rimanere esterrefatti"

Il presidente dell'Anticorruzione: "Il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare a sconfiggerlo"

"C'è da rimanere esterrefatti". Cosi il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone sull'indagine sulla truffa con soldi destinati ai migranti. "Se anche il mondo dell'impegno sociale fa registrare questi episodi è chiaro che il livello di diffusione del malaffare è tale che nessuno da solo ce la può fare nel contrasto alla corruzione".
Cantone lancia poi un appello ai candidati alle elezioni amministrative che si terranno domenica, 31 maggio: "Abbiamo visto una campagna elettorale incentrata sulla questione degli impresentabili e di soggetti che sarebbe stato meglio non candidare. Adesso credo ci debba essere un impegno vero di chiunque vinca a dare una svolta e dare l'esempio sul piano della legalità". 

A margine di un convegno all'università di Napoli, Cantone si rivolge anche alla società civile e al mondo della professioni: "Non trinceratevi dietro logiche di corporazione. C'è bisogno di uno sforzo complessivo di pezzi della società civile che troppo spesso nella migliore delle ipotesi è rimasta a guardare e in qualche caso è stata complice del malaffare. Se la società civile non fa la sua parte è difficile pensare che ce la si possa fare". 

"Nuova legge è la migliore possibile" - "E' una buona legge, la migliore che in questo momento si poteva fare". E' il giudizio di Cantone sulla legge contro la corruzione varata dal governo. Cantone afferma che "sicuramente si sarebbero potuti introdurre altri elementi, ma rischiavano di creare divisioni in Parlamento e di non far approvare norme utili".


Voglio dare fiducia a Cantone scelto dal Governo Renzi.
Certo, ha ragione, se la Società Civile non si comporta con onestà, dice Cantone, "noi magistratutra, governo e polizia non ce la faremo mai ad abolire la corruzione".

Una percentuale fisiologica di corruzione esiste in ogni Paese, ma in Italia ha assunto, ed ormai si dice per bocca di politici e commentatori vari, proporzioni altissime. Sciorinano percentuali e statistiche a confronto con il resto del mondo e c'è da scoraggiarsi che l'Italia si possa recuperare.

Però.. però... Cantone è un uomo onesto, ma non può non pensare che senza pena sicura e rigida non si può sperare che certa gente immorale si corregga da sé... 

Quelli che, giornalisti imbonitori televisivi, continuano a propagandare come "flussi migratori" sono in realtà una vera e propria invasione senza armi del nostro Paese. E mentre altri Paesi come la Spagna, la Francia, la Gran Bretagna, la stessa Malta non si preoccupano di essere giudicati "brutti, cattivi e disumani" se non accolgono e respingono manganelli alla mano, oppure, come il Regno Unito, l'Ungheria e la cattolica Polonia di Papa Wojtyla dicono a chiare lettere "noi non li vogliamo", l'Italia sta adottando una politica SUICIDA accogliendo e spendendo i soldi, che non ci sono per gli Italiani, per queste persone che non è sempre vero che provengano da Paesi in guerra.
Perché tutto questo? E' solo follia e masochismo politico? Oppure è una strategia per far confluire fiumi di denaro nelle ONLUS, nelle Cooperative delle varie Opere di Carità per "l'emergenza migranti"?
E' ovvio che gente disonesta, fidando anche in appoggi politici, si organizza e pompa soldi pubblici grazie alla "forzata" accoglienza che ci siamo imposti.

Dunque la Politica e la Giustizia molto possono fare per evitare tutto questo: ad esempio lasciare al libero arbitrio di chi decide di mettersi nelle mani dei traghettatori criminali il proprio destino, e smettere di sentirci obbligati a fare i poliziotti del mare spingendoci fino alle coste libiche.
Smettere, inoltre, di sentirci investiti di un incarico "morale" di salvatori, giacché chi governa il primo obbligo  lo deve avere verso chi questo Stato lo mantiene con le proprie tasse.
Democrazia non vuol dire sacrificare i cittadini Italiani a favore di chi arriva e, come si è visto in innumerevoli episodi, pretende alzando anche la voce.
Nei loro Paesi nulla hanno avuto dai loro governanti e qui, vedendo la mollezza del ventre italiano, obbediscono ad una legge universale della natura umana: pretendono anche se non sono a casa loro e nulla hanno fatto per acquisire diritti su questo Paese.
Gli Italiani sono stanchi e sfiduciati, disgustati ed arrabbiati, sono andati oltre l'indignazione e reclamano una Giustizia che in questo Paese si continua a non voler vedere.
Pochi spiriti forti nell'onestà resistono di fronte a questo scempio che si sta operando nel nostro Paese, e hanno la meglio coloro che se ne approfittano: dunque Cantone è esterrefatto, ma io ad esempio no, e non sono sola a non meravigliarmi, perché tutta questa mobilitazione in favore di gente che arriva dall'Africa ma non solo, oppure per gli Zingari che non contribuiscono se non in rari casi con le loro tasse al mantenimento del Paese , è sospetta e molti pensano e dicono che è tutto un modo per foraggiare le Opere pro-nomadi come Pro-immigrati clandestini in attesa di sapere se hanno lo status di rifugiati..
Abbiamo visto cosa c'era qui a Roma dietro le Cooperative Pro-carcerati...
Insomma gli Italiani che si pagano tutto non ne possono più di mantenere tutto questo.

giustizia mostruosa

Da: Il Tempo 25/05/2015

Parolisi, si punta alle attenuanti generiche

Mercoledì prossimo davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Perugia si terrà quella che potrebbe essere l'ultima udienza nel processo a Salvatore Parolisi, l'ex caporalmaggiore dell'esercito...

Mercoledì prossimo davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Perugia si terrà quella che potrebbe essere l'ultima udienza nel processo a Salvatore Parolisi, l'ex caporalmaggiore dell'esercito condannato per aver ucciso la moglie Melania Rea il 18 aprile 2011 con 35 coltellate, condannato all'ergastolo in primo grado e poi in secondo grado a trent'anni di carcere, condanna passata in giudicato dopo la conferma della Cassazione del febbraio scorso. In questa nuova udienza i giudici di Perugia dovranno, come stabilito dalla Cassazione, ricalcolare la pena sulla base della loro decisione di escludere l'aggravante della crudeltà e circa la possibilità o meno, di concedere a Parolisi le attenuanti generiche. Gli avvocati cercano proprio questo, un «doppio sconto». «Noi - dicono gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile - puntiamo a fargli ottenere il massimo dello sconto di pena, siamo fermamente convinti che Salvatore Parolisi sia meritevole anche di avere le attenuanti generiche. Se gli venissero concesse la pena potrebbe scendere anche al di sotto dei 20 anni». «Noi - dicono ancora i legali - avremmo voluto un altro processo, ma a questo punto, ragionando in punto di colpevolezza, cercheremo di fargli ottenere il massimo dello sconto, un doppio sconto»: E se davvero la Corte d'Assise d'Appello concedesse le attenuanti generiche la pena verrebbe ridotta, se addirittura la corte le considerasse equivalenti alle contestate aggravanti, la pena definitiva potrebbe scendere sotto ai vent'anni.


Ho scritto giustizia volutamente con la g minuscola nel titolo del post.

Viene da dire: "Peggio per chi ci capita!" Perché i Tribunali non restituiscono quasi mai la Giustizia.

Per il resto rimando le mie considerazioni sull'argomento al post dell'11 febbraio 2015, che potrete trovare sulla Home Page in Archivio cercandolo con la data.