martedì 21 giugno 2011

Le insidie della Rete

La Rete è utile ma anche insidiosa. Confesso che non la so usare con disinvoltura, ma mi consola la constatazione che persone qualificate in campo scientifico e tecnico hanno anche loro delle difficoltà.

Molto dipende da come sono costruiti i siti: a volte non se ne comprende la logica, a volte sono dei labirinti da cui non si riesce né ad uscire né ad ottenere quello che si vuole.

Negli ultimi 3 anni ho rinnovato l'iscrizione al partito Italia dei Valori: ma non per il 2011, le cui ragioni tratterò in seguito in un altro post. Dico rinnovato perché mi iscrissi per la prima volta tanti anni fa: praticamente appena Di Pietro fondò il Movimento. Ne uscii delusa da alcune scoperte. Nel 2008 ho ritenuto che i tempi erano tali che era il caso di impegnarsi di nuovo in un partito che, comunque, qualche speranza di pulizia la dava.

Durante questi tre anni ho frequentato il blog di Antonio Di Pietro e quello di Italia dei Valori Nazionale. Ad un certo punto il Presidente ha invitato i simpatizzanti e gli iscritti ad iscriversi su Facebook, nell'intento di migliorare i contatti anche con il partito. Lui ha sempre detto che "non ha le televisioni di Berlusconi", e dunque l'unico modo per comunicare è la Rete ed i mezzi che essa mette a disposizione. Mi sono iscritta su Facebook per questo. Ma subito mi sono accorta di non saper usare il mezzo di comunicazione, di non capirne il funzionamento. Dopo un po' ho provato a cancellarmi ma non ci sono riuscita. Nei vari tentativi ho fatto di peggio: ho duplicato il mio profilo.

Un anno fa circa mi è arrivata un e-mail da un certo Badoo. Mi si offrivano "amicizie" di vari uomini ed ho scoperto con raccapriccio che avevano anche la mia età. Ho inviato una e-mail diffidando dal contattarmi ancora, invocando la Legge sulla Privacy. Dopo qualche mese la cosa si è ripetuta: ho cercato di capire come e chi mi avesse iscritto ad un simile sito. Non ci sono riuscita e non sono riuscita nemmeno a cancellare una tale iscrizione da me mai fatta. Che abbiano presi i dati da Facebook o da miei commenti sui blog di Antonio Di Pietro o Italia dei Valori dove dichiaravo la mia età? Può darsi. Ma è comunque una grave violazione della Legge sulla Privacy usare quei dati per iscrivermi in un simile sito. Confesso che non ci capisco nulla e, per questo, ho fatto una denuncia alla Polizia Postale tramite l'indirizzo e-mail messo a disposizione dalla Polizia di Stato. Dopo ciò ho ricevuto un altro messaggio da questo sito di Badoo e, seccata, ho scoperto che, mettendo il mio nome sulla barra di Google, compare ancora su quel sito. Parlando con altre persone ho scoperto che anche loro avevano ricevuto e-mail da questo Badoo pur non essendosi mai iscritte.

Ecco, questo è uno degli aspetti seccanti della Rete, anche perché, a quanto pare, né la legge sulla Privacy né le denunce alla Polizia Postale, sia pure fatte per e-mail, sortiscono effetti.