venerdì 13 giugno 2014

Renzi e il FARE

Continua l'opposizione al FARE di Matteo Renzi.
I suoi compagni di Partito sono abituati a parlare, parlare, parlare.
Quello per loro è lavorare.
Riunioni su riunioni... Chiacchiere su chiacchiere...
Quando militavo in Italia dei Valori una delle prime cose che mi dettero subito fastidio fu che di concreto, di FARE qualcosa per risolvere i problemi del territorio, a me più vicino, visto che a ciascuno vanno i temi di competenza, non si faceva nulla: riunioni su riunioni, chiacchiere su chiacchiere. Quando ho provato a stringere andando sul concreto si è visto subito che si menava il can per l'aia: pur avendo un uomo del partito in un Consiglio di Amministrazione di una Municipalizzata in cui si prendevano le decisioni (altrimenti a cosa serve un C.d.A.?) costui non ha mai pensato di porre a tale Consiglio il quesito di come mai si facesse pagare un Servizio di depurazione fognature a migliaia di cittadini che non le avevano fatturandolo con IVA al 10%...
Ha ascoltato, ha detto che avrebbe fatto qualcosa... poi niente.... Chiacchiere per arrivare in un posto qualsiasi dove si viene ben pagati e si possono gestire denari pubblici e potere per dare posti di lavoro a chi raccoglie voti ecc. ecc..
Dopo il voto al Movimento 5 Stelle, credendo di avere a che fare con soggetti diversi da quelli di Italia dei Valori, ho posto di nuovo problemi di giustizia riguardanti il territorio: proprietà della Regione Lazio malgestite nel Pontino, presidi dei Comitati per l'Acqua Pubblica davanti alla Regione per la legge regionale sulla sua gestione.. Il Consigliere Regionale Capogruppo 5 Stelle ha semplicemente contraddetto quello che aveva detto in campagna elettorale, me presente a pochi metri da lui a Grottaferrata RM. Se ne fotte di chi gli ha dato il voto, preferendo forse interessarsi soltanto a chi è iscritto ai Meet up.
Allora si facesse votare SOLO dagli iscritti al Movimento, visto che ritiene di non dover rispondere del voto preso dai cittadini qualsiasi.

Basta chiacchiere vuote: vogliamo la concretezza.
Renzi dà fastidio ai parolai, ai narcisi della parola, ai venditori di fumo fautori del "NULLA DI FATTO".
Oggi nella trasmissione della terza rete RAI Agorà c'era il risultato del sondaggio su Renzi fatto dalla Società di sondaggi a cui quella Redazione commissiona tale statistica: Renzi piaceva al 58% della popolazione.

Questo vuol dire che il mio sondaggio personale e "cellulare" corrisponde perfettamente al sondaggio su più vasta scala.
A me non c'è nessuno che mi dica: "Non va." Gente di destra e di sinistra indifferentemente mi dice: "Mi sta bene, ma glielo faranno FARE?"
I più pessimisti, e non sono pochi, mi dicono: "Va bene. Ma non glielo faranno FARE! Vedi che già si oppongono i suoi stessi?"
Semplicemente entrando in un bar per comperare il latte frequentato da agricoltori e camionisti nel Pontino, mio marito ha sentito la seguente conversazione: "Non glielo faranno FARE... Vedrete!" Detto con tono sicuro. Poi un altro: "Lo faranno fuori... Sicuro!"
Quest'aria gira ovunque. La gente crede in Renzi ma non nell'establishment che lo circonda, sia del suo stesso partito sia degli altri che, se avessero a cuore l'Italia e non sé stessi, dovrebbero solo collaborare.

Ora il problema è il Senato non eletto dal popolo!!
Ma se ci mette i Sindaci, i Presidenti di Regione, qualche Consigliere Regionale in un Senato non eletto DIRETTAMENTE DAL POPOLO, queste figure secondo i suoi oppositori chi le elegge?
Non vengono forse eletti dal Popolo per codeste cariche?
E il popolo non saprà, fatta la Riforma, che quella carica potrà andare anche in Senato?
Basta che si paghi la prebenda per una sola carica e per il Senato un gettone di presenza.
Inutile ammantare di ipocriti timori per la tenuta della democrazia!
La democrazia in questo Paese è moribonda da un po'?
Non se ne sono accorti costoro?