giovedì 8 dicembre 2011

Tasse giuste, tasse inventate...

Jolanda Bonino di Torino mi invia questa riflessione da porre all'attenzione di tutti:

"Rai uno: una suora in trasmissione ci informa che con il costo di una scatoletta di CIBO PER CANI si SFAMA UN BAMBINO in un paese del terzo mondo...

La informiamo che con il pagamento dell'ICI su ......tutti i beni immobili del Vaticano presenti sul suolo italiano e con la dismissione dei beni del Vaticano e dello IOR si sfamano tutti i bambini e tutti i randagi del mondo.
IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE... E' TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI... Possiede quasi  il 30% del patrimonio immobiliare Italiano e con l'8 per mille (che soltanto in minima percentuale va al terzo mondo) toglie quasi 1 Miliardo di Euro all'anno all'Italia... Tassare la Chiesa e i suoi possedimenti in Italia é giusto per gli Italiani e le italiane."

Lo spunto di riflessione mi fa pensare con ironia che, se l'informazione sul fatto che lo Stato del Vaticano non paga le fogne fosse vera (non ho verificato), sarebbe una beffa per tutti quegli italiani che pagano la tassa sulla depurazione fognature + IVA al 10% SENZA AVERLE, nel senso che non esistono in quanto non sono mai state costruite. Facendo una ricerca ho scoperto che questo allucinante fenomeno è diffuso in molti comuni di Italia e questo, insieme a tanto altro, ci fa capire che viviamo in una democrazia virtuale.
PORTO ALCUNI ESEMPI PRESI DALLA RETE: questo è un esempio che ACEA ATO2 dovrebbe seguire:


BRIANZACQUE APPLICA LA SENZENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE: PRIME RESTITUZIONI A 422 UTENTI DI SEREGNO, ALBIATE E SOVICO, TUTTI RESIDENTI IN ZONE NON SERVITE DALLE FOGNATURE.

In arrivo le bollette da cui è scalato l’importo già pagato e non più dovuto.

Monza, 26 gennaio 2009 – Come annunciato, BrianzAcque ha dato il via al programma per la restituzione dei canoni non più dovuti a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 10 ottobre 2008. I rimborsi avverranno secondo un piano articolato, scadenzato e comprensivo di un censimento fra l’utenza.

I primi che, a partire dagli ultimi giorni di gennaio, riceveranno la bolletta contenente la detrazione delle quote di fognatura saranno i cittadini di Seregno, di Albiate e di Sovico. Si tratta di 422 utenti : 400 a Seregno (3,94 %) 3 ad Albiate (o,19%) 19 a Sovico (0,86%) che, in base ai controlli incrociati effettuati da BrianzAcque, dagli uffici comunali e dalle società patrimoniali di riferimento, risultano residenti in zone palesemente non servite dalla fognature, perché inesistenti.In totale, l’importo che verrà loro reso e che fa riferimento al periodo compreso tra il 1 ottobre 2007 fino al 10 ottobre 2008, ammonta a 16.061 Euro. Una volta completate le verifiche, gli altri comuni seguiranno a ruota: Desio, Macherio, Biassono, Lissone, Ceriano Laghetto, Varedo, Bovisio Masciago, Seveso, Cesano Maderno, Muggiò, Carate Brianza, Giussano, Meda, Verano Brianza e poi, tutti gli altri.

In parallelo all’attività di ristorno, prosegue il censimento destinato a individuare tutti coloro che, pur abitando in zone regolarmente servite dalla rete fognaria, ufficialmente non risultano allacciati e, di conseguenza, non pagano neppure la relativa tariffa. Costoro, insieme alla bolletta, riceveranno un modulo contenente un’ autocertificazione con cui BrianzAcque li invita a dichiarare se sono allacciati o meno e, in caso negativo, a mettersi in regola nell’arco di tre mesi, seguendo le procedure indicate dalla public company di viale Fermi. A giudicare dai primi dati emersi a Seregno, Sovico e Albiate il numero di chi, per le ragioni più diverse, non sarebbe ancora “connesso” alla fognatura pubblica pur avendone le possibilità, è considerevole e, di fatto, superiore a quello di chi è impossibilitato ad allacciarsi : a Seregno 562 (5,53%), ad Albiate 118 (7,3%), a Sovico 134 (6,1%).

Il censimento, preventivamente illustrato e discusso con Federconsumatori e Adiconsum, andrà avanti fino al mese di maggio con un programma di lavori serrato.

Anche nei comuni di Idra, controllata al 100% da BrianzAcque, la verifica per stabilire chi non è servito dalla fognatura pubblica sta andando avanti, rispondendo così alle richieste degli utenti. Il territorio di Idra è peraltro oggetto di una febbrile attività di collettamento ai depuratori che, entro dicembre 2009, porterà ad una percentuale di territorio “allacciato” superiore al 95%.

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale con cui è stata “cancellata” quella parte della legge Galli che prevedeva per l’ utenza il pagamento anche se i servizi di depurazione e fognatura erano inattivi o inesistenti, si è venuto a creare un vuoto normativo che non esclude la possibilità di futuri interventi legislativi. Ecco perché, in generale, dopo il provvedimento della Consulta, tutte le società attive nel campo della gestione del servizio idrico, si sono mosse con estrema cautela o si sono orientate su posizioni attendiste.

Dal canto suo BrianzAcque, pur nel generale quadro di difficoltà, si è fin da subito messa al lavoro per dare applicazione alla sentenza prima, sospendendo l’applicazione della “maggiorazione” dei costi con conseguente diminuzione delle bollette a chi ne aveva certamente i diritti.
Invio questo post al Sindaco di Rocca Priora (RM) che da tempo è informato dalla cittadinanza, che non ha mai visto le fognature, che ACEA ATO2 deve smettere di fatturarle e lo Stato di incassare l'IVA al 10%.
Il Sindaco, ha inviato da tempo, ufficialmente, ad ACEA ATO2 l'elenco delle strade NON servite da alcuna Fognatura ma ACEA ATO2, imperterrita, continua a fatturare un SERVIZIO FANTASMA e i cittadini ci pagano anche l'IVA.
E' un'altra Italia questa?

Raccolta firme per l'inserimento degli alunni disabili nella Scuola Italiana

Ricevo dall'Avv. Clotilde Giurleo di Firenze e volentieri diffondo la seguente raccolta firme da inviare a:
ildelphino@libero.it


L'Associzione "Il Delphino" nasce nel 2003 e da subito si impegna per l'integrazione sociale dei minori con handicap, per la promozione dell'autonomia e della persona e per una sensibilizzazione alle problematiche dell'handicap. Il lavoro che l'associazione svolge ormai da 5 anni è di grande importanza per molte famiglie del nostro territorio attraverso le varie attività che l'associazione propone.
Se vuoi aiutare l’Associazione “IL DELPHINO ONLUS “ a promuovere diritti e progettare strategie di intervento finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei bambini e adolescenti portatori di handicap del Mugello, puoi donare un po’ del tuo tempo come volontario oppure fare una donazione,

Puoi ricevere ulteriori informazioni scrivendo tramite mail a  ildelphino@libero.it
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APPELLO IN DIFESA DEGLI INSERIMENTI SCOLASTICI
DEGLI ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA ITALIANA

Premesso che:
la scuola pubblica si configura come servizio essenziale per la vita di una comunità e il diritto allo studio per ogni cittadino è un diritto soggettivo che trova il suo fondamento nei comma 3 e 4 dell'art. 34 della Costituzione;
le leggi nazionali dell'ordinamento italiano, in particolare la L.517/77 e la L. 270/82 hanno rappresentato un caposaldo nel cammino dell'integrazione per i soggetti diversamente abili anche in ambito scolastico e che trova nella L.104/92, legge quadro sull' handicap, idonee e specifiche garanzie e tutele in materia di assistenza, integrazione e diritti delle persone portatrici di handicap;
in particolare, detta legge riporta che l'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.

Verificato che:
il combinato disposto della c.d. Riforma Gelmini con i suoi decreti attuativi e le leggi finanziarie 2007 (L.296/06) e 2008 (L.244/07) hanno già comportato, di fatto, una riduzione generalizzata dell'assistenza scolastica relativamente agli insegnanti di sostegno ridefinendo i rapporti di assistenza ancorati ad una logica di razionalizzazione della spesa pubblica e abrogando precedenti normative di assegnazione di tali insegnanti in presenza di alunni con disabilità.

Vista:
la Legge 111 del 15.07.2011 «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria» (conversione del DL 98/2011) che al titolo 1, capo III, articolo 19 - Razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica – che al punto 11 definisce le nuove norme per l’assegnazione degli insegnanti di sostegno e recita: <>.
Con questa manovra correttiva vengono di fatto ulteriormente compromesse le capacità del sistema di integrare gli alunni disabili nella scuola pubblica e di garantire il loro diritto all’istruzione impedendo l'attuazione effettiva di percorsi didattici rispettosi dei diritti della persona e dei livelli di appropriatezza ed è di difficilissima attuazione dato il taglio generalizzato delle compresenze nelle scuole di base.
Inoltre il taglio dei trasferimenti a Regioni e Enti Locali come previsto da detta manovra sta producendo anche effetti pesanti sui servizi sociali, di assistenza scolastica e sul trasporto pubblico, compromettendo il già fragile equilibrio dei servizi al cittadino e impossibilitando i comuni ad intervenire in sostituzione del Ministero come accaduto negli ultimi anni.

Tenuto conto che:
la Corte Costituzionale, con sentenza n.80 del 22 febbraio 2010, ha dichiarato illegittima la definizione di un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno e l’esclusione -in presenza di studenti con disabilità grave- della possibilità di assumere insegnanti di sostegno in deroga.
Tale sentenza, in forza del principio delle “effettive esigenze rilevate”, ribadisce come gli alunni con disabilità grave abbiano diritto a maggiori risorse e che i genitori di ragazzi certificati in situazione di gravità possono chiedere ore in “deroga” qualora ritengano che le ore assegnate siano insufficienti ad affrontare i problemi didattici del figlio.
La Corte ricorda che il diritto di istruzione dei disabili è oggetto di specifica tutela da parte sia dell'ordinamento interno che internazionale e richiama la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (13 dicembre 2006) ratificata e resa esecutiva in Italia con L. 3 marzo 2009 n.18.

I CITTADINI FIRMATARI DI QUESTO APPELLO CHIEDONO CHE LE CONDIZIONI DI DISCRIMINAZIONE E DI DIFFICOLTA’ A CUI SONO SOTTOPOSTI OGGI GLI ALUNNI DISABILI INSERITI NELLA SCUOLA ITALIANA VENGANO RIMOSSE CON LEGGI RISPETTOSE DELLA DIGNITA’ E DEI BISOGNI DI QUESTE PERSONE.

I CITTADINI FIRMATARI DI QUESTO APPELLO DICHIARANO DI APPOGGIARE LA DIFFIDA NEI CONFRONTI DEL MIUR PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE IL DELPHINO ONLUS E DALLE ISTITUZIONI LOCALI CHE CONDIVIDONO QUESTA ISTANZA.

Segue foglio raccolta firme
 APPELLO IN DIFESA DEGLI INSERIMENTI SCOLASTICI
DEGLI ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA ITALIANA
RACCOLTA FIRME
  NOME E GOGNOME COMUNE DI RESIDENZA ESTREMI DOCUMENTO FIRMA

Strano: risposta letta come uno scolaretto di V elementare che legge male...

Massimo Donadi
Meno male che anche Donadi ha detto che la risposta era inintelligibile...

7 dicembre 2011 - Camera dei Deputati

Mafiosi, evasori e criminali, tutti in Svizzera grazie a Monti
Il governo protegge gli evasori e gli esportatori illegali di moneta all’estero, criminalità
organizzata compresa. La risposta del governo al question time presentato oggi 
dall’Italia dei Valori è di una gravità sconvolgente. E dispiace sottolineare che si tratta 
della risposta dello stesso Monti, solo illustrata dal ministro Giarda.
Di fronte alla disponibilità della Svizzera a stipulare un accordo per la tassazione dei capitali illegalmente esportati, accordo già fatto con Inghilterra e Germania, il governo italiano fa un passo indietro e rinuncia a 14 o 15 miliardi di euro trincerandosi dietro l’argomentazione di improbabili e risibili difficoltà che potrebbero essere sollevate dall’Unione Europea. E’ semplicemente indecente che nel momento stesso in cui il governo con la sua manovra finanziaria chiede a milioni di famiglie e di lavoratori sacrifici che ne peggioreranno drammaticamente le condizioni di vita, contestualmente getti la maschera e sveli la sua vera natura: quella di garante dell’evasione fiscale e di quelle banche che hanno aiutato evasori, mafiosi e criminali, a creare questi tesori sporchi all’estero. A questo punto ci è ben chiaro e non ci servono altre spiegazioni sul perché nella manovra manca anche soltanto traccia di una lotta all’evasione e all’elusione fiscale.