lunedì 28 gennaio 2013

Ustica, vergogna d'Italia!

Ustica, la Cassazione: "Fu un missile" Lo Stato condannato al risarcimento
Il relitto del DC9  Il relitto del DC9
ultimo aggiornamento: 28 gennaio, ore 19:41
Roma - (Adnkronos/Ign)  
La Suprema Corte ha reso definitivo il risarcimento danni nei confronti dei familiari dei morti nella strage, avvenuta il 27 giugno 1980 sul volo Bologna - Palermo. Per gli ermellini non fu quindi "un'esplosione interna al Dc9 Itavia" che volava con 81 persone a bordo. Il verdetto per non aver garantito "la sicurezza dei cieli con il controllo dei radar civili e militari"

Lo Stato deve risarcire i familiari delle vittime della strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno del 1980 a causa di un missile e non di una esplosione interna al Dc9 Itavia sul volo Bologna - Palermo con 81 persone a bordo, per non aver garantito con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli. Questo in sintesi il verdetto della Cassazione che, con la sentenza numero 1871, della Terza sezione civile, depositata oggi, condanna lo Stato al risarcimento. Per la Corte, "da un lato è abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile accolta dalla Corte d'Appello di Palermo".
In particolare, la terza sezione civile ha convalidato la decisione della Corte d'appello di Palermo dell'anno scorso che aveva dato il via libera ai risarcimenti, condannando dunque il ministero della Difesa e dei Trasporti a risarcire i familiari. Nella pronuncia di oggi, la Corte afferma che "non c'è dubbio che le amministrazioni avessero l'obbligo di garantire la sicurezza dei voli". Inesistente anche la questione della prescrizione visto che, come spiegano gli ermellini, "è ravvisabile la sussistenza del reato aviatorio colposo".
In conclusione, la Suprema Corte spiega che "l'attività volta a garantire la sicurezza della navigazione aerea civile è pericolosa quando risulta esercitata in condizioni di anormalità". Da qui l'ok al risarcimento per i familiari delle vittime.
"Adesso cerchiamo di leggere anche questa sentenza per vedere quali passi avanti si siano fatti sulla strada della verità. Certamente, le famiglie e l'Italia aspettano ancora una parola definitiva, la Cassazione potrebbe averla data" ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
Per Walter Veltroni del Pd "la Cassazione ha scritto una pagina importante sulla strage di Ustica. Finalmente la lunga teoria dei depistaggi e delle false teorie viene spazzata via". "Si riconosce che quella terribile strage è stata causata da un missile, che attorno a quell'aereo abbattuto col suo carico di vittime e di dolore fu combattuta una battaglia sui cieli italiani".

"Non poter mai sapere verità sulle stragi - scrive Nichi Vendola su Twitter - è una delle malattie del nostro Paese. Bene quindi decisione Cassazione su Ustica: un po' di luce".

''Bene la sentenza della Cassazione sulla strage di Ustica - dichiarano in una nota congiunta Paolo Ferrero e Giovanni Russo Spena di Rifondazione Comunista -, ma da 32 anni mancano giustizia e verità su quanto accadde, sui depistaggi da parte di settori dello Stato, sulle stragi come sui rapporti tra mafia e politica. Bisogna abolire completamente il segreto di Stato per far luce su Ustica come sugli altri aspetti oscuri della storia del nostro Paese".
''La Cassazione oggi, dopo 33 anni - dichiara Giorgia Meloni, fondatore di 'Fratelli d'Italia - Centrodestra nazionale' -, riconosce finalmente che Ustica fu una strage procurata da un missile e che quel governo della Prima Repubblica coprì e tentò di depistare le indagini. Un governo che evidentemente non faceva gli interessi dell'Italia, ma quelli di alcune potenze straniere, responsabili di quel tremendo atto terroristico. Ciò dimostra come l'Italia in quel periodo fu succube inerte di poteri forti che premevano dall'esterno''.

''Lascia allibiti l'incapacità dello Stato di difendersi in un giudizio civile - dice il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica all'Adnkronos -, soprattutto dopo che la Cassazione penale aveva consegnato alla storia un giudizio diametralmente opposto''.''Con questa sentenza -avverte Tricarico- scopro che ai tanti poteri oscuri dell'Italia bisogna aggiungere il 'Partito del Missile', in grado di far prevalere presso un giudice monocratico quella stessa tesi che il lunghissimo procedimento penale aveva rigettato come fantascienza''. ''Il prezzo di questa sentenza - aggiunge l'ex consigliere militare a palazzo Chigi con i governi D'Alema, Amato e Berlusconi - non si misurerà soltanto in milioni di euro, ma in perdita di credibilità per lo Stato tutto''.

"Si può tirare un sospiro di sollievo su questa sentenza, che finalmente mette la parola 'fine' alla vicenda" dice all'Adnkronos il giudice Rosario Priore, protagonista dell'inchiesta sulla strage nei cieli di Ustica.

"La sentenza definitiva della Cassazione secondo cui ad abbattere il Dc9 dell'Itavia è stato un missile - fa notare il giornalista Giampiero Marrazzo, direttore dell''Avanti!' e autore insieme al collega Gianluca Cerasola del film inchiesta dal titolo 'Sopra e sotto il tavolo' -, coincide perfettamente con la tesi, affermata dal Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, nell'inchiesta da me condotta e nel procedimento portato avanti dall'avvocato Daniele Osnato, legale dei familiari delle vittime di Ustica".

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Uno dei passeggeri dell'aereo dell' ITAVIA abbattuto da un missile non italiano
Dopo il Giorno della memoria di un orrore senza fine, celebriamo un giorno di una Triste e Vergognosa Storia che ha attraversato più di 30 anni della storia della Repubblica Italiana che, stupidaggini politiche e giornalistiche, continuano a suddividere in prima, seconda e di recente hanno iniziato ad introdurre anche terza repubblica!
La Repubblica è sempre la stessa: quella che fondammo alla fine della Seconda Orribile Guerra Mondiale.
Quello che non è mai cambiato è quello che ha twittato Nicola Vendola e che potete leggere riportato nell'articolo di Adnkronos/Ign. E se non è mai cambiato non è per "ragioni superiori di interesse ed opportunità politica in sede internazionale", come dicono figuri politici di ogni colore per giustificare le loro scelte scellerate, ma perché non ci governano uomini intellettualmente onesti.
Ecco dunque una sentenza che dice quello che avevamo capito tutti ma che, se non lo dice la sentenza di un giudice, NON SI PUO' DIRE.
Hanno trovato un escamotage per dare almeno il risarcimento alle famiglie: il botto, la deflagrazione è stata provocata dall'esterno, dunque E' STATO UN MISSILE e siccome lo Stato deve garantire "la sicurezza dei cieli con il controllo dei radar civili e militari",  e NON l'ha garantita, adesso paga, deve pagare.
Ergo: paghiamo sempre noi con le nostre tasse come per il Cermis.
Speriamo che (chissà, potrebbe essere!) gli Stati esteri che hanno provocato "quell'azione di guerra" sui nostri cieli, abbattendoci un aereo civile e provocando il fallimento ingiusto di una nostra compagnia aerea, vittima innocente, e la conseguente disoccupazione dei suoi dipendenti, ci abbiano risarcito sottobanco con finanziamenti in forme varie e a noi popolo sconosciute!
Ma questo è nel campo delle ipotesi molto remote...
Quello che sappiamo per certo che noi abbiamo i morti, fra cui 11 BAMBINI, noi abbiamo l'ITAVIA parte lesa, che andrebbe anch'essa risarcita, noi abbiamo la gente che ha perso il lavoro, e NOI PAGHIAMO ANCHE CON I SOLDI DI NOI TUTTI.

Chi sono questi politici che consentono tutto questo? Sono i politici che abbiamo avuto al potere dal 1980 ad oggi!!
Tutti! Senza eccezione alcuna.

Leggete cosa si è permesso di dire il generale Tricarico: ex consigliere militare a palazzo Chigi con i governi D'Alema, Amato e Berlusconi! E traetene le ovvie conseguenze del caso! Il giudice Priore, che ha a lungo avuto in mano le carte processuali, disse: "questa è la verità processuale, non quella reale. Che può essere diversaLo disse in un'accesa discussione, trasmessa per radio dalla RAI, con il politico Giovanardi sulla verità su Ustica (da un mio post del 6 ottobre 2011).
Sapeva bene, Priore, che non puoi affermare la verità, palese per tanti fatti, se non la incastri bene in una realtà processuale.

Ma gli italiani l'hanno capita benissimo la verità dei fatti, l'hanno capita grazie ai tanti tasselli del mosaico che sono venuti fuori, nonostante gli insabbiamenti, i depistaggi e... peggio! Come gli italiani sanno bene... purtroppo!
I depistatori hanno cancellato alcuni tasselli, altri ne hanno fatti mancare... ma i pezzi visibili del puzzle, come i pezzi del povero aereo che, pur non essendo tutti, mostrano che è l'aereo dell'ITAVIA, fanno vedere benissimo come sono andati i criminosi fatti!