sabato 23 maggio 2015

I compiti e le responsabilità dei Presidi

Per scrivere con serietà, dato che su questo blog cerco di fare VERA informazione, mi sono documentata intervistando vari Presidi (oggi Dirigenti Scolastici), leggendo quello che scrive la loro Associazione ed altro, in modo da dire, con estrema semplicità, quali sono i fatti attuali e quali saranno con la Riforma di Matteo Renzi.

Questi i compiti, le responsabilità e la situazione ad oggi secondo un gruppo di DS distribuito tra vari distretti di Roma e provincia, in Scuole per lo più di estrema periferia cittadina;
non sono equiparati ai dirigenti pubblici, un esempio: un DS che ha dagli 80 ai 150 dipendenti e gestisce un'utenza di circa 700-1500  alunni e relative famiglie, ha uno stipendio che è la metà di quello di un dirigente pubblico di II livello (non di I), che gestisce uffici con una media di 10-15 dipendenti e non è responsabile della sicurezza dei lavoratori e degli utenti come il Dirigente Scolastico.
Tra le tante responsabilità recentemente ne è comparsa una nuova: quando un dipendente chiede un prestito ad una finanziaria o ad una banca, viene chiesto al DS di attestare la solvibilità del dipendente (sic!). Il MIUR ha passato anche questa patata bollente sulle spalle dei Dirigenti Scolastici!
I DS debbono fare le gare per la fornitura di qualsiasi bene o servizio, dei più vari, dall'assicurazione per gli alunni ai bus per le gite, dal servizio di psicologo ai campi scuola, per la gestione delle macchine del caffè o del centro estivo, dovendo ottemperare a norme di differente rango, natura e complessità, a seconda dell'entità dell'appalto. 
Ogni Pubblica Amministrazione ha un ufficio gare. LA SCUOLA NON HA UN UFFICIO GARE. Se il DS è super-super fortunato i bandi di gara li fa il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA), ma sono rarità, essendoci casi in cui il DSGA non sa fare neanche la contabilità ordinaria. E' abilità dunque del DS riuscire a fare tutto senza avere nessun ricorso al TAR.
Andiamo ancora per esempi: un DS che deve gestire 120 dipendenti a tempo indeterminato, deve occuparsi di tutto: contratti, previdenza, assegni familiari, ricostruzioni di carriera e pensionistiche, gestione assenze e relativi decreti per la Ragioneria dello Stato, anno di prova, ecc. A questi si sommano svariate decine di supplenti che ogni anno transitano per una scuola: anche solo per un giorno di supplenza si deve fare un contratto (firmato in triplice copia e validato elettronicamente sul sistema informatico del MIUR); a volte si comincia con un giorno, poi la supplenza si prolunga e allora bisogna fare contratti distinti alla stessa persona anche per giorni consecutivi. In una scuola che comprenda, ad esempio, elementari e medie, transitano mediamente 60 supplenti ogni mese (circa 2 al giorno), che d'inverno possono diventare anche 4 al giorno. In 9 mesi un DS può firmare e convalidare tra i 500 e i 600 contratti. Nella scuola media superiore va un po' meglio, perché si chiamano meno supplenti. LA SCUOLA NON HA UN UFFICIO DEL PERSONALE. Si occupano di tutto questo mediamente, facendo sempre riferimento al DS, 2 o 3 impiegati amministrativi in dotazione, non di più, dato che tutto l'organico a disposizione raramente arriva a più di 5 impiegati in tutto.
Se su 5 amministrativi, mettiamo il caso, 2 si occupano di un settore, gli altri 3 dovranno occuparsi dei 950-1000 alunni, parliamo sempre di cifre medie, (compresi i rapporti con le ASL, l'Ente Locale che fornisce AEC, mensa e trasporto); della comunicazione interna (scioperi, avvisi, disposizioni di servizio); sicurezza e manutenzione (che vuol dire tampinare invano l'Ufficio tecnico del municipio per le riparazioni); organizzazione gite e campi scuola (mi dicono sia un lavoro pazzesco, riferiscono "sembriamo un'agenzia di viaggi"); supporto alla didattica (libri di testo e test INVALSI, soprattutto, un'altra mole di lavoro in termini di controllo e trasmissione dati). TUTTO QUESTO VIENE FATTO SU DIRETTIVA E SOTTO COSTANTE SUPERVISIONE DEL DS CHE NON HA FUNZIONARI DI LIVELLO INTERMEDIO AI QUALI PUO' DELEGARE FUNZIONI VICARIE. NON PIU'!
Il DSGA, quello che prima si chiamava semplicemente il Segretario della Scuola e oggi è il Direttore dei Servizi Gestionali Amministrativi, (quindi non il DS), si occupa da solo di tutta la contabilità della baracca, che ha un vero e proprio bilancio come tutte le PA, con tanto di revisori dei conti. Il DSGA è anche il consegnatario dei beni. L'UFFICIO CONTABILITA', TESORERIA E PATRIMONIO DELLA SCUOLA CONSTA QUINDI DI 1 PERSONA, che si occupa anche del magazzino e dell'archivio.

POI C'E' IL CONTENZIOSO, che il DS deve gestire direttamente, perché spesso è coperto da profili di riservatezza: penale, civile, amministrativo (TAR), disciplinare. LA SCUOLA NON HA UN UFFICIO LEGALE. L'Avvocatura dello stato non difende i DS, anzi li delega ad andare in giudizio al posto suo.

INFINE  c'è il sito web, che deve rispettare alcuni requisiti di legge e deve essere costantemente aggiornato. Nelle scuole, soprattutto del primo ciclo, non ci sono professionalità in grado di gestire l'informatizzazione degli uffici. Infatti per la gestione, implementazione e sicurezza del sistema informatico della segreteria bisogna pagare un esterno, rosicchiando dai 7000 euro l'anno che il MIUR dà per il funzionamento amministrativo e didattico (software, antivirus, fotocopiatrici, scanner, stampanti, toner, carta, registri - elettronici e cartacei - materiale per le pulizie, ecc. ecc.).
Mi chiedo onestamente come facciano!!
Alcuni DS arrivano a farsi aiutare gratuitamente da familiari che hanno competenze informatiche pur di non rosicchiare le scarsissime dotazioni.
IN QUASI TUTTE LE SCUOLE D'ITALIA IL PRESIDE GLI ATTI LI REDIGE, NON LI FIRMA SOLTANTO. SPESSO E' NECESSARIO SCRIVERSI ANCHE LE CIRCOLARI INTERNE.

L'organigramma delle Scuole che compare sul sito del MIUR è uno specchietto per le allodole: si tratta di docenti ad orario pieno, con compiti di supporto organizzativo e didattico, pagati meno di una colf, rispetto al lavoro che fanno in più. Ci sarebbe anche da dire che il DS deve anche occuparsi di guidare i docenti nella costruzione di un progetto didattico-educativo d'istituto, magari per diversi ordini di scuola  o diversi indirizzi nel caso delle superiori: i programmi ministeriali non esistono più da tempo, ci sono solo "indicazioni" sui traguardi che debbono raggiungere, il COME (contenuti, strategie) lo debbono scrivere i DS in una sorta di manifesto della scuola, il Curricolo d'istituto, che con tutte le attività extrascolastiche costituisce il Piano dell'offerta formativa (POF) della scuola.
Con la Riforma Renzi nessuno verrà assunto e licenziato dai DS: chi è nell'albo è assunto a tempo indeterminato e pagato regolarmente. Solo che adesso i docenti scelgono la scuola e i DS non hanno voce in capitolo, in futuro dovranno scegliersi a vicenda. Chi non è scelto? Va nelle cattedre che avanzano (quelle più scomode, sicuramente) oppure come jolly per coprire le supplenze su gruppi di scuole. Esistono già albi di questo genere, sono i docenti DOP (dotazione organica provinciale), che di solito hanno perso la cattedra perché appartenenti ad insegnamenti in esaurimento.
Bisogna essere giusto Superman!

Se qualche giornalista professionista vuole fare la fatica di andare in giro ad intervistare i Dirigenti Scolastici, ex Presidi, (ammettendo che possano dedicare loro un poco del loro prezioso ed affannato tempo), potranno verificare se in questo post c'è anche la più piccola menzogna! Sarebbe sicuramente un lavoro più serio che pubblicare stupidi slogan tipo "Preside Sceriffo"! Senza Colt per di più!!
TANTO PER RIDERE.....