lunedì 8 aprile 2013

La Padania inventata

Da: Il Giornale.it


Volgare ed efficace come sempre, Umberto Bossi fotografa una Lega Nord in crisi: «Chi ha detto che tutto va bene è un leccaculo". 


L'asso nella manica di Maroni, tanto per ricordare a Bossi come andavano le cose quando era lui il segretario, sono alcune buste alzate al cielo: contengono «i diamanti di Belsito», l'ex tesoriere leghista indagato. Bobo ha invitato i segretari a consegnare i 13 diamanti («valgono 10mila euro l'uno») alle «sezioni più meritevoli» perché «i veri diamanti sono i militanti».

Ho visto in televisione, come tutti, pezzi filmati della riunione della Lega Nord a Pontida e mi sono chiesta: "Ma queste persone hanno dimenticato cosa faceva Belsito, con l'assenso di Bossi, dei soldi del finanziamento pubblico ai partiti che un referendum popolare aveva bocciato? Hanno dimenticato gli 800.000 euro (in Lire un miliardo e seicento milioni) dati alla scuoletta privata della seconda moglie di Bossi? Hanno dimenticato i filmati in cui il figlio non proprio intelligente di Bossi incamerava soldi contanti (sempre dei contribuenti) per le sue spese personali? Hanno dimenticato le altre ruberie della "badante" che, ahimé, sedeva in parlamento? Trovano giusto che una persona che nulla ha dato alla Società, che andava a comperarsi lauree fasulle nei Paesi dell'Est, prendesse mensilmente quello che i loro figli guadagnano si e no in sei mesi?
Sono tutti pazzi? Poco intelligenti? Tanto da trovare tutto questo normale e da andare addirittura a litigare fra loro sotto il palco dove un tecnico, che si è vantato di essersi laureato senza averlo mai fatto, ormai ridotto male da un ictus, continua a gettare fuori parole, parole, parole, di fronte ai fatti sopra elencati? 
Non ho francamente risposte. Solo tanta meraviglia.
Penso, però, che sia un fatto culturale. Lì di vera cultura ce ne è poca, e dove c'è ignoranza c'è chiusura, egoismo, ottuso individualismo.
In questo blog ho trattato altre volte l'argomento Lega Nord, sempre sotto l'etichetta Politica. Penso con desolazione che la maggior parte dei Lombardi ha votato Maroni quando avevano una persona pulita come Ambrosoli a disposizione.
E' la solita storia: Cristo o Barabba ed hanno scelto Barabba.
 L'unica Pianura Padana esistente geograficamente, il resto è pura invenzione


Da: Il Giorno.it


Inchiesta Lega, Rosi Mauro: "Cifre irrisorie per il Sinpa"

La senatrice si è commossa fino alle lacrime e ha parlato di "complotto all'interno della Lega nei suoi confronti"
Renzo Bossi e Rosy Mauro al centro, ai lati Francesco Belsito e Roberto Calderoli (ImagoEconomica)
Renzo Bossi e Rosy Mauro al centro, ai lati Francesco Belsito e Roberto Calderoli (ImagoEconomica)


Milano, 8 gennaio 2013 - Rosi Mauro, accompagnata dal suo legale Pier Paolo Caso, dopo il colloquio con il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e i pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini ha spiegato che ‘’e’ provato che i diamanti sono stati acquistati con i miei soldi. E quindi voglio uscire da questa situazione’’. La senatrice ha fatto riferimento ad una serie di articoli di stampa e servizi televisivi e ha aggiunto ‘’arrivare a tutte queste illazioni quotidiane...non ci sto’’.

Riguardo al Sinpa, altro punto su cui l’inchiesta milanese ha effettuato una serie di accertamenti, ha ribadito essere ‘’tranquillissima’’. ‘’Non posso pensare dunque - ha affermato Rosi Mauro - che si continui a scrivere che ho usato i soldi della Lega per un mio investimento’’. Inoltre la parlamentare si e’ sfogata parlando di un ‘’complotto’’ all’interno della Lega nei suoi confronti ‘’partito da lontano quando Bossi e’ stato male con la storia della badante. In quel periodo Maroni dove era? E Calderoli? E Giorgetti?’’.  La senatrice ha inoltre aggiunto di essersi ‘’fatta buttare fuori’’ dal Carroccio per non aver accettato ‘’i diktat di Maroni’’.
Quanto alla candidatura proposta dalla Lega di Tremonti premier non si è mostrata molto convinta: "L'ex ministro dell’Economia è uno che ha bloccato il federalismo fiscale, non e’ stato in grado di attuarlo’’ quando era ‘passato’ in Consiglio regionale in Lombardia ‘’con l’accordo trasversale di tutti i partiti’’, e che sarebbe servito come modello per il resto d’Italia. Rosi Mauro che davanti ai giornalisti a un certo punto si e’ commossa fino alle lacrime, si era gia’ presentata in Procura a dicembre per essere ascoltata come indagata nell’inchiesta sui presunti rimborsi illeciti in Regione Lombardia. La vice presidente del Senato aveva chiarito di avere acquistato lecitamente alcuni prodotti tecnologici per i suoi collaboratori.