lunedì 18 marzo 2013

Il nostro Ambasciatore "prigioniero" in India


Da: RAI News 24

India, niente immunità per l'ambasciatore italiano

L'ambasciatore italiano L'ambasciatore italiano
New Delhi, 18-03-2013
L'ambasciatore italiano a New Delhi, Daniele Mancini, non ha titolo all'immunità diplomatica: lo ha sentenziato la Corte Suprema indiana, che giovedì scorso aveva già ordinato al massimo rappresentante dell'Italia di non lasciare il Paese dopo la decisione del governo di Roma di non far rientrare in India i due maro', Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati dell'omicidio di altrettanti pescatori, e il cui permesso speciale scadra' comunque solo il 22 marzo.

"Una persona che si presenta in aula e formula una promessa del genere", ha dichiarato il presidente della Corte, Altamas Kabir, "non gode di alcuna immunita'". Mancini, che non era presente in aula, si era impegnato per il ritorno a tempo debito nel Paese asiatico di Girone e Latorre.

La Corte suprema indiana ha rinviato al 2 aprile prossimo la decisione sul caso dei maro'. I giudici hanno esteso fino alla data della prossima udienza il divieto di espatrio per l'ambasciatore Daniele Mancini, che non era presente in aula.


In questo il presidente della Corte ha fatto allusione, senza citarlo, al paragrafo 3 dell'art. 32 della Convenzione di Vienna secondo cui un agente diplomatico che gode dell'immunita' giurisdizionale e che promuove una procedura non puo' invocare questa immunita'. Questo, sulla base del fatto che il 9 marzo l'ambasciatore Mancini aveva volontariamente firmato - anche se precisando ''come rappresentante della Repubblica italiana'' - una dichiarazione giurata a sostegno della richiesta italiana di permesso elettorale per i maro.

Il difensore dei due maro' italiani e dell'ambasciatore d'Italia in India Daniele Mancini, Mukul Rohatgi, ha ricordato alla Corte suprema indiana che in base alla Convenzione di Vienna, la persona dell'ambasciatore e' inviolabile e che quindi ''nessuna autorita' indiana puo' imporre restrizioni sui suoi movimenti''.

Intanto sulla vicenda è arrivata anche la posizione dell'Unione Europea:  L'Ue ''non fa parte della disputa legale'' tra Italia e India e ''percio' non puo' prendere posizione nel merito degli argomenti legali riguardanti la sostanza del caso''. Lo afferma in una nota all'ANSA un portavoce di Catherine Ashton, responsabile per la politica estera dell'Ue. Per la Ue ''la Convenzione di Vienna deve essere rispettata da entrambe le parti''. Cosi' il potavoce di Catherine Ashton, Michael Mann, ha risposto a chi chiedeva se per la Ue l'ambasciatore italiano in India godesse ancora dell'immunita' diplomatica dopo le decisioni di stamattina della Corte suprema indiana.
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Un tempo una cosa del genere avrebbe scatenato una guerra.
Ma noi siamo una piccola nazione (in Kmq.) rispetto all'India e non abbiamo la bomba che loro hanno!
Che vogliono fare? 
Prima trattengono sine die due nostri militari che difendevano il nostro approvvigionamento energetico su una nave mercantile italiana, senza stabilire se ne avevano diritto: sia per il luogo (bisognava accertare se l'addebito che veniva fatto riguardava o meno acque internazionali), sia per l'episodio, riguardante gli spari ai pescatori indiani, se fosse da ricondurre ai nostri militari o ad altri.
Poi la Corte Suprema, lentissima precedentemente, diventa velocissima nel decidere che il nostro Ambasciatore è dichiarato in ostaggio, perché non può lasciare il Paese, e ha perso addirittura l'immunità diplomatica!
Ora, molti italiani non hanno più il senso dello Stato a causa di Istituzioni piegate dai Partiti ai loro voleri, altri hanno il complesso del fascismo che ancora ci portiamo addosso dopo oltre 60 anni, ma personalmente non ho né l'uno né l'altro!

Nei giorni scorsi l'India ha dichiarato che loro non sono "la Repubblica delle Banane" ed io, nel riportarlo, ho scritto che sicuramente non lo sono! Ora aggiungo che quella definizione spetta a noi! La rivendichiamo! Siamo noi la  "Repubblica delle Banane"!
Ho già ricordato il Cermis! Venti morti! E non perché fossero italiani, anzi in maggioranza erano di altre nazionalità! Ma stavano in territorio italiano ed è qui che sono morti perché due stronzi di militari statunitensi, che non difendevano niente, che erano sui nostri cieli, hanno deciso di divertirsi a volare a quota bassissima, contro ogni legge, e per questo hanno reciso i cavi della cabinovia facendo una strage!
Ed il Sig. D'Alema, allora Presidente del Consiglio, dunque Capo del Governo, che oggi qualcuno ha il coraggio di proporre come nostro massimo rappresentante, addirittura Presidente della Repubblica Italiana, agì come tutti sanno e, se non lo sanno, andassero a leggersi il mio post del 5 gennaio 2013  sull'argomento!
Massimo D'Alema sarebbe il sigillo:  Presidente della Repubblica delle Banane!!!

Da sottolineare l'atteggiamento dell'Unione Europea: ci scaricano! Ratificando che l'Unione politica non c'è, non esiste! Come hanno già dimostrato con il problema dell'Africa che ci invade pacificamente con i disperati (che però alcuni hanno il cellulare satellitare!) che arrivano sempre di più sulle nostre coste.

Ipovedenti




L'Associazione  Piemontese Retinopatici ed Ipovedenti 
A.P.R.I.(onlus) mi invia la seguente comunicazione a cui dò volentieri spazio. email: apri@ipovedenti.it

LETTERA A MASSIMO GILETTI
Portiamo a vostra conoscenza la lettera inviata, nei giorni scorsi, al giornalista RAI Massimo Giletti, conduttore della rubrica televisiva "L'Arena".

Spettabile Redazione,
Con la presente intendiamo chiedere di poter intervenire, nel corso di una delle prossime trasmissioni allo scopo di correggere le numerose informazioni, imprecise e scorrette emerse rispetto alla problematica dei cosiddetti falsi ciechi.
Non capiamo infatti il motivo per cui venga sempre ed esclusivamente invitato il professor Tommaso Daniele, presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi, il quale ha già dimostrato più volte di non essere in grado di sostenere adeguate argomentazioni, né sul piano giuridico, né tanto meno su quello scientifico.
Il problema del resto è molto semplice: oltre il 70% dei processi intentati contro coloro che voi classificate frettolosamente come “falsi ciechi”, si concludono con l’assoluzione degli imputati perché la legge n.138/2001 parla molto chiaro.
La nozione di cecità legale è notevolmente diversa rispetto al significato comune della parola nella lingua italiana.
Perché nessuno dice mai queste cose?
Caro signor Giletti, lei non si sognerebbe mai di confezionare un servizio scandalistico per il fatto, ad esempio che negli ospedali italiani si espiantano organi su persone che hanno il cuore battente, respirano, e il cui sangue circola regolarmente nelle vene.
Per il significato comune esse non sono morte ma per la legge, che ha introdotto il concetto di morte cerebrale lo sono a tutti gli effetti.
Così avviene anche per la cecità e ci stupisce che nessuno sia in grado di far valere quest’argomentazione assolutamente evidente. Si preferisce evidentemente far finta di “stracciarsi le vesti”  colpendo persone sicuramente deboli e spesso non in grado di difendersi.
Oppure ci si lava la coscienza invitando il professor Tommaso Daniele che, pur di non contrariare i governanti, che finanziano in modo assolutamente sproporzionato la sua inefficiente associazione, è disposto ad avvallare qualsiasi posizione, anche se evidentemente contraria agli interessi della categoria che rappresenta.
Chiediamo dunque, per amore di giustizia e di verità, di poter intervenire nella sua trasmissione.
Restiamo dunque in attesa di riscontro e porgiamo distinti saluti.

Ricordiamo, per chi volesse appoggiare questa presa di posizione, di inviare e-mail di sostegno al seguente indirizzo:

bastasprechi.arena@rai.it

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Annalisa Minetti una ipovedente con il coraggio e l'entusiasmo di vivere!!


Annalisa Minetti, bellissima, ha partecipato a Miss Italia



Annalisa Minetti ha partecipato e vinto al Festival di San Remo
Annalisa Minetti vince la medaglia di bronzo alle paraolimpiadi di Londra nei 1500 metri

Annalisa Minetti mamma