domenica 10 febbraio 2013

Le cause giuste non hanno colore politico


FLI CELEBRA LA GIORNATA DEL RICORDO. ANDREA TITTI: "ONORE A CHI DIMENTICATO DALL'ITALIA NON HA MAI DIMENTICATO L'ITALIA".

Nella mattinata di Sabato 9 Febbraio una delegazione dei Circoli di Futuro e Libertà dei Castelli Romani, guidata dal candidato alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni del 24 e 25 Febbraio Andrea Titti, unitamente ad una rappresentanza di Generazione Futuro, movimento giovanile di Fli, accompagnati dall'On. Roberto Menia, primo firmatario della legge che ha istituito la Giornata del Ricordo in onore dei martiri delle Foibe e degli Esuli, dopo aver deposto un mazzo di fiori innanzi alla pietra carsica nel quartiere giuliano di Roma, hanno visitato il Museo Fiumano della Capitale. Un gesto per celebrare la giornata del 10 Febbraio e tramandare la memoria di una pagina di storia celata per decenni all'Italia e tutt'oggi non del tutto accettata da parti della società.  "Auspico che tutte le scuole Italiane - dichiara Andrea Titti - a partire da quelle dei Castelli Romani, organizzino visite guidate a questo museo e parallelamente invitino nelle proprie aule i protagonisti di questa parte di storia del nostro popolo, per confrontarsi con i giovani attorno ad un modo di interpretare l'Italianità che non è intriso di nazionalismo ma di amore per la propria cultura e la propria identità. Dovremmo tutti prendere esempio dai nostri fratelli della Venezia Giulia e delle terre d'Istria e Dalmazia: gente dimenticata dall'Italia che non ha mai dimenticato l'Italia. Quel sangue versato per mano dei comunisti jugoslavi, con la silente connivenza delle classi dirigenti Italiane ed Europee del dopoguerra - continua Titti - va onorato come uno dei più alti esempi di sacrificio a difesa di quella cultura millenaria che è alla base della nostra Unità Nazionale. Essere qui - conclude il giovane candidato di Futuro e Libertà - accanto a Roberto Menia, colui che più di tutti ha dedicato la propria vita politica affinché queste genti fossero riconosciute dalla propria Patria è un'emozione ed un onore che mi rende personalmente orgoglioso".

Museo Archivio Storico di Fiume

Via Antonio Cippico, 10 - Roma

Tel. 06.59.23.485
BUS  703  707  761  763  772  775  779
Tutti i giorni, escluso il sabato e festivi dalle 15 alle 18.30.
Per esigenze particolari, possono essere concordati orari diversi, anche di sabato e festivi.
Ingresso libero


Disposto nella sala del piano inferiore su una superficie di 250 mq. ca. ruota intorno a un sacrario centrale a ricordo dei giuliano-dalmati caduti per la patria italiana. Iniziando con un’ampia panoramica documentale sull’esodo dalle terre adriatiche, procede con cimeli e documenti originali che illustrano ampiamente la storia fiumana dalle origini romane al secondo conflitto mondiale, gli aspetti urbanistici, monumentali, associativi, scolastici, amministrativi, religiosi e culturali della città di Fiume e del suo territorio ricollegabili all’identità di carattere italiano.
Al secondo piano vi è l’archivio biblioteca, su una superficie di 250 mq. ca., suddiviso in due settori: uno destinato a sala riunioni con mezzi audiovisivi offre 30 posti a sedere e ospita un’ampia panoramica d’opere realizzate da artisti fiumani dal 1700 ai giorni nostri, nell’altro sono disposte postazioni informatiche, l’ufficio amministrativo della società e del museo. L’archivio dispone d’oltre 40.000 documenti e di alcuni fondi particolarmente importanti: Riccardo Zanella, Antonio Grossich, Riccardo Gigante, Gabriele D’Annunzio, Icilio Bacci, Andrea Ossoinack, Maria Vitali, Giovanni Giurati, Oscar Sinigaglia, Armando Odenigo, Michele Maylender ed altri; la biblioteca conta oltre 5000 volumi, un’ampia emeroteca fiumana e adriatica, un fondo filatelico, uno fotografico e uno cartografico.

Ultimo tentativo


Mi scuso per il video malfatto con il mio vecchio cellulare e con la mia assoluta inabilità a fare la ripresa, ma quello che conta è il documento. Questo video documenta che ieri pomeriggio sono andata a conoscere chi vorrò votare in carne ed ossa del Movimento 5 Stelle.
Chi ha la pazienza, o la curiosità, o l'interesse di leggermi sa come la penso sulla nostra situazione politica, sa delle mie delusioni, sa perché ho deciso di votare il Movimento di Beppe Grillo.
Dirò una frase melodrammatica: "Chi me lo avesse detto!"
Ma o così o non vado a votare!
Oggi ho visto cose già viste quando andavo alle riunioni del partito creato e distrutto da Antonio Di Pietro: atteggiamenti, imbarazzi, promesse, tanto fervore, gente che ci crede... e.... addirittura ho incontrato una ex attivista di Italia dei Valori, una dei tanti naufraghi, piccoli, medi e grossi, dell'affondamento che Di Pietro ha fatto del suo partito. Invece che tesserata, mi ha spiegato, "è certificata". Insomma lì gli iscritti si chiamano così. 
Davide Barillari mi è sembrato il più preparato, il resto dà l'impressione dell'improvvisazione.
Ma darò al Movimento il mio voto e staremo a vedere cosa succederà.
Di certo se riuscissero a realizzare realmente solo alcune delle cose che si prefiggono, sarebbe già un successo.
Sarebbe un cambiamento epocale della nostra società.
Ma so che si scontreranno contro i ricorsi per incostituzionalità quando andranno a proporre leggi che vogliono tagliare i privilegi del marciume fin qui al potere.
Sarebbe tanto se riuscissero a recuperare i soldi del truffaldino e antireferendario "Rimborso elettorale": lì potrebbero riuscire a ripristinare la legalità, dato che c'è un risultato referendario inequivocabile dietro le nostre spalle.