domenica 4 ottobre 2015

Critica sulla trasmissione di oggi "L'Arena"

Massimo Giletti mi piace per il suo garbo e, (perché no?), perché è un bell'uomo elegante e misurato.

Ma le inchieste vanno fatte senza superficialità, senza scivolare sui punti cruciali della realtà. Oggi parlavano dei Casamonica ed hanno solo sfiorato la realtà, lasciando le cose sospese, non solo per domande rimaste senza risposte ma, peggio, prospettando fatti incongrui senza che si sia levato un solo commento su tale incongruità: né il senatore Stefano Esposito, assessore ai trasporti presso il Comune di Roma, né la De Girolamo, ex-Ministro della Repubblica, né tantomeno Giletti hanno dato le viste di rilevare la realtà elusiva che veniva rappresentata da una delle "vittime" dei Casamonica.
Stefano Esposito

Giletti ha introdotto come esempio di tali vittime un vecchio di 86 anni, di modesta cultura e altrettanto modesto italiano, il quale ha detto di aver costruito una palazzina, che è stata mostrata in video in cortina rossa, e alla morte della moglie i figli non si mettevano d'accordo sulla spartizione di detta costruzione ed allora lui si è rivolto ai Casamonica.
Strano no?
E qui giustamente la cronista della redazione dell'Arena, autrice del servizio, gli ha posto la domanda: "Perché?"
E  il vecchio con un lieve imbarazzo ha detto: "Perché qui è rispettato e nessuno si permette di contrastarlo." 
Giunti a questo punto gli ascoltatori, sia quelli in studio come quelli a casa, avrebbero dovuto legittimamente pensare che il vecchio, oggi 86enne ma quando ha fatto tale scelta non si sa, non è tanto vittima, giacché è lui che è andato volontariamente a cercare il Casamonica e non viceversa.
Si arguisce, ma nessuno l'ha detto, che quest'uomo volesse difendere la sua parte dalla volontà dei figli e preservarla per sé, temendo di essere buttato fuori...
Si arguisce, ma nessuno l'ha detto, che una parte di quella palazzina fosse intestata alla moglie defunta e che egli fosse erede insieme ai figli.
Altrimenti non si comprende nulla, giacché questa realtà non spiegata è rimasta in un limbo elusivo che non fa capire niente della faccenda, e se certi particolari non vengono detti anche l'idea che ci si fa di un fatto non può che essere nebulosa ed inesatta.
Dunque si può pensare, ma nessuno l'ha detto, che il vecchio volesse far paura ai suoi figli intestando la sua parte di casa al Casamonica davanti ad un notaio e, ha detto lui, senza prendere una lira! Però tutte le utenze sono a nome del Casamonica il quale non le paga e lui poverino è rimasto senza acqua, perché gliela hanno chiusa per morosità!
Ora tutti a ritenerlo scandalizzati una vittima! Compresi l'assessore, l'ex-ministro... Nessuno che facesse mezza riflessione su una realtà evidente quanto inspiegabile, così come è stata rappresentata.
Una casa può essere intestata ad una persona ma le utenze ad un'altra. Pensate agli affittuari ad esempio. Come mai questo signore, che è stato rappresentato come una vittima dei Casamonica, aveva fatto intestare anche i contratti delle utenze al proprietario? Dice che il patto era che lui potesse abitare a vita nella casa (venduta nella formula di "nuda proprietà"? Non si sa. Non hanno chiarito neppure questo aspetto.)
Insomma non hanno chiarito niente! Quindi non hanno dimostrato niente, se non che il vecchio è un incosciente che, anche se avesse venduto la sua parte di casa senza prendere una lira al vicino di casa non Casamonica, avrebbe potuto aspettarsi voltafaccia e peggio!!
Ma in che mondo vivono quelli che stavano in studio? Nel mondo delle favole?
Se dovevano dimostrare quanto sono disonesti i Casamonica dovevano prendere una vittima dell'usura, di cui si parla ad ogni telegiornale come una delle loro attività illecite.
Hanno poi intervistato un loro fornitore che, volendo essere pagato, è stato minacciato e pestato. Ecco, questo è un esempio valido. Ma, anche qui, questa persona ha detto che il funzionario di polizia dove è andato per presentare la denuncia ha tentato di dissuaderlo e, ancora più grave, appena egli è uscito dal commissariato è stato raggiunto da una telefonata del Casamonica che già sapeva della sua denuncia!! Anche qui nessuno ha detto di quale commissariato si trattava, ma già definivano il funzionario di polizia "commissario", quando poteva essere anche un ispettore o altro...
Insomma questa non è informazione, è fare confusione suscitando uno scandalo superficiale che non dice nulla, agita le acque e non risolve niente!
La realtà è fatta di rigore dei particolari che la rendono o in un modo o in un altro tutt'affatto diversa! 
Quello che è preoccupante è che nessuna delle persone che sono rappresentanti delle Istituzioni, presenti in studio, hanno rilevato tutto questo. 
Anche sulla fornitura dell'acqua chiusa all'incauto vecchio, Giletti ha detto che l'acqua non può essere staccata perché è un bene primario però, la redazione si era informata, "si può staccare solo se c'è un appalto". E che vuol dire? E' questa informazione? A me risulta che ACEA l'acqua ai morosi la stacca e come! Perché è in appalto? ACEA è una municipalizzata, quindi è Stato... Nessun appalto, solo che lucra sull'acqua e un referendum ha detto di no, che l'acqua deve essere pubblica. Ma questo è un altro discorso...   

Se questi sono i senatori "eletti" di cosa si discute?

Da: La Nazione
di Guido Baccicalupi

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