giovedì 30 ottobre 2014

Carrozzoni erogatori di Servizi: calpestano il diritto del cittadino

Da: Il Punto a Mezzogiorno

FROSINONE (FR)
10 OTTOBRE 2014 ORE 20:03

Dall’avvocato Isabella Marziale, Presidente provinciale di Frosinone della Lega Consumatori riceviamo e pubblichiamo.
“La Lega Consumatori, già da diversi mesi, sta contestando ad ACEA ATO 5 l’illegittimità delle richieste del gestore e le irregolarità presenti nelle bollette che il gestore ha inviato agli utenti per richiedere il pagamento sia dei conguagli tariffari 2006-2011 che del deposito cauzionale.
Il 6 ottobre in merito alla mancanza di chiarezza della fatturazione, si è pronunciata anche l’Autorità dell’energia elettrica gas e servizio idrico, attraverso un comunicato che si riporta integralmente..
“A seguito di alcune segnalazioni degli utenti in materia, si è appreso che alcuni gestori del servizio idrico integrato addebitano in bolletta importi a titolo di conguaglio, relativi a periodi precedenti al trasferimento all’Autorità delle funzioni di regolazione e controllo del settore, – avvenuto in data 6 dicembre 2011 per effetto del D.L. Salva Italia – evidenziando come causale il riferimento alla delibera 643/2013/R/idr.
Tale causale, in base ai principi di trasparenza, non è corretta, dal momento che la quantificazione di tali importi è decisa dall’Ente d’Ambito o dal soggetto competente sulla base del metodo tariffario previgente al trasferimento all’Autorità delle funzioni di regolazione del settore e che i conguagli in esame non derivano dall’applicazione delle nuove regole tariffarie definite dall’Autorità, ma dalla necessità, valutata dai soggetti competenti nel quadro regolamentare precedente, di assicurare la copertura di partite di costo sorte nel passato.
Al fine di favorire la massima trasparenza, con la delibera 643/2013/R/idr, l’Autorità ha stabilito alcune regole circa le modalità di esposizione di tali conguagli in bolletta (articolo 31), nonché circa la loro rateizzazione (articolo 32), al fine di garantirne la sostenibilità sociale. Inoltre, si ricorda che l’articolo 10 della Direttiva in materia di trasparenza dei documenti di fatturazione del servizio idrico integrato (delibera 586/2012/R/idr), prevede che “la bolletta riporta i valori della tariffa applicata all’utente finale e l’ultimo aggiornamento, indicando in modo completo la fonte normativa e l’organismo da cui deriva”.
Al fine di evitare comunicazioni fuorvianti all’utenza, nonché di fornire a quest’ultima indicazioni rilevanti ai fini di una eventuale contestazione o impugnazione delle richieste di pagamento, si rammenta e precisa che, ai sensi della vigente regolazione, è fatto obbligo ai gestori interessati di:
• indicare espressamente in bolletta, oltre al periodo di riferimento dei conguagli tariffari precedenti l’anno 2012, il riferimento preciso all’atto deliberativo del soggetto competente che li ha quantificati – sia nel loro importo complessivo sia nell’importo espresso per unità di consumo da applicare all’utenza[1] – e ne ha esplicitato le tempistiche di riscossione[2], nonché il riferimento al consumo a cui l’importo unitario viene applicato;
• nel caso in cui siano già state emesse bollette con l’erronea indicazione alla deliberazione 643/2013/R/idr dell’Autorità, comunicare espressamente all’utente – via posta o altro mezzo idoneo – l’esatto riferimento, rettificando l’erronea dicitura precedente e integrando le eventuali ulteriori informazioni mancanti.
Si rammenta che, in base alle vigenti disposizioni regolatorie, è fatto divieto ai gestori di richiedere all’utenza importi per conguagli pregressi non espressamente approvati dall’Ente d’Ambito o dal soggetto competente ai sensi degli articoli 31 e 32 della deliberazione 643/2013/R/idr, ovvero non espressamente deliberati entro aprile 2012 ai sensi dell’art. 34, co. 1, lett. a) del MTT[3].
Si ricorda che la violazione delle disposizioni contenute nei provvedimenti dell’Autorità, costituisce presupposto per l’esercizio dei poteri sanzionatori previsti dall’art. 2, comma 20, lett. c) della L. 481/95.
Si assiste sempre più a richieste astruse da parte delle Società a cui lo Stato consente di erogare Servizi, spesso senza vera concorrenza in libero mercato e dunque scadenti e/o inefficienti.
Basta citare leggi che per i più sono oscure e pretendono soldi senza chiarezza e anche senza vero diritto come i gabellieri dei tempi senza democrazia.
Perché lo Stato lo consente? Perché il cittadino deve sempre ricorrere alle benemerite Associazioni dei Consumatori? Perché queste Società non tengono a posto i loro conti e invece sprecano per poi ricorrere agli utenti ritenuti i loro bancomat?

Da questo blog

mercoledì 4 luglio 2012

ACEA non paga le imprese, fa pagare agli utenti Servizi non resi, ma usa i soldi per ingrassare i Dirigenti

Da: La Repubblica

IL CASO

Acea, distribuiti i bonus del 2011
Cinque milioni di premi ai dirigenti

Circa 50mila euro a testa, a dispetto degli utili in calo. Interrogazione del pd Valeriani "Fornitori non pagati per far scattare i benefit"

di GIOVANNA VITALE 3 luglio 2012

Beppe Grillo e la Mafia

Scrivo solo ora, dopo qualche giorno di riflessione, sulle parole di Beppe Grillo sulla Mafia.






Da: Panorama.it di Ilaria Molinari
"Un insulto a tutte le vittime di Cosa Nostra". Così Maria Falcone, sorella del giudice assassinato da Cosa Nostra nella strage di Capaci, ha definito le dichiarazioni di Beppe Grillo che ieri a Palermo, nel corso della manifestazione "Sfiducia day" contro il presidente della Regione Rosario Crocetta, ha detto che la mafia "aveva una sua condotta morale". Affermazioni che la sorella di Giovanni Falcone bolla come "aberranti".

 E non è la sola.
Cosa ha detto Grillo
Domenica, chiusi a Roma gli Stati generali dell'Antimafia e a due giorni dalla deposizione del Capo dello Stato per l'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, Beppe Grillo ha lancia la sua provocazione choc da Palermo. Prima ha detto che la mafia "aveva una sua morale", ma "è stata corrotta dalla finanza".  Poi, ha consigliato di "quotare la mafia in Borsa" perche' così ci si guadagnerebbe e sottolinea come, ora, nelle "organizzazioni criminali ci siano solo magistrati e finanzieri". Infine ha "difeso" Riina e Bagarella:"Hanno impedito" loro di andare al Colle ma per proteggerli: hanno già avuto il 41 bis, un Napolitano bis sarebbe stato troppo...".
L'affondo di Grillo (più simile a un delirio necessaio ad attirare l'attenzione su di sé) è continuato in modo pesante: "La mafia è stata corrotta dalla finanza, prima aveva una sua condotta morale e non scioglieva i bambini nell'acido. Non c'è differenza tra un uomo d'affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna e un uomo d'affari no". E ancora: "In Sicilia siete sempre stati un bacino di voti da Andreotti a Lima, fino ai 61 seggi a 0 in favore di Berlusconi. Ma vi capisco maledetti: io lo metterei all'asta il voto anche per 92 euro da scaricare sulle tasse. Prima eravate interessanti perchè c'era lo scambio del voto con il lavoro ma ormai il lavoro non c'è più..."
Le reazioni
"Sono semplicemente disgustata da questi slogan ignoranti ed assurdi. Ignoranti da 'ignora' perchè certo Grillo di mafia ne parla per spot e non per cognizione di causa" ha affermato in una nota la Presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia Riferimenti,Adriana Musella. "Non si può consentire a questo comico di continuare a dire tutto di tutto senza alcuna logica o conoscenza. Gli farei provare io quello che noi tutti abbiamo dovuto subire. Non se ne può più dei suoi deliri. Che venga in trincea a combattere e rischiare invece di urlare come un forsennato cazzate continue. Mi auguro che i ragazzi del movimento si dissocino".
E invece no, o almeno, non tutti. Quelle di Grillo sulla mafia sono "parole che sottoscrivo, che ha detto lui ma è come se le avessi detto io" ha affermato il deputato M5s Alessandro Di Battista su Fb: "Oggi la mafia-finanziaria utilizza di meno la lupara. Ha i media a disposizione, li controlla. I media sanno  uccidere con la macchina del fango, sanno distruggere chi si ribella a un sistema facendolo passare per tutto quel che non è". Per Di Battista "questa è la battaglia più grande da portare a termine. La vinceremo? Perderemo? Non ne ho idea. So che si "combatte" con la coerenza e colpendoli dove gli fa più male. Nel portafogli! Spegnere la TV e non comprare più certi giornali oggi è un dovere morale, un servizio civico che si fa per i nostri figli".
"La mafia non ha mai avuto una condotta morale. Caro Grillo, certe cose non si dicono neanche per scherzo! ha twittato il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia. 

E ancora: "Non c'è alcun pensiero dietro le frasi ad effetto di Beppe Grillo e per questo non tengo in alcuna considerazione le cose che dice, per quanto possano apparire gravi. Ritengo che il leader Cinque Stelle sia un'invenzione mediatica". Così Pina Grassivedova di Libero, l'imprenditore ucciso dalla mafia nel '91 per aver detto no agli estorsori di Cosa nostra. "Non escludo che il comico possa apparire originale e far presa su qualcuno - aggiunge - ma non certo su chi ha esperienza delle cose. Se i media smettessero di amplificare le sue sortite, non ci sarebbe più alcun fenomeno Grillo.


Perché Beppe Grillo dopo aver coagulato lo sdegno degli Italiani disgustati dalla corruzione, dall'evasione fiscale, dai privilegi della Casta sta sbracando in codesto folle modo?
Un poco folle lo è sempre stato, ma se fa il comico può dire tutti i paradossi che vuole, ma non se parla come leader politico di un Movimento.
Crocetta ha detto subito, e molti lo hanno pensato, che ha voluto solleticare la mafiosità di molti siciliani, che sotto sotto ancora alberga, per arruffianarsi i voti loro se non addirittura della Mafia.
Come potranno mai più quelli come me, che hanno votato la sua protesta sentendola propria, votarlo di nuovo?
E Di Battista che ribadisce il concetto... Come se non fosse bastato quel suo "voler capire le ragioni dell'ISIS"...
Pronostico che il Movimento 5 Stelle perderà voti a rotta di collo. Peccato: ha perso tutta quella spinta apparentemente riformista di un sistema marcio.. e l'ha persa in fretta..
Non basta la critica forte.. è fin troppo facile.. se poi si trovano parole di giustificazione a feroci assassini quali sono sempre stati i mafiosi in nome dei loro sporchi affari: droga, pizzo imposto a chi lavora come imprenditori, commercianti...
E l'ISIS? Di Battista vuole giustificare le loro ragioni... Quali? Opprimere e cancellare gli esseri umani di sesso femminile? Capire che vogliono ammazzare tutti quelli che non la pensano come loro, senza mediazioni?
Ma siete impazziti? Ma chi vi vota più così? Solo dei pazzi frustrati o dei delinquenti "onorati" di trafficare in droga e di imporre a chi lavora di dare parte dei propri sudati guadagni altrimenti lo ammazzano o, nel caso migliore, gli danno fuoco al negozio o all'attività? 

Capisco perché i 90.000...

Da: TZE' TZE'
Se il marito Matteo Renzi porta al polso un bel Audemars piguet da 15 mila euro, non è da meno sua moglie Agnese. Alla Leopolda, la tre giorni fiorentina del PD, la consorte del premier ha sfoggiato, come documenta oggi Dagospia, un costosissimo Rolex al polso.

Insomma, se Matteo Renzi è passato da un economico swatch, indossato nelle passate edizioni della Leopolda, ad un orologio da 15 mila euro, sua moglie è saltata direttamente al Rolex. Segno che fare il presidente del consiglio porta in dote notevoli vantaggi economici.

Scrive Dagospia
Se il marito porta al polso un bel audemars piguet da 15 mila euro, provate a guardare il rolex della moglie agnese (insegnante precaria). Lo si vede anche nelle foto recenti alla Leopolda. Per carità, ognuno è libero di spendere i propri soldi come meglio crede, però...
Ora capisco perché Matteo Renzi ha messo il tetto di reddito annuo familiare ad euro 90.000 per poter usufruire del bonus bebé: ha già perso il senso della realtà del Paese e chi ha questo reddito deve apparirgli un miserabile...

Sicuramente come Presidente del Consiglio prende un appannaggio adeguato in un Paese dove l'ambasciatore italiano a Berlino guadagna più del doppio del Primo Ministro Angela Merkel... Si sa, noi italiani spendiamo e spandiamo per le cariche politico-amministrative e non si riesce a correggere questo andazzo, ma forse glieli hanno anche graziosamente regalati codesti costosissimi orologi... magari nei viaggi all'estero... dai rappresentanti dei governi che hanno ricevuto il nostro Capo del Governo e la sua graziosa signora... Chissà...