lunedì 18 aprile 2011

Petizione esempio di civiltà


Chi ama Latina non la sporca!

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Chi è per la legalità non infrange la legge!
Latina, 17 aprile 2011

Al Commissario Prefettizio
Dott. Guido Nardone
Piazza del Popolo 1
Egregio Commissario,
Anche quest’anno Latina e i suoi cittadini sono vittime dell’inciviltà di molti candidati che stanno insozzando la città coi loro manifesti elettorali affissi illegalmemte in ogni dove.
Oltre al degrado e alla sporcizia, il fenomeno dei manifesti illegali arreca danni permanenti ad alcune strutture pubbliche e costituisce un serio pericolo per la sicurezza laddove i manifesti nascondono la segnaletica stradale o, staccandosi dai supporti improvvisati, creano intralcio alla circolazione dei passanti e/o delle autovetture o, addirittura, certe strutture improvvisate potrebbero abbattersi sui passanti causandone il ferimento e persino la morte.
Un altro aspetto da non trascurare è il danno economico sofferto da chi (di solito commercianti) ha pagato inutilmente per dei manifesti pubblicitari che vengono coperti nel giro di poche ore.
Un aspetto molto grave dei manifesti elettorali illegali è l’esempio negativo che proviene proprio da chi si candida a governare la cosa pubblica, che irride con arroganza la legge e disprezza il senso civico.
L’indifferenza delle Istituzioni è però il risvolto più negativo, poichè ingenera nei cittadini un profondo senso di sfiducia e di abbandono e fornisce ai politici l’arrogante senso di impunità e di superiorità alla legge.
Ben consci che, come al solito, la classe politica nazionale ha provveduto preventivamente a condonarsi ogni violazione della legge sulle affissioni elettorali, rendendo vane le multe e lasciando i costi a carico della collettività, con questa lettera chiediamo alla S.V. - come ultimo atto d’amore verso questa città disgraziata - di voler contrastare fortemente e direttamente il fenomeno, facendo rimuovere prontamente ogni manifesto elettorale illegale e ogni struttura eretta illegalmente per sostenere i manifesti e addebitare ai trasgressori le spese per il ripristino dello stato dei luoghi.
Con l’occasione informiamo la S.V. che il comitato spontaneo "Chi ama Latina non la sporca! – Chi è per la legalità non infrange la legge!" martedì prossimo, a titolo dimostrativo, provvederà a staccare alcuni manifesti elettorali affissi illegalmente.
L’occasione ci è grata per porgere distinti saluti.


Primo firmatario Segue lista con _____________ firme

Questa pregevole iniziativa, che mi è giunta attraverso ambientalisti, la condivido in pieno. L'argomento è stato oggetto da parte mia di attenzione, in quanto la mondezza sparsa in giro mi disturba moltissimo e mi stupisco di come la gente, in genere, sopporti che chi si propone come suo rappresentante nelle istituzioni imbratti di manifesti tutto, anche luoghi dove è scritto: DIVIETO DI AFFISSIONE.
A Roma e provincia non è certo diverso che a Latina!! Al Km. 27,5 della Via Tuscolana, ad esempio, c'è una pensilina di una fermata del bus Cotral completamente foderata di manifesti. Praticamente da quando è stata ricostruita, dopo anni di un'orrenda pensilina arrugginita con ferri pencolanti e pericolosi per i poveretti che dovevano attendere il bus, è stata immediatamente foderata di manifesti senza soluzione di continuità, per cui non è possibile, per lo sventurato che attende il bus, vedere quando arriva, qualora volesse attendere seduto sulla panca e, peggio, qualora piovesse e volesse ripararsi. Le pareti trasparenti delle pensiline servono proprio a questo: a consentire la visibilità. Come può essere civile un Paese che consente questo schifo?! 
Prima si potevano elevare multe, ora a quanto sembra non più grazie al "Milleproroghe". Ma ci possiamo consolare, perché tanto non le elevavano neppure prima!!
Esiste inoltre una legge che impone ai candidati alle elezioni ed ai partiti di pagare per la pulizia delle strade invase dalla carta dei manifesti elettorali. Non so se il "Milleproroghe" abbia sollevato i partiti anche da questo ma so, per esperienza diretta, che non facevano nulla neppure prima.
A Grottaferrata, una volta ridente cittadina dei Castelli Romani (ora ride un pò meno), dopo un anno dalle elezioni che avevano portato Zingaretti ad essere Presidente della Provincia, i manifesti con la sua sorridente faccia erano ancora, mezzi strappati e mezzi no, lungo tutto un tratto della via Anagnina a far brutta mostra di sé. Il vento portava i pezzi staccati in giro a sporcare strada e marciapiedi (ove esistenti). La quantità era enorme e nessuno si peritava di pulire. Scrissi dunque a Zingaretti segnalando la cosa e ricordando i soldi che dovevano essere dati quale contributo alla sporcizia elettorale. Non mi rispose, e questo me lo aspettavo, ma tutto rimase sporco come prima ancora a lungo.
Non farò petizioni come i pregevoli cittadini di Latina, ma loro mi hanno ispirato un pensiero: ogni volta che vedrò immondizia in insopportabile quantità, farò delle foto e le pubblicherò con data e luogo dello schifo. I responsabili del pubblico imbrattamento sono avvisati.