lunedì 18 dicembre 2017

Giulio Occhionero e MPS

Da: DAGOSPIA
Camilla Conti per il Giornale
Tutte le strade, anche quelle meno «pulite», portano a Siena. Che negli ultimi vent'anni sembra essere diventato l'occhio di qualsiasi ciclone non solo finanziario.

I grovigli armoniosi fra politica e banca hanno avuto diramazioni insospettabili che vanno oltre i primi cento debitori insolventi cui l'istituto ha prestato incautamente fiori di milioni senza vederli più tornare indietro. Perché ricostruendo la storia di Giulio e Francesca Occhionero che odora di massoneria, di apparati militari e istituzioni finanziarie americane, spunta - puntuale come un orologio svizzero - il Monte dei Paschi.

L'ascesa e la caduta di Giulio Occhionero - considerato l'«hacker» fra i due fratelli, mago dell'informatica e ingegnere nucleare - passa per le consulenze con società americane ma anche per il Monte. Giulio un tempo era parecchio conosciuto nel mondo dei trader finanziari. Si occupava sostanzialmente di trading veloce, la compravendita giornaliera di titoli finanziari (azioni e derivati) e - come ha riportato qualche giorno fa Il Messaggero - a un giornalista che era casualmente entrato in contatto con lui, aveva raccontato di un contenzioso con Mps, banca per la quale aveva lavorato come consulente e che avrebbe conseguito robusti guadagni proprio grazie al suo metodo.

Nelle carte dell'inchiesta si legge che «nel 2002 il Monte dei Paschi (ai tempi presieduto da Pier Luigi Fabrizi e guidato da Vincenzo De Bustis, ndr) ha adottato la sua metodologia di trading giornaliero implementando un'apposita linea dedicata ai clienti high-net-worth». Ovvero con un patrimonio netto elevato. La consulenza era però finita in mano agli avvocati: Occhionero avrebbe fatto causa a Mps perché per la sua collaborazione gli avevano offerto una cifra che riteneva troppo modesta (qualche centinaia di migliaia di euro), a fronte di guadagni straordinari che il Monte aveva - secondo lui - realizzato.

Nella città del Palio, fonti locali riferiscono al Giornale che in realtà quel software creato da Giulio era stato fornito alla banca dall'Università La Sapienza di Roma. In effetti, Occhionero nel 2000 ha fondato il Quantitative Finance Group, joint venture tra la sua società Westland Securities e l'ateneo capitolino dove lo stesso esperto informatico si era laureato. E dal marzo 2001 avrebbe fatto parte per due anni, come unico membro esterno alla banca, del comitato investimenti del Monte nel business del private banking come consulente nella selezione dei portafogli di investimenti. Non solo. Anche la sorella Francesca, prima di puntare al mondo dell'alta finanza, ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze chimiche proprio alla Sapienza, poi ha cambiato vita.

Ma c'è un altro fil rouge che lega i due fratelli Occhionero a Siena ed è la massoneria. Nell'ordinanza di custodia cautelare si legge anche che Giulio Occhionero è legato con gli ambienti della massoneria italiana, in quanto membro della loggia «Paolo Ungari Nicola Ricciotti Pensiero e Azione» di Roma, della quale in passato ha ricoperto il ruolo di maestro venerabile, parte delle logge de Grande Oriente d'Italia».

L'attuale Gran Maestro del Goi, Stefano Bisi, in un'intervista rilasciata nei giorni scorsi si è definito una «vittima, non conoscevo Giulio Occhionero, ma appena letta la notizia dell'inchiesta ho provveduto a sospenderlo dal Grande Oriente d'Italia». Il nome di Bisi compare tra quelli spiati dagli Occhionero, insieme ad altri 337 «fratelli».

Ma soprattutto è molto noto a Siena. È suo il copyright del «groviglio armonioso» fra finanza e politica che ha scandito la storia della città e della sua banca di riferimento. Bisi è stato caporedattore e poi vicedirettore del Corriere di Siena, amico dell'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari nonché il più importante massone della città toscana. E di recente è finito nel registro degli indagati della Procura di Siena nell'ambito dell'inchiesta «Time Out» sul fallimento per bancarotta fraudolenta della Mens Sana Basket.

Chi tocca MPS "muore"? Chi sa troppe cose o salta dalla finestra o marcisce in galera per un anno nemmeno avesse ucciso più persone?

Guai a chi è troppo intelligente e troppo audace ma non è stato assorbito dal Sistema.

Ho paura di questa Italia: cosa è diventata?
Ricordo a chi mi legge che essere iscritto ad una Loggia massonica non è reato, molte persone importanti sono massoni, iscritte a varie Logge. L'importante è non creare un potere a latere dello Stato, come fu il caso della Loggia P2.

Massimo Giletti: bravo, elegante, bello. Troppo persona seria per la RAI

Eh, sì! Non ha la falsa simpatia leccona di Fazio, né di Vespa, non si respira aria finta nella trasmissione da lui condotta su La 7, dunque non andava bene per la RAI.
Stasera per la prima volta, con l'aria un po' spaesata, invece dell'onnipresente Sindaco di Amatrice, c'era Stefano Petrucci: Sindaco di Accumoli.
Egli era quanto di più vero si potesse vedere. Ve lo assicuro perché lo conosco personalmente e lo conosco per la sua parte professionale di Geometra e Perito che si è occupato con rigorosa professionalità ed altrettanto rigorosa onestà di diverse pratiche che hanno riguardato alcune mie proprietà di quei luoghi, non facili anche quando la terra non trema. Raggiungendo a piedi i miei terreni, misurando, valutando e facendo le quote di alcune eredità pervenutemi da un mio zio materno. Occupandosi di tutti i rilievi catastali, con una precisione e correttezza adamantine. Infine ho dato lui l'incarico di vendere tutto quello che mi era ancora rimasto di quei luoghi. L'ultima volta che ci siamo visti è stato a Rieti presso lo studio di un notaio.
Vederlo lì, dopo averlo visto piangere per Accumoli distrutta, in mezzo a mille affanni, poi nel freddo di un container in mezzo a mille scartoffie, mentre altre erano irraggiungibili sotto cumuli di macerie, mi fece scrivere su questo blog che dovevano dargli del supporto umano per quell'immaginabile gigantesco lavoro amministrativo che gli si era scaraventato addosso e che doveva svolgere in mezzo a mille difficoltà pratiche. 
Sentire dunque le banalizzazioni della saccente Costamagna mi ha irritato profondamente e mi è venuto da dire più volte: "Vacce tu, stronza, a svolgere quel lavoro in quelle condizioni!"
Chi ha fatto lavoro amministrativo senza sbagliare maneggiando carte pubbliche sa che certe pratiche vanno fatte con grano salis e la prima cosa è avere ordine intorno e concentrazione. 
La Costamagna evidentemente non ha immaginazione, non sa minimamente che una pratica pubblica in cui c'è di mezzo denaro pubblico non è come "ti do una mela, ora ridammi la mela".. Evidentemente per lei è difficile capire che, se uno fa una richiesta scritta dichiarando il falso in autocertificazione, anche se io Sindaco so che tu non risiedi qui, debbo comunque dimostrarlo per denunciarti poi per certificazione falsa. E dato che non è difficile intuire, ma per la Costamagna lo è, che non c'è più alcun PC o carta del Comune in ordine  e consultabile perché tutto è finito sotto le macerie, questo riscontro non può essere immediato, anche perché ci sono infinite pratiche che riguardano innumerevoli aspetti del terremoto. Petrucci ha provato a fare alcuni esempi, debolmente, come quella persona grandemente educata che è: l'organizzazione della Scuola, i concittadini sistemati negli alberghi della costa... Ma la parolaia Costamagna continuava a buttare fiato dalla bocca, l'unica cosa che sa fare. 
Petrucci rispondeva pacatamente, non si giustificava né si sentiva colpito da quegli appunti, perché lui sta dentro la situazione in cui bisogna fare, fare e fare e l'ha detto a Giletti, che si preoccupava che lui si sentisse messo a fare il bersaglio, no, che non si preoccupasse, perché lui sa quanto ha fatto e sta facendo, con l'onestà che io conosco, dunque quelle persone credo che gli apparissero per quelle che sono: gente che non si rende conto, mentre lui deve lavorare e lavorare bene per non essere impalato e lo fa con coscienza come fa il suo lavoro di professionista.
Tranquillo, sa che, verificate le autocertificazioni false chiederà i soldi indietro, ma con le carte, perché la pubblica amministrazione non funziona come un mercato "ti do una mela, ora ridammi la mela"...
Bravo Giletti. Bravo e la tua trasmissione va benissimo. Mentre non vedo quasi più la RAI: eccezion fatta per "Chi l'ha visto". Sono finti, come marionette, non c'è alcuna verità in nessuna trasmissione salotto della RAI: recitano la loro piaggeria stucchevole che è stancante.
Infine, per la prima volta nella mia vita, ho dovuto dare ragione a quella volgarona della Mussolini, Alessandra.
Ma che ci è andato a fare quel tizio dell'ANPI dentro la cappella della Famiglia Mussolini? Chi ce l'ha chiamato? Mica l'ha costruita il Comune di Predappio a sue spese la Cappella. Non c'è solo il famoso nonno là dentro. C'è anche quel gran signore del padre dell'Alessandra, che a differenza di sua figlia era un signore e un ottimo musicista, di cui ho goduto un concerto gratis a Piazzetta S. Marco a Portorotondo a tre mesi dall'operazione che aveva subito al cuore. Dunque mi sembra che Alessandra abbia proprio ragione da vendere! Ma... poi.. questo tizio, che mi sembra anche più giovane di me, che ci fa nell'Associazione Nazionale Partigiani? Come ha fatto a fare il partigiano? E' un miracolo della natura o ha fatto il bagno nella fontana della giovinezza? Io, nata nel 1946, quando tutto era già finito, sono vecchia e lui... che ha fatto il partigiano è ancora così giovane? Oppure NON ha fatto il partigiano, dunque allora cosa è?