martedì 7 ottobre 2014

Politica patetica

Cara Rita


la Festa Nazionale di Italia dei Valori a Sansepolcro si è chiusa domenica con un bilancio superiore alle aspettative: è stato sancito che IDV deve concorrere alla costruzione di un’area democratica di governo, sono stati presenti sul palco autorevoli relatori e rappresentanti di Governo, abbiamo avuto un leale confronto sui temi in discussione, ci è stata riconosciuta la bontà di tante nostre proposte, siamo stati premiati da una grande partecipazione e dal giusto risalto mediatico.

Non vorrei apparire sadica, ma il reportage di questo incontro, di cui riporto solo l'incipit, mi ha fatto ridere.
Tentano in ogni modo di mantenere in vita un cadavere che ha perso il suo senso, se ne ha mai avuto: il senso di una speranza che l'immagine mediatica di Antonio Di Pietro aveva trasmesso alla gente come me, che non smette mai di sperare che arrivi la persona onesta che riscatterà l'Italia dal marciume in cui è ormai immersa da anni.
Chi, come me, veramente ci stava dentro con questa idea e addirittura rifiutava incarichi, bastandole la soddisfazione di lavorare per un progetto di vero cambiamento in meglio, ha dovuto a poco a poco arrendersi di fronte ad una realtà vista dal di dentro ben diversa.
Antonio Di Pietro stupiva noi illusi non intervenendo là dove erano palesi scorrettezze che, da quello che propugnava a parole, non avrebbero dovuto esserci. Inutile ricordare tutto: è acqua passata.
L'ha capito pure lui, nonostante a parole continui a far finta che la colpa della fine di un progetto politico non sia sua ma degli avversari politici!
E' inutile nascondersi dietro un dito quando tutto è ormai visibile a tutti.
Infatti nel resoconto, più avanti, si legge: "E Di Pietro, nella seconda giornata della Festa di Sansepolcro, passa l'intera mattinata in disparte, quasi 'archiviato' dal nuovo corso Idv. Prima di andar via, saltando anche il dibattito con il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Del resto, il nome dell'ex leader Idv, che a giugno ha lasciato anche la carica di Presidente onorario, non compare neanche nelle bandiere che sventolano a Sansepolcro".
Già! Pensare che io in cantina ho ancora una bandiera di quando andavo alle manifestazioni... Che fallimento!
Ma cosa propone Ignazio Messina per mantenere in piedi qualcosa che non ha più senso e che possono votare solo i parenti e gli amici degli "aspiranti - poltrona"? 
Si ritaglia la patetica etichetta di "Rompiscatole", per accattivarsi le simpatie di qualche anima spersa ed arruffianarsi qualche politico come la Bindi...
Vi rendete conto? La Bindi!!
Finisco qui!

Alberi e "teste avariate"

Sono iscritta  a Legambiente e per questo ricevo la rivista "La Nuova Ecologia", ricca di interessantissimi articoli ed informazioni. Per questo conservo anche dei vecchi numeri come quello di novembre 2013 dove, nella divertente rubrichetta "Gabbia di matti" l'autore, Lino Matti che giuocando sul suo cognome si è ritagliato questo gradevole spazio di commenti, parla di "un branco di teste avariate che hanno segato 60 alberi negli orti urbani della Garbatella".
Molto pertinente il termine teste avariate, valido per molti soggetti di tutte le età, a riprova che neppure il vissuto a certe persone insegna la saggezza e tantomeno l'equilibrio.
Più avanti nell'articolo l'autore ci informa che poi le teste avariate ne hanno tagliate altre 10 che, essendo di tronchi più vecchi, stremati dalla fatica hanno lasciato a metà... Ma il danno è stato comunque fatto.
L'ironia, raccontando le cose assurde e gaglioffe che accadono, è l'unica salvezza per chi pensa ed ha una coscienza civile ed è quello che tento di fare con la mia rubrichetta dal titolo molto simile: "Cronache di pazzie quotidiane". Di materiale ce ne è tanto in giro!

Un tenero albero di arancio