venerdì 29 gennaio 2021

Della PRESCRIZIONE

Mercoledì 27 gennaio 2021 il Ministro Alfonso Bonafede doveva leggere la sua Relazione sull'Anno Giudiziario a compendio del completamento della sua Riforma del Sistema Giudiziario iniziata un anno fa, gennaio 2020, con l'abolizione della Prescrizione.

LEGGE 9 gennaio 2019, n. 3 (GU Serie Generale n.13 del 16-01-2019)

d) all'articolo 158 C.P., il primo comma e' sostituito dal seguente: 
  «Il termine della prescrizione decorre, per il reato consumato, dal
giorno della consumazione; per il reato tentato, dal giorno in cui e'
cessata  l'attivita'  del  colpevole;  per  il  reato  permanente   o
continuato,  dal  giorno  in  cui  e'  cessata  la  permanenza  o  la
continuazione»; 
    e) all'articolo 159 C.P.: 
      1) il secondo comma e' sostituito dal seguente: 
  «Il  corso  della  prescrizione  rimane  altresi'   sospeso   dalla
pronunzia della sentenza di primo grado o  del  decreto  di  condanna
fino alla data  di  esecutivita'  della  sentenza  che  definisce  il
giudizio o dell'irrevocabilita' del decreto di condanna»; 
      2) il terzo e il quarto comma sono abrogati;

La Prescrizione è un Istituto del nostro Ordinamento Giudiziario che estingue il reato se il giudizio finale (Cassazione) non viene emesso entro un tempo stabilito dalla gravità del reato commesso.
Ci sono reati gravissimi che hanno tempi di prescrizione più lunghi di altri ritenuti meno gravi.
Questa prima parte della Riforma Bonafede, approvata, elimina tale Istituto rendendo ogni reato commesso dall'entrata in vigore di queste modifiche, 1° gennaio 2020, imprescrittibile.  
Ma questa Legge, che somiglia in questo aspetto alla "common law" inglese in cui la prescrizione NON ESISTE e i termini dei gradi di giudizio dei processi previsti dal loro ordinamento DEBBONO essere rigorosamente rispettati, non piace a nessuno dei partiti politici italiani, tranne il M5S che l'ha voluta.
Per trovare un accordo fra il M5S e il PD, in modo da correggere in parte il blocco della prescrizione, è stato fatto un cambiamento all'impianto iniziale dato dal Ministro Bonafede chiamato "lodo Conte bis", dal nome del parlamentare di Leu Conte che l'ha curato,  Leu terzo partito di governo, che prevede lo stop della prescrizione dopo la sentenza di primo grado di condanna, con la 
possibilità di ottenere un ricalcolo retroattivo dei termini se in secondo grado la sentenza 
viene ribaltata in un’assoluzione. 
Questo lodo Conte bis è stato approvato in un Consiglio dei Ministri a febbraio 2020 e doveva essere incardinato
all'intera Riforma che prevede dei meccanismi per accorciare i tempi dei processi con termini
precisi come in Gran Bretagna, che qualora non rispettati dai magistrati prevedono sanzioni a 
loro carico.
Ma Mercoledì 27 gennaio 2021 il Ministro Alfonso Bonafede NON ha letto la sua Relazione, anche 
se a mio avviso avrebbe potuto farlo (c'è un precedente) senza addivenire alla votazione essendo 
il governo dimissionario.