lunedì 4 febbraio 2013

Commento pubblicato

Con grande e strano ritardo constato che il mio commento è stato pubblicato su "Il Giornale.it" sotto l'articolo che ho riportato, in parte, di Nicola Porro.

Nessuno ricorda al PdL che l'IMU messa da Monti l'hanno votata ANCHE loro, che nelle due Camere avevano una bella maggioranza!

Ma di questi soldi aveva bisogno l'Italia a rischio di "finire come la Grecia" oppure no?!
Come è possibile che eravamo sull'orlo del baratro, con lo spread alto, e che sia bastato farci tirare fuori tanti soldi imponendo una tassa sulle nostre case, fare delle pseudo liberalizzazioni (tassisti, farmacie...) e "voila" Monti ha salvato l'Italia! ....Per ora... però! Non rilassatevi!
Serve di nuovo Monti... sentite? Sta risalendo lo spread!

Ragazzi, io sento puzza di presa per i fondelli. Intanto, prima di lasciare la Presidenza del Consiglio, si è sbrigato a firmare il "regalo-tampone-alle speculazioni-ruberie" del Monte dei Paschi di Siena, mentre un manipolo di Dirigenti è sotto inchiesta giudiziaria per reati finanziari gravissimi!

Pure una che ha studiato poca Economia come me, bastando il semplice buonsenso, capisce che è quantomeno inopportuno che un Governo, il quale ha raschiato il fondo del barile degli italiani per tappare buchi creati dal governo Berlusconi, elargisca più o meno la stessa cifra "dragata" ai poveracci ad una Banca che si è comportata con tanta disinvoltura!

Ma Monti ci rassicura! "E' solo un prestito ad alto rendimento!"
Io mi sento presa per il sedere da questo compito professore così perbenino, che va a Messa... Mi viene in mente che pure Andreotti è sempre andato a Messa... alle sei del mattino..dicono le cronache. 


Commento mitico!!


Da: Il Giornale.it

Una Risposta a “L’Imu del Cav e le promesse degli altri”


  1. mimmo il
    Scrissi tempo fa e ribadisco ora. Entrare nel merito delle proposte di Berlusconi è come fare contestazioni tecniche a un corso di navigazione tenuto da Schettino. Il problema non è quello che dice, ma cosa ha fatto finora. E se restiamo ai fatti, ha affondato un intero Paese di fronte all’Isola del Giglio.

    Pubblico questo commento che, non so come, è sfuggito al filtro di "Il Giornale.it"

Nicola Porro a corto di idee

Da: Il Giornale.it

Macché populismo, la vera demagogia è lo spreco di Stato

La ricetta dell'Imu di Berlusconi è stata sommersa dalle critiche. Ma in un Paese supertassato il gettito fiscale in eccesso devo tornare nelle tasche dei contribuenti

L'unico modo per affamare la bestia statale è toglierle il nutrimento. Tutti chiedono la riduzione delle imposte, ma chi fa una proposta concreta è un demagogo. È più falso promettere genericamente il calo della pressione fiscale o indicare un obiettivo e concentrarsi su di esso? La realtà è che chi si candida ad amministrare la Bestia, ha piacere che sia ben nutrita. 
!!!!!!!!!!!!!
Pur di leccare il suo datore di lavoro, (Berlusconi Paolo o Silvio non fa differenza), Nicola Porro si spreme per elucubrare ragionamenti difficilmente, per me, condivisibili, ma che lo faccia prendendo a prestito espressioni prese dalla rete lo trovo penoso.
Se l'espressione fosse frutto di casualità, non si capisce perché abbia censurato il mio civilissimo commento a tal proposito da me fatto sotto il suo articolo. In cui, tra l'altro, sottolineavo che la Bestia statale non regge granché come espressione, perché lo Stato deve vivere, senza ruberie possibilmente, ma i soldi dei contribuenti a questo servono: a far camminare lo Stato. Diverso è l'uso che io ho fatto di quell'espressione a settembre 2012: la Bestia da affamare sono i Partiti che, calpestando la volontà espressa in un Referendum popolare, si sono votati una legge truffa per foraggiarsi con milioni di euro sottratti alla Spesa Pubblica per mantenere loro: i partiti, i quali, sollecitati da tanta cuccagna, non si sono tenuti più, e giù a rubare voracemente da destra a sinistra.



Da: Questo Blog

mercoledì 19 settembre 2012


Affamare la Bestia!

Ascoltavo Ballarò alla radio sulla rete di GR Parlamento, dunque non so di chi fosse la voce che ad un certo punto ha detto: "Bisogna affamare la Bestia!" Intendendo per Bestia i Partiti e per affamare togliergli i soldi, tanti, troppi e, aggiungo io, antireferendum in cui gli Italiani si sono espressi plebiscitariamente per il NO al finanziamento pubblico.

Ustica: Guerra e Tradimento


Da: La Stampa.it 03/02/2013 - giuseppe salvaggiulo - torino

“Ustica, fu un missile come disse nostro padre. Ora lo Stato paghi”


Nella foto il Giudice Priore

Le figlie del patron dell’Itavia:
“La compagnia fu distrutta”
Chiesti 500 milioni di danni allo Stato, deciderà la Cassazione

Presi io il telefono. Era mio padre, disse solo: è caduto un aereo. Cominciò così il nostro incubo. Non vediamo l’ora che finisca». Sono passati quasi 33 anni da quella telefonata ma Tiziana, figlia di Aldo Davanzali, proprietario della compagnia aerea Itavia cui apparteneva il DC9 precipitato il 27 giugno 1980 nel mare di Ustica, non la dimenticherà mai. Nei prossimi mesi la Cassazione dovrà pronunciarsi sulla causa civile che Davanzali, morto nel 2005 dopo aver perso azienda e patrimonio personale, presentò dopo il disastro i ministeri della Difesa e dei Trasporti. «Disse subito che era stato un missile - ricorda la figlia -. Non solo non fu creduto, ma incriminato per questo». La recente sentenza che ha condannato lo Stato a risarcire i parenti di alcuni passeggeri per non aver garantito la sicurezza dei voli consentendo l’abbattimento dell’aereo con un missile, ha restituito a Tiziana e a sua sorella Luisa una speranza che l’incubo possa finire «ristabilendo la verità». 

Sono vicende che gridano vendetta di fronte agli occhi di Dio, qualora esistesse!
Quest'uomo, Aldo Davanzali, non aveva fatto nulla, era una vittima, dopo i morti senz'altro la VITTIMA!
E' incredibile che in uno Stato che è uscito da una guerra rovinosa e vergognosa, che ha faticosamente riconquistato un'economia e una dignità, grazie al lavoro di tutti gli italiani, ci siano persone che, grazie al Potere di cui possono disporre, impongono la CANCELLAZIONE DELLA VERITA' PEGGIO CHE SE CI FOSSE UNA DITTATURA COME QUELLA CHE PORTO' L'ITALIA ALLA ROVINA!
E che non si fermino davanti a nulla pur di nascondere tale verità che TUTTI comunque hanno capito!
Non c'è giustificazione logica per una simile scellerata scelta! A parte la coscienza sporca di chi avvertì Gheddafi e la rabbia di chi, per questo, non riuscì ad abbattere il suo aereo.
Probabilmente chi aveva preparato quell'attentato aveva avvertito colui o coloro che fecero la soffiata a Gheddafi e fu per questo, per il suo o loro tradimento, che si è cercato di insabbiare tutto.
Perché, se una potenza straniera avesse deciso autonomamente di compiere tale agguato sui cieli italiani e se ne fossimo venuti a conoscenza solo tramite i nostri Servizi, facendo la scelta di avvertire il libico per gli interessi economici che legavano la Libia all'Italia, soprattutto per l'approvvigionamento energetico, non avremmo avuto ragione di nascondere il nostro gesto, anzi, avremmo potuto rivendicare danni e diritti a quel Paese che si era permesso di fare un'azione di guerra sul nostro spazio aereo!
Diversamente, qualora ci fosse stato un accordo con tale Paese, poi tradito, non avremmo avuto nulla da rivendicare e da riportare alla luce del sole, giacché quel Paese avrebbe potuto sputarci in faccia ed accusarci di tutti i guasti conseguenti quel tradimento: morti e rovina di una Compagnia aerea italiana!
Non ci meritiamo questi Uomini di Potere che decidono sopra le nostre teste.
Davanzali è morto dopo aver perso il suo lavoro, le sue fortune personali ed essere finito sotto accusa per aver detto quello che hanno a poco a poco capito tutti!
In questo Paese vengono distrutte le vittime e nascosti i carnefici i quali dovrebbero non solo finire sotto inchiesta, lo chiede la Storia, ma dovrebbero pagare con i loro ricchi patrimoni personali fino all'ultimo centesimo, patrimoni costruiti proprio con l'esercizio del Potere.