giovedì 26 maggio 2016

Il seme di un'idea

Telescopio E-ELT: il più grande occhio sul cielo sarà prodotto dall'Italia

Ieri è stato firmato il contratto milionario con un consorzio di aziende italiane formato da AstaldiCimolai ed EIE. Con uno specchio primario di 39 metri di diametro, l'E-ELT è considerato una macchina delle meraviglie e verrà costruito in Cile, in un sito già attrezzato allo scopo.
A siglare il contratto da 400 milioni di euro per la costruzione della cupola e della struttura del telescopio sono stati il Direttore Generale dell'ESO, Tim de Zeeuw, il presidente della Astaldi, Paolo Astaldi, e il presidente della Cimolai, Luigi Cimolai.
Con un peso totale di circa 5000 tonnellate, un diamento di 85 metri e un'altezza di 80, la cupola rotante sorgerà nel 2017 sul Cerro Armazones, un picco di 3000 metri a 20 chilometri dall'Osservatorio dell'ESO di Paranal. La strada di accesso e il livellamento della cima della montagna sono già stati completati e l'inizio dei lavori in loco per la cupola è previsto per il prossimo anno.
L'Italia si occuperà anche della montatura e del tubo del telescopio, con una massa totale di più di 3000 tonnellate. Si tratta delle strutture più grandi mai costruite per un telescopio ottico/infrarosso.
“L'E-ELT produrrà scoperte che nemmeno possiamo immaginare oggi e ispirerà persone di tutto il mondo a pensare alla scienza, alla tecnologia e al nostro posto nell'Universo. La firma di oggi è un passo avanti fondamentale verso il completamento dell'E-ELT nel 2024” è stata la promessa di Tim de Zeeuw, Direttore Generale dell'ESO.
L'area di raccolta della luce dell'E-ELT sarà più grande di quella di tutti i telescopi ottici esistenti messi insieme e fornirà immagini circa 15 volte più nitide rispetto a quelle del telescopio spaziale Hubble.
“E-ELT permetterà di indagare, da Terra e con un grande campo di vista, sia i corpi celesti della nostra galassia che le zone più lontane dell'universo. E non mancherà di dare un contributo fondamentale alla ricerca degli esopianeti, in particolare nello studio della loro struttura e atmosfera. L'Italia con ASI e INAF, sarà tra i paesi protagonisti di questo campo della ricerca astrofisica grazie anche al ruolo che svolgerà nelle prossime missioni dell'ESA, Cheops e Plato. Una sinergia Terra/Spazio che siamo sicuri ci regalerà molte soddisfazioni” ha detto il Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston.
Redazione NextMe.it


E' una favola quella che racconto sotto questa bella notizia di progetti grandiosi che, per essere realizzati, hanno bisogno di grandi finanziamenti. Nelle favole chi ha un'idea (sempre scarse) la esprime, la comunica a chi comanda e gestisce i soldi di tutti, il quale fa un salto sulla sedia e procede alla sua realizzazione, riconoscendo a chi ha avuto l'idea il suo merito. Nella favola un anziano professore, che ha molto sofferto per aver visto, inascoltato, sperperare il denaro pubblico su progetti fallimentari vedendosi, per contro, negati finanziamenti minimi e avendo solo con la sua passione per la Scienza ottenuto qualche risultato, parla con un suo discente e gli comunica una sua idea: uno specchio per un telescopio da cento metri! E' una favola.. l'ho detto..
Il suo antico studente che gli vuole bene riflette e gli sembra un'idea irrealizzabile. Il vecchio professore gli dice che naturalmente l'idea va studiata, per la sua realizzazione servirà un'équipe, il progetto che discenderà dall'idea sarà laborioso, ma non irrealizzabile e l'entusiasmo per portarlo avanti sarà bellissimo... Lo scopo è naturalmente e sempre l'esplorazione dell'Universo, per saperne sempre di più. Tutta la vita il vecchio professore ha bramato la conoscenza... Ma anche fra chi si occupa di Scienza c'è chi pensa essenzialmente ai soldi, al potere.. Il vecchio professore, sconfitto, è cosciente che a lui questa brama di potere, soldi e gloria è sempre mancata e si rivolge al suo brillante discepolo dicendogli: "Tu sei in un posto importante, puoi realizzarlo."
Nel posto importante il giovane è arrivato per la sua bravura, ma anche per un poco di aiuto di suo padre, legato al mondo politico del suo Paese.
Egli, tornato al lavoro, comincia a studiare l'idea. Scrive formule e disegni abbozzando un progetto. Il suo capo scopre quello che sta facendo e con durezza gliene chiede conto. Il giovane uomo spiega ma incontra solo l'ostilità di chi comanda, come accadeva al suo vecchio docente, il quale gli intima di lasciare quel progetto, egli è pagato per seguire i progetti che la struttura per la quale lavora sta portando avanti, non per seguirne di suoi!!!
Praticamente il contrario di quello che la Scienza Pura richiederebbe.
Suo malgrado il brillante scienziato deve soggiacere al diktat del suo capo.
Ma, il tempo passa, ed egli tornerà a quel progetto e, in un momento diverso, gli sarà lasciata la libertà di lavorarci.
E' sempre in contatto con il suo antico docente e gli comunica che sta lavorando ad uno specchio da cento metri! Il vecchio professore è felice e commenta ricordando la loro conversazione di qualche anno prima. Ma il brillante ex-studente dice di non ricordarsi di quel colloquio e che l'idea è sua solo sua... Il vecchio professore non insiste, conosce la natura umana e lui non ha i mezzi per realizzare le sue idee... che rimangono idee... come scintille sparse che poi senza legna non fanno un incendio. Malinconicamente è però felice che il suo brillante ex-studente riesca a realizzare il suo sogno.
Ma tanti metteranno il cappello su quell'idea e anche il nome del giovane brillante, che ha iniziato il progetto, sparirà fra i molti che hanno il potere di stanziare i soldi pubblici.
Costruzione di una piccola stazione osservativa