martedì 26 marzo 2013

La vittima è uccisa... finita.. gli assassini sono sulla scena della vita che per loro continua


Da: exite

Delitto Meredith: Cassazione annulla le assoluzioni di Amanda Knox e Raffaele Sollecito


  • Getty Images
La Cassazione si è pronunciata sul delitto di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia il 1° novembre del 2007. L'atto finale di un procendimento giudiziario che in realtà riapre il processo, diventato anche un caso mediatico ricco di ribaltamenti e colpi di scena: la Suprema Corte ha annullato le assoluzioni in secondo grado per i due imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito, che dovranno tornare nuovamente davanti al giudice per rispondere dell'accusa di omicidio volontario.
La Cassazione ha accolto il ricorso del procuratore generale con la richiesta di annullamento della sentenza di secondo grado, che assolveva Sollecito e Knox "perché il fatto non sussiste". Allo stesso tempo ha respinto il ricorso di Amanda Knox contro la condanna a tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, che la ragazza aveva accusato dell'omicidio di Meredith. Pena che peraltro la Knox ha già interamente scontato.
Entrambi assenti, gli imputati, alla lettura del dispositivo della sentenza di Cassazione: Amanda Knox è rimasta a Seattle, dove sta provando a ricostruirsi una vita, Raffaele Sollecito a Verona, dove sta proseguendo i suoi studi universitari in informatica. L'unico in prigione, a Viterbo, l'ivoriano Rudy Guedè, condannato con sentenza definitiva a 16 anni di carcere per concorso in omicidio: per la giustizia, almeno finora, è il solo colpevole accertato del delitto di Meredith. Lontani dall'aula di Tribunale anche i familiari della vittima, che sono rimasti a Londra in attesa della sentenza.
La Cassazione si è espressa sul verdetto di secondo grado che aveva assolto i due ex fidanzati Amanda e Raffaele per insussistenza di prove, impugnato dalla Procura generale che ha chiesto un nuovo processo d'appello. I giudici della Suprema Corte sono stati chiamati a giudicare non il merito della sentenza, ma la regolarità del dibattimento, un processo indiziario a colpi di perizie che ha portato al capovolgimento della prima sentenza di condanna.
Amanda e Raffaele, in primo grado, erano stati giudicati colpevoli di omicidio e violenza sessuale, condannati rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere. Ad inchiodare Sollecito alla scena del delitto erano state le tracce di Dna sull'arma del delitto e le tracce genetiche sul reggiseno della vittima. Per l'accusa si era trattato di un processo d'impeto, cui avrebbero concorso sia la Knox, coinquilina della vittima, sia il fidanzato Sollecito, insieme a Rudy Guedè. Poi era arrivata l'assoluzione in secondo grado nell'ottobre 2011: la sentenza era stata capovolta sulla base di un'indagine forense indipendente ordinata dalla corte d'appello, le cui risultanze giudicavano inaffidabili molte delle prove del dna che inchiodavano Amanda e Raffaele.
L'assoluzione dei due imputati era stata impugnata dalla Procura di Perugia. Nella sua requisitoria, il procuratore generale della Cassazione, Luigi Riello, aveva espresso critiche durissime ai giudici d'appello, contestandone gli errori e l'illogicità dell'operato e chiedendo che il caso fosse riaperto: "In questo processo il giudice di merito ha smarrito la bussola (...) Ci sono tutti i presupposti perché non cali il sipario su un delitto sconvolgente di cui per ora resta come unico condannato Rudy Guedè". Attesa per lunedì sera, la sentenza della Cassazione è arrivata martedì mattina. Il nuovo processo d'appello per Raffaele Sollecito e Amanda Knox si terrà a Firenze

Da: ANSA.it

Meredith: Amanda, addolorata e delusa

Knox,accuse infondate. Continueremo battaglia per la verita'

26 marzo, 11:59



Meredith: Amanda, addolorata e delusa (ANSA) - NEW YORK, 26 MAR - "Sono addolorata": sono le prime dichiarazioni di Amanda Knox, dopo la decisione della Cassazione per un nuovo processo, riportate dal Seattle Times. La ragazza definisce "completamente infondata e ingiusta" la teoria dell'accusa. "Non importa ciò che accadrà: io e la mia famiglia continueremo la nostra battaglia legale, fiduciosi nella verità contro accuse errate"."Sono delusa",ha detto al suo legale la ragazza che ha passato una notte insonne in attesa del verdetto della Cassazione.

Povera cocca! Lei è delusa! Hanno respinto perfino il ricorso contro la condanna (scontata pare..) per calunnia contro il suo ex-datore di lavoro, tirato in ballo in una storiaccia di cui lei è stata maligna protagonista e regista. E' stato in carcere innocente il povero padre di famiglia dalla pelle scura per le calunnie di questa anima nera dalla faccia di angelo... Come il suo ex-innamorato falso e perfido come lei... Il viso bello aiuta..
Purtroppo Lombroso aveva torto.
Visto che le hanno concesso, molto grazie alla Fondazione Italia-USA (quella che dà premi a persone come Lapo Elkann - vedi mio post del 4 ottobre 2011 "Spigolando qua e là"), di tornarsene nel suo Paese senza aspettare il terzo grado di giudizio, ora vediamo come si mette la faccenda: cosa farà l'Italietta che le ha concesso di riavere il suo passaporto e di filarsela? Chiederà l'estradizione?
Ho dedicato molti post a questa faccenda alle seguenti date:
28 settembre 2011
4 ottobre 2011 (stessa data di "Spigolando qua e là" di cui sotto riporto un pezzo)
6 ottobre 2011

Da: Giornalettismo.com

  4 ottobre 2011 
Amanda Knox 
Prima di partire per gli States la ragazza scrive alla Fondazione Italia Usa, che l’ha aiutata.

All’indomani della sentenza di assoluzione per l’omicidio di Meredith Kercher e a poche ore dalla sua partenza per gli Usa, Amanda Knox ha fatto avere una sua lettera allaFondazione Italia Usa, i cui dirigenti sono stati costantemente al suo fianco durante i quasi quattro anni di detenzione.

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DI QUALI "NOBILI" CAUSE si occupa la  Fondazione Italia Usa ................
Meditate, gente, meditate ..................

La cultura in genere vince e unisce, l'ignoranza è chiusura e divide


Da: La Stampa.it

La voce di Lina Makhoul incanta Israele
La 19enne araba vince “The Voice”

Lina Makhoul, 19 anni, è nata nel Sud del Libano, dove la maggioranza della popolazione è di fede cristiana

La musica oltre le barriere culturali. Così l’esordiente libanese è arrivata prima al talent show per cantanti.
di: elisa barberis

Non c’è barriera culturale che la musica non possa superare. E non è un caso che per la sua ultima performance Lina Makhoul abbia scelto proprio di cantare quell’“Hallelujah” di Leonard Cohen che è un’ode alla vita e all’amore. La sua interpretazione morbida, a tratti sofferta e intimamente toccante la scorsa notte è valsa alla diciannovenne arabo-cristiana, alla sua prima esperienza televisiva, la vittoria della versione israeliana reality “The Voice”. Dopo tre mesi di battaglia in diretta sul piccolo schermo, ora la giovane, nata nel sud del Libano, potrà coronare il sogno di un contratto discografico e una borsa di studio per una prestigiosa scuola di musica.  

Oltre il 40 per cento dei telespettatori israeliani ha seguito la finalissima che ha “incoronato” Lina come voce più bella che ha incanto i giudici con una serie di noti brani musicali che spaziavano dal repertorio della celebre cantante araba Fayrouz a quello della star statunitense Whitney Huston. 

Ma il pubblico ha amato anche per la sua fortissima personalità la Makhoul, che – ha raccontato in diretta – è stata anche vittima di episodi di razzismo durante le riprese del popolare show televisivo. Con la proclamazione della sua vittoria, Lina è stata portata in trionfo dagli organizzatori, assieme con i familiari giunti dalla località di Akko, S. Giovanni d’Acri. E così ha salutato i suoi fan: «Grazie per avermi ascoltato, aver creduto in me e messo la musica al primo posto».