mercoledì 7 agosto 2019

Dentro e fuori le discoteche: violenza e morte

Rita Coltellese *** Scrivere: Discoteche come i Saloon del Selvaggio West

Rita Coltellese *** Scrivere: Discoteche: luoghi di morte

Rita Coltellese *** Scrivere: Morire di discoteca

Bergeggi, bambino ferito da cassonetto: ha confessato il responsabile, è un 17enne


Resta in prognosi riservata il bambino francese colpito mentre dormiva in tenda. L'autore del gesto si è detto molto dispiaciuto, sostenendo di non essersi accorto che ci fossero persone in spiaggia. Una quarantina i testimoni ascoltati per ricostruire la dinamica.


Ha confessato ai carabinieri di Savona il ragazzo di 17 anni che ha tirato un bidone della spazzatura dalla strada sulla spiaggia di Bergeggi ferendo un ragazzino francese di 12 anni la notte tra il 2 e il 3 agosto. Ai carabinieri ha spiegato di "non sapere che sotto c'erano delle persone" e di essere stato convinto di "lanciarlo direttamente in mare". I carabinieri avevano interrogato tutti i giovani presenti quella notte nella vicina discoteca La Kava, e avevano identificato l'autore del gesto a causa di alcune contraddizioni in cui era caduto durante l'interrogatorio.

"Sorella salva perché si era spostata"

Fino a un'ora prima che il diciassettenne lanciasse il cassonetto, "nel punto dell'impatto dormiva la sorella della vittima che fortunatamente si era da poco spostata per ragioni di comodità. Una coincidenza fondamentale dato che altrimenti l'impatto l'avrebbe uccisa", hanno detto i carabinieri durante la conferenza stampa nella quale hanno annunciato l'avvenuta confessione. "Il ragazzino di 12 anni invece è stato colpito 'di rimbalzo' dal cassonetto che pesava circa 10 kg", hanno precisato.

12enne ancora in gravi condizioni

Il 12enne francese è ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Era in vacanza con la famiglia ed è stato centrato mentre dormiva in un sacco a pelo in tenda, riportando un grave trauma cranico facciale. Il padre del ragazzino, uno psicologo che vive con la moglie e altri due figli adolescenti in Alta Savoia, aveva lanciato un appello per individuare i responsabili del gesto, per colpa del quale "la vita di nostro figlio non sarà mai più la stessa", aveva detto.

Circa 40 persone ascoltate per ricostruire la dinamica

Una quarantina le testimonianze raccolte per ricostruire, in totale assenza d'impianti di videosorveglianza, la dinamica del lancio del cassonetto. I colloqui hanno coinvolto principalmente ragazzi, turisti e non della zona, che avevano transitato nell'area dove si trova una nota discoteca e un chiosco di panini. Al termine di una certosina indagine, i carabinieri del reparto investigativo di Savona, guidati dal comandante Dario Ragusa, sono arrivati ad individuare il responsabile. I militari hanno contattato il ragazzino che, inizialmente, ha provato a negare il fatto, salvo poi confessare. I genitori del giovane sono sembrati sorpresi di fronte all'acclarata responsabilità del figlio.
Sono idioti irresponsabili coloro che scelgono di andare nelle discoteche o ci diventano dopo, quando si sono immersi nel buio, nelle luci lampeggianti, nel rumore ossessivo e ritmico di qualcosa che chiamano musica, nei movimenti ondeggianti di corpi affollati, e magari in aggiunta hanno pure bevuto alcool con pasticche obnubilanti quel poco di coscienza di sé che hanno in dotazione?
Non lo so, ma come può una persona sana di mente a 17 anni, che sono più che sufficienti per capire la realtà che ci circonda, prendere un oggetto di proprietà pubblica pesantissimo e gettarlo 20 metri più sotto dicendo poi "Non sapevo che c'era gente sulla spiaggia, mi dispiace."
Allora sei un povero demente pericoloso per sé e per gli altri, che non si rende conto della gravità dei propri gesti, che non è responsabile delle proprie azioni e va segnalato come tale per la sua pericolosità. Non si rendeva conto il demente che i cassonetti costano molto ai contribuenti, che sono un bene pubblico e solo un pazzo può distruggerli insensatamente senza doverne rispondere penalmente e in via pecuniaria? Vuole costui dichiararsi malato mentale così da chiedere una parziale pena per i danni provocati alla comunità? Se non possiede nulla dato che è un minore (di età oltre che minorato) dovranno pagare i suoi tutori (genitori?).
Oltre questo "lui non sapeva che di notte poteva esserci gente sulla spiaggia" e "pensava che il lancio (come se fosse un sassolino) sarebbe finito in mare"! E l'ambiente? Non basta il richiamo continuo all'inquinamento del mare? Lui chiuso nella sua realtà discotecara non sa niente del mare? Forse il suo cervello fuso, al chiarore dell'alba, avrebbe apprezzato vedere la schiuma bianca lambire i cassonetti della mondezza? Sicuramente il suo senso della bellezza ne sarebbe stato appagato e un sorriso da ebete sarebbe apparso sulle sue labbra.
Invece l'ebete scopre che ha quasi ammazzato un innocente ragazzino che dormiva e forse sognava; se non morirà resterà comunque sfregiato, segnato nella testa e nel volto dal suo gesto idiota, segnale di un vuoto siderale. E se non è morto è solo perché la terribile arma lanciata da quella altezza l'ha preso di rimbalzo, solo di rimbalzo, giacché nel punto in cui è caduto l'oggetto da lui lanciato, come un proiettile di mortaio, poco prima dormiva la sorella del piccolo, una fanciulla poco più grande che aveva cambiato di posto, altrimenti sarebbe morta sul colpo.
Ma lui non sapeva... Scusate...  Questa superficialità, questa incredibile minimizzazione, sono delle aggravanti e spero lo siano per i giudici.
Un altro, uscito dalla solita discoteca, litiga con due ragazzi e poco dopo li sperona e li ammazza. Omicidio stradale dicono i TG e i giornali.. Sono impazziti pure coloro che fanno informazione? Io ho firmato più di una petizione per ottenere l'istituzione di questo reato... Ma cosa c'entra un incidente stradale, sia pure provocato sotto l'effetto di alcool o sostanze, o per non rispetto delle regole del Codice della Strada, con l'usare l'auto intenzionalmente per ammazzare qualcuno con l'aggravante dei futili motivi?