sabato 25 aprile 2015

Sciopero dei Medici di base

Da: Stipendi.blogspot.it

VENERDÌ 27 GIUGNO 2014

Stipendio medico di base 5453 euro netti al mese - guarda il cedolino

 Fonte:
http://www.doctor33.it/forum/default.aspx?g=posts&t=2476
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Ecco il cedolino di un mio stipendio tipo con 1651 pazienti: Dai 5.453 euro "netti" vanno detratti: affitto ambulatorio + spese condominiali 950 euro Donna delle pulizie + tassa smaltimento rifiuti: 250 euro Spese varie : benzina, commercialista, assicurazione... 350 euro Irpef residuo + tasse varie 900 euro ... e si arriva tranquillamente ai circa 3000 euro di reddito vero, spendibile, che avevo dichiarato...
http://www.scianca.net/cedolino.jpg

1 Commento
Anonimo ha detto...
Intanto da quel cedolino mancano i premi, incentivi e libera professione (tra cui certificati vari) senza contare le mance.
Dal reddito percepito e' vero che devono essere detratte le spese (fitti, spazzatura, telefono, ecc.) ma occorre non dimenticare che tali spese, contrariamente ad un dipendente, producono un rimborso IRPEF (al rimborso partecipano anche la macchina, cellulare, ristorante, assicurazione, benzina, ecc.). Il tutto praticamente, con un buon commercialista (il cui costo e'interamente detraibile) fara' avere un netto di circa 5000 euro mese. Una cosa e' vera: come mai di tutti i medici conosciamo lo stipendio lordo perche' si trova sui vari siti o viene pubblicato da USL, mentre per medico di famiglia non si Sto arrivando! Con certezza e non si fa l'operazione trasparenza? E per ultimo: ma quante ore al di lavora un medico di famiglia? Forse anche questo sarebbe da considerare no? Saluti. Cesare
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Da:ANSA.it

Sanita': sciopero medici famiglia, 19 maggio studi chiusi

Trattative bloccate da 6 mesi per rinnovo convenzione


Dopo mesi di minacce i medici di famiglia della Fimmg hanno proclamato lo sciopero per lo stallo del rinnovo della convenzione con il servizio sanitario nazionale, con le trattative bloccate da 6 mesi. Il 19 maggio gli studi di base resteranno chiusi, saranno garantite solo le visite urgenti in assistenza programmata a pazienti terminali, le prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI), altre prestazioni definite nell'ambito degli Accordi regionali.
Quattro ore di sciopero anche per i medici di continuità assistenziale, emergenza sanitaria, servizi territoriali e medicina penitenziaria. Saranno garantite le prestazioni indispensabili.
La protesta è rivolta alla Conferenza delle Regioni per la mancata attuazione della legge che obbliga Regioni alla stipula degli Accordi Collettivi Nazionali per la medicina generale entro 6 mesi.
Attualmente le trattative, ha spiegato il segretario nazionale Giacomo Milillo, risultano sospese da circa 6 mesi, ''nonostante in data 4 marzo sia stato condiviso tra le organizzazioni sindacali rappresentative della medicina convenzionata e il Presidente del Comitato di settore regioni-sanità un documento politico con l'obiettivo esplicito di far ripartire rapidamente le trattative per il rinnovo convenzionale''.
Il sindacato si dice pronto a proclamare altre giornate di sciopero fino ad ottenimento di adeguata risposta da parte della Conferenza delle Regioni.

I cosiddetti medici di famiglia sono dei privilegiati: seduti nei loro studi fanno la visitina, spesso non la fanno affatto ma è la loro segretaria che stampa le ricette poi le fa loro firmare, nessun affanno, nessun rischio... 
Il guadagno è, con le dovute piccole varianti, quello sopra pubblicato come esempio.
L'anonimo commentatore ha detto il giusto: possono detrarre un bel po' di cose...
Ben diversa è la vita per i Medici Ospedalieri del SSN addetti alle emergenze chirurgiche e non, ben altra vita, ben altro rischio e stress...
Ma guadagnano meno dei comodi medici di base che dei vecchi medici di famiglia non hanno più niente.
Ho più di 68 anni e nella mia lunga navigazione nella vita ho visto mutare la condizione del medico di famiglia negli anni.
Quando avevo i miei figli piccoli, ma anche dopo, era impensabile che un medico rifiutasse la visita domiciliare. Quando sono nati i miei nipoti (il primo compirà 20 anni quest'anno) ho scoperto che le cose erano cambiate e che un medico di base, scelto dai genitori fra i convenzionati in Pediatria, poteva rifiutarsi di visitare a domicilio un bambino con la febbre. La risposta, quando la visita non si svolgeva solo per via telefonica, era: "Me lo porti in Studio." Alla mia indignazione mia figlia opponeva la sua accettazione di un simile sistema dicendo: "Fanno tutti così adesso." 
Ma io so che questi signori NON possono rifiutarsi di visitare a domicilio se il paziente è realmente affetto da febbre alta, e che nel contratto di convenzione hanno anche le visite domiciliari da fare: sono pagati anche per questo servizio.
Dunque mi capitò di stare al capezzale del mio nipotino malato con febbre oltre i 38° e mezzo. Ignorando quel che mia figlia accettava come normale, visto che lei era bloccata al lavoro, telefonai alla Pediatra e al suo "me lo porti in studio" opposi con fermezza il mio rifiuto ricordandole che per la convenzione era tenuta a fare la visita domiciliare e che mio nipote, in età scolare, era impensabile che fosse tratto dal letto per uscire al freddo con la febbre che toccava quasi i 39°.
La dottoressa venne senza insistere più sulla sua posizione e fu remissiva e gentile: mia figlia arrivò che stava visitando il bambino e vidi sul suo viso una imbarazzata sorpresa.
Ecco, da una parte c'è l'abuso e dall'altra l'accettazione di esso "perché fanno tutti così".
Ma io ho sempre ben presente quali sono i diritti e quali i doveri e non accetto comodi cambiamenti. 

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