domenica 10 novembre 2013

Non c'è molto da aggiungere...

Anche oggi dal blog di Beppe Grillo si può trarre uno spunto di riflessione: questa volta Hermann Hesse ha colpito nel segno e mi trova non solo d'accordo ma ammirata dalla capacità di sintesi di una verità che molti capiscono troppo tardi, quando la gioventù è già passata. 


Sii te stesso
 "Non c'è altra via che conduca al
compimento e alla realizzazione di sé, se
non la rappresentazione quanto più
convinta del proprio essere. "Sii te
stesso" è la legge ideale, per un giovane
almeno; non c'è altra via che conduca
alla verità e allo sviluppo. Che questo
cammino sia reso impervio da
innumerevoli ostacoli morali e da altri
impedimenti , che il mondo preferisca
vederci rassegnati e deboli anziché
tenaci: da qui nasce la lotta per la vita
per chiunque abbia una spiccata
individualità. Perciò ciascuno deve
decidere per sé solo, secondo le proprie
forze e le proprie esigenze, fino a che
punto sottomettersi alle convenzioni, o
piuttosto sfidarle. Qualora decida di
gettare al vento le convenzioni, le
pretese avanzate dalla famiglia, dallo
Stato, dalla società, deve sapere di farlo
a proprio rischio. Non esiste una misura
oggettiva del rischio che ciascuno è in
grado di assumersi. Ogni eccesso, ogni
superamento della propria misura dovrà
essere scontato; non è consentito
spingersi impunemente oltre né con
l'ostinazione né con l'adattamento."
Hermann Hesse da "Il coraggio di ogni
giorno"

Siamo messi male

Da: L'Unità

Epifani: il Pd ha agito bene sul caso Cancellieri

Il segretario del Pd a un incontro di Cuperlo a Milano risponde alle critiche di Renzi. «Giusto lo stop al tesseramento. Situazioni fisiologiche. Alle primarie avremo una buona presenza». Ai candidati: «Si concentrino su temi concreti, in questo mese succederà di tutto». E la legge di stabilità? «Sempre tumultuosa, non è un pranzo di gala» | Richetti: «Matteo, sulla Cancellieri hai sbagliato» di M.Zegarelli | Renzi attacca: «Da segretario non l'avrei difesa»


Grazia a Berlusconi, Dell’Utri: “Chiesta dai 5 figli”. Smentita di Quirinale e Ghedini

L'ex senatore l'ha detto durante la puntata di Virus su RaiDue. Secondo la versione dei falchi il Cavaliere vorrebbe un atto motu proprio del Colle. Sullo sfondo la battaglia tra falchi e colombe in vista del consiglio nazionale del Pdl del 16 novembre



Dal Blog di Alessandro Di Battista: 

Mi rivolgo al cittadino D'Alema e al cittadino Renzi, alias "il buco con la camicia bianca intorno". Ma cosa state dicendo? Ma siete di questo pianeta? Rispetto al caso Cancellieri lei D'Alema dichiara, testuale: "mi pare che il caso Cancellieri sia stato chiuso, capisco l'osservazione di Renzi, tuttavia è retroattiva, se Renzi voleva incidere doveva dirlo prima del voto parlamentare". D'Alema ma quale voto? Ma quale caso chiuso? Ma possibile che nessun giornalista lo abbia stoppato e gli abbia detto: "cittadino, lo sa che il Parlamento ancora non si è espresso e che la mozione di sfiducia del Movimento 5 Stelle deve ancora arrivare in aula, dato che, casualmente, il Ministro Cancellieri sta poco bene?". Ma dico io, ma nessun giornalista ha voglia di incalzare D'Alema? Avrei pagato oro per stare davanti a lui.

E poi cittadino Renzi, se pensa che il Ministro si sarebbe dovuto dimettere e se crede che ha dalla sua tanti, 200, 150, 100, parlamentari del PD beh insomma,
sia determinato, gli suggerisca di votare per la nostra mozione! Se neppure ora che è indecentemente pompato da stampa e TV riesce a incidere sulle sue "truppe" pensa di farlo successivamente? Ma dove vive? In un mondo dove le marmotte incartano la cioccolata? Con qualche giornalista coraggioso in più (ve ne sono in Italia e sono imprescindibili) questi personaggi svanirebbero come la nebbia a mezzogiorno. Meno male che c'e' la rete. Scrivete a Renzi, inondategli il twitter. Ditegli di chiedere che venga votata la sfiducia alla Cancellieri. Altrimenti sarebbe l'ultima prova che dietro a quel microfono stile Bobby Solo c'è soltanto il nulla assoluto! 

Mentre Enrico Letta resiste sulla poltrona di Presidente del Consiglio dei Ministri, ci piace pensare che, se fosse stato per lui, avrebbe preferito che Cancellieri si fosse dimessa spontaneamente, ma Epifani dice cose gravi che MAI e poi MAI consentiranno alle persone che resistono sulle barriere dell'onestà di dare il voto al suo PD!!

Renzi è attaccato da tutte le parti, anche da Grillo da cui dissento.
Ma risponda con il voto alla mozione di sfiducia che aspettiamo ancora di vedere votata in Parlamento.

Non si vota per Berlusconi, non si vota per Cancellieri...
PD e PdL vi state mettendo in tasca la democrazia?
State inciuciando per dare la grazia a Silvio Berlusconi?
Quando la Cancellieri è stato Commissario prefettizio nei comuni commissariati a gestione PD ha visto cose che preoccupano il PD? 

Guardate che la gente non è scema!... Almeno... non tutta...

Il Comune di Sabaudia si batte per la difesa del Territorio

Da: Il Corriere della Sera



DISPUTA DA MEZZO SECOLO SUL TERRITORIO

Sabaudia, guerra legale sulle dune:
nessun esproprio per i villeggianti

La Corte d'Appello ribalta la sentenza di primo grado Totti, Fendi, Malagò vincono battaglia sulle proprietà:
nel '62 il Comune ne aveva chiesto la restituzione

LATINA - Ennesima battaglia legale tra le dune di Sabaudia: a spuntarla in questa sorta di class action tutta borghese sono proprio loro, i titolari delle ville edificate sulle dune più belle e litigiose d'Italia. Che oggi si vedono riconosciuta la proprietà della macchia mediterranea in cui hanno realizzato l'adorato buen ritiro.
Una veduta dall'alto delle ville sulle dune di Sabaudia
Una veduta dall'alto delle ville sulle dune di Sabaudia
VENDITA E LOTTIZZAZIONE - In ballo c'era, e ci sarà sino alla Cassazione, la proprietà dei «tumuleti», ovvero le dune vere e proprie in pratica mai appartenute al Comune di Sabaudia bensì, stando alla sentenza della prima sezione della Corte d'appello di Roma, a quello di Terracina che nel 1952 le vendette alla società milanese Domiziana srl, poi diventata immobiliare Snia. Sulla vendita nacque un contenzioso tra le due amministrazioni, nel quale si inserì anche la famiglia Scalfati che, oltre ad essere proprietaria del lago di Paola, sosteneva di aver diritto sui terreni circostanti.
200 IMMOBILI E PRIMA SENTENZA - Nel frattempo tutto era stato lottizzato e cementificato, portando al sorgere di circa duecento immobili, molti dei quali di inestimabile valore, divenuti il rifugio dell'aristocrazia romana. I vip come li conosciamo oggi faranno la loro comparsa in epoca successiva.
Fu dopo oltre quarant'anni che il Comune di Sabaudia ottenne una prima vittoria: il tribunale di Latina - nel 2006 - stabilì che terreni in località Ponte, Pantanelli di Paola e tumuleti del lago di Paola appartenevano all'ente pubblico, salvo eventuali diritti di usucapione. In pratica la vendita di Terracina alla società immobiliare era considerata nulla.
Villa Volpi di Misurata, sulle dune di Sabaudia: non trova acquirenti
Villa Volpi di Misurata, sulle dune di Sabaudia: non trova acquirenti
VIP, RICORSO VINTO - Sentenza non digerita da oltre cento proprietari che, in gran parte rivoltisi ad un principe del foro locale, decisero per un ricorso sperando di dormire sonni più tranquilli, evitando chissà quale esproprio - se non proletario - almeno giudiziario. Mossa azzeccata, visto che la corte d'Appello ha dato loro ragione. Il perché lo spiega l'avvocato Carlo Alberto Melegari: «Quando nel 1933 nacque il Comune di Sabaudia, comprendente diversi territori tra cui le dune, non era stato stabilito che l'ente avesse anche la proprietà dei terreni oggetto del contenzioso, tanto che nel 1952 aveva persino manifestato l’intenzione di acquistare i tumuleti da Terracina, ad un prezzo di 400mila lire a ettaro». Tesi accolta: la duna è privata, e quel privato non è la famiglia Scalfati, ma un numero maggiore di proprietari non meno agguerriti degli eredi titolari del lago. Tra i frequentatori delle ville sulla duna ci sono personaggi noti come Francesco Totti, le sorelle Fendi, Giovanni Malagò, Nori Corbucci.
SPESE DA RISARCIRE - La sentenza arriva tra le dune in un periodo che vede i primi segnali di crisi rallentare anche il mercato del lusso. Non decollano gli affitti da migliaia di euro a settimana e perfino la grandiosa Villa Volpi di Misurata non trova acquirente: la vendita è così complessa che i proprietari han deciso di cercare compratori all'estero, affidandosi alla casa d'aste Christie's.
A parziale consolazione dei padroni delle ville, se l'amministrazione comunale di Sabaudia aspettava anche un risarcimento dal municipio confinante, oggi vede tramontare anche questo sogno. Anzi, in solido alla famiglia Scalfati, il Comune dovrà risarcire 4600 euro ad ogni proprietario costituito in giudizio. Il conto ammonta a circa 400mila euro.
Michele Marangon
29 luglio 2011 11:00

Ho già dedicato un post a questo argomento in data 10 giugno 2012.
Al di là dello strano contenzioso tra il comune di Terracina, che consentì la lottizzazione della duna nel 1952, ed il comune di Sabaudia (stranezza giuridica che non ci fosse chiara attribuzione della proprietà sui terreni dunali), rimane il fatto che il Parco Nazionale del Circeo esisteva dal 1934 e che in esso non dovevano essere costruite abitazioni.
Oggi qualsiasi costruzione all'interno del perimetro del Parco viene bloccata.
Dunque per me le ville costruite sulla Duna all'interno del Parco rimangono una delle stranezze giuridiche italiane che creano montagne di scartoffie, anni di lavoro dei tribunali, arricchimento degli avvocati e, alla fine, l'incertezza sulla giustezza del giudizio finale.
Mappa del Parco Nazionale del Circeo.
Come si vede l'area in cui sono state costruite le ville è totalmente inclusa nel Parco.
Quindi, qualsiasi fosse il comune interessato a quell'area negli anni cinquanta del secolo scorso, non si doveva costruire su di essa!