lunedì 23 dicembre 2013

La vita difficile del cittadino italiano medio

Scorre il telegiornale e il fatto del giorno è il Centro Emigrazione di Lampedusa: gli emigrati sono trattati male, dobbiamo vergognarci.
Debbono vergognarsi coloro che gestiscono il nostro denaro per tale servizio! L'Unione Europea, a cui diamo tanti soldi per farne parte, costretta a farsi carico, almeno economico, del problema degli sbarchi di clandestini sul suolo italico, ha detto che toglierà i contributi scandalizzata da tanta inciviltà!
Scorre il telegiornale e ci fanno vedere i sardi, popolo orgoglioso e dignitoso, ancora con le case inagibili e nessun euro dallo Stato, ma nemmeno quelli raccolti nel solito slancio di generosità dalle varie organizzazioni con i soliti c/c in cui gli italiani hanno versato.
Ci vuole tanto al sindaco di Olbia, ad esempio, a farsi un giro in prima persona per verificare le necessità? Magari facendosi accompagnare da qualche geometra del comune che prende appunti e fotografa le case piene di umidità! Olbia la conosco bene: non è una megalopoli!
Scorre il telegiornale e ci fanno vedere la zona della Campania in cui per anni la Camorra ha fatto quello che voleva interrando ogni schifezza, rifiuti pericolosi, nocivi per la salute, e nessuno se ne accorgeva, pare... Bassolino, ora dichiarato assolto da ogni addebito dalla magistratura, non ne sapeva nulla! Era Presidente di Regione, poi Commissario per i rifiuti, poi Sindaco di Napoli... E non ne sapeva nulla! 
Ma chi deve fare il controllo del territorio? Chi? Non è responsabile il  Presidente di Regione, né il Sindaco di un comune grande come Napoli, né un Commissario per i rifiuti... ma allora chi dovrebbe occuparsi del territorio secondo questi incomprensibili magistrati che assolvono tutti? 
Mistero italiano!
Dopo aver visto questo capite che l'italiano medio non può preoccuparsi di chi arriva qui per mare... Sta male? E noi no? 
Ad ogni disgrazia che ci colpisce si ripete lo stesso copione: promesse, soldi che non arrivano, soldi che si sprecano in modo criminale!

Fiumi di parole di rammarico, di critica, di esecrazione... e non cambia mai nulla!
Sempre il telegiornale ci ha mostrato giorni fa il defatigante, mostruoso, folle iter burocratico che un coraggioso (in Italia non può che esserlo) imprenditore deve affrontare per costruire una enorme tettoia-riparo prefabbricata fra due capannoni, per impedire che nei giorni di pioggia le delicate apparecchiature che produce si bagnino nel passaggio da un capannone all'altro. Annichilito dall'assurdo, ha mostrato dei volumi di carte di cui la pazza burocrazia italica vuole tre copie di ogni volume... 
Controlli burocratici folli e per contro l'Italia è il regno dell'abusivismo edilizio, dello sversamento di rifiuti tossici e non, ovunque...
I controlli burocratici per avere un semplice permesso producono solo carta, mangiano soldi e tempo... E non impediscono che l'abuso proliferi ovunque, anzi, lo favoriscono, opprimendo soltanto le persone che vogliono lavorare... e possibilmente ottenere, nei pochi decenni di vita standard che toccano a ciascuno di noi, dei semplici servizi!
Come possiamo scandalizzarci di quello che avviene nel Centro Emigrazione se noi siamo costretti a vivere così?

Nel Lazio ho pensato di segnalare un'assurdità burocratica a Davide Barillari, Movimento 5 Stelle, ma dapprima nemmeno rispondeva poi, dopo mia insistenza anche presso la e-mail del Movimento Lazio, ha risposto limitandosi a questo: in concreto non ha fatto nulla. Solo un accenno di interesse sfumato in una richiesta di collaborazione per buttare giù una mozione, da me accettata, anche se gli avevo inviato tutte le leggi e i regolamenti che impongono una folle burocrazia solo per ottenere il passaggio per entrare in casa propria attraversando la cosiddetta "fascia frangivento".
Speriamo che non sia come i Consiglieri Regionali di un certo partito che ho conosciuto molto da vicino...