sabato 2 maggio 2015

Nigeria: speranza di ritrovare le liceali

Nigeria: in una settimana liberate 700 donne e bambine rapite da Boko Haram

17:09 02 MAG 2015

(AGI) - Abuja, 2 mag. - L'esercito nigeriano e' riuscito a strappare a Boko Haram oltre 700 donne e bambine nel giro di una settimana, in un'offensiva che ha costretto i miliziani ad arretrare nella foresta di Sambisa, loro roccaforte. Resta tuttavia incerto il destino delle 219 studentesse sequestrate l'anno scorso dalla loro scuola di Chibok, nello stato di Borno. Nell'ultima operazione condotta dai militari nigeriani "a Kawuri e Konduga, sono state salvate 234 donne e bambine", ha annunciato l'esercito. Negli ultimi giorni, erano state tratte in salvo altre 500 persone. I militari hanno annunciato che l'offensiva "continua su diversi fronti e gli sforzi sono concentrati nel recupero degli ostaggi civili, nel distruggere i campi dei terroristi e le loro strutture nella foresta". Il portavoce dell'esercito, il colonnello Sani Usman, ha spiegato che gli ostaggi sono stati liberati senza molta resistenza da parte dei miliziani, rispetto alle due precedenti operazioni, e che non ci sono state vittime tra gli ostaggi: "Sono traumatizzati, alcune di loro sono malate", ha riferito. Usman ha spiegato che le persone liberate saranno sottoposte a controlli per capire se vi siano donne terroriste infiltrate, "spesso utilizzate come kamikaze" da Boko Haram. "Bisogna appurare la loro reale identita'", ha aggiunto il colonnello, anche per capire se fra loro ci siano alcune delle ragazze di Chibok. Secondo Amnesty International, i terroristi hano rapito 2mila donne e bambine, dall'inizio dello scorso anno. Dalle testimonianze raccolte sono emersi stupri, abusi psicologici, lavori forzati a cui sono state sottoposte le vittime, costrette a volte a combattere al fianco dei miliziani. Il sequestro delle oltre 200 studentesse di Chibok scateno' un'onda di commozione internazionale e diede il via a un'imponente campagna, con tanto di 'hashtag' "#bringbackourgirls", cui partecipo' anche la first lady americana, Michelle Obama.

Goodluck Jonathan, Presidente nel 2014 epoca del rapimento delle studentesse 


Da: Corriere della Sera

Mentre il nuovo presidente Muhammadu Buhari entra in carica, Amnesty International ha elaborato 10 proposte per migliorare la situazione dei diritti umani in Nigeria e cambiare la vita di milioni e milioni di persone.
Muhammadu Buhari, nuovo Presidente della Nigeria

Da: Internazionale

Nigeria, un anno fa Boko haram ha sequestrato duecento studentesse

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2014 i miliziani di Boko haram hanno rapito più di duecento studentesse in una scuola di Chibok, nel nordest del paese. A un anno dal sequestro delle ragazze non si hanno notizie

Il Presidente Goodluck Jonathan, in carica quando ci fu il rapimento delle liceali, non ha fatto molto in un anno. Il nuovo Presidente si è mosso subito e qualche risultato c'è stato. Certo le vittime liberate non sono le studentesse rimaste ancora nelle mani di questi assassini bruti, ma è già qualcosa. Segno che VOLERE è POTERE, come sempre ed ovunque.

Barbari in casa nostra

Da: ANSA.it

Procura Milano indaga per devastazione

Cinque gli arrestati in flagranza


L'ipotesi di reato al centro dell'inchiesta della Procura di Milano, che dovrà accertare le responsabilità per i violenti disordini di ieri, è quella di "devastazione", che prevede pene fino a 15 anni di carcere. Ieri, intanto, sono state arrestate 5 persone in flagranza per resistenza, lesioni e altri reati.
   Guerriglia a Milano durante il corteo degli antagonisti No-Expo il Primo Maggio. Banche e auto in fiamme, vetrine infrante, gente e turisti in fuga terrorizzati, scontri con la polizia, undici agenti contusi, dieci manifestanti fermati, di cui cinque arrestati in flagranza. E' sfociata in terrore e devastazioni nel cuore della città la giornata inaugurale di Expo, l'evento universale apertosi a Milano. 
 Clashes during a protest against the Expo 2015 fair in Milan
 © Copyright ANSA



Sfasciare vetrine dei negozi, che costituiscono il LAVORO per tante famiglie che vivono di commercio, è una barbarie cieca ed inaudita che lo Stato non deve e non può permettere.
Questa gente che si esprime con la violenza ed il rifiuto di ogni iniziativa, anche buona come può essere l'Esposizione Universale, si pone al di fuori del contesto sociale, compie atti vandalici creando danni economici indiscriminatamente, quindi il carcere è la sua meta naturale, e deve restarci più a lungo possibile.
Se le carceri sono sovraffollate si inviino a scontare le pene nei loro paesi di origine gli stranieri, che dalle statistiche ci dicono essere in gran numero.