lunedì 29 ottobre 2012

La forza della Rete


Non ho mai votato per il PdL né potrei mai farlo. Ho votato per IdV e non lo farò mai più per le ragioni più volte illustrate in post precedenti. Dunque sono distante da entrambi questi partiti che, in comune, hanno il fatto di essere stati creati da due uomini, non già da spontanee formazioni di una base sotto la spinta di esigenze di vaste fette di popolazione.
Quello che ritengo debba esserci in un confronto politico sono gli argomenti.
La foto che pubblico qui è uno degli argomenti politici di IdV, pubblicata sul blog di Antonio Di Pietro.
Che Berlusconi sia un vecchio satiro lo sappiamo tutti: la prima a dirlo fu la sua seconda moglie che esternò che era "malato".
Ma che la palese debolezza dell'uomo venga usata da Di Pietro e compagni in modo volgare come argomento politico, perché di un blog politico si tratta, lo trovo di una pochezza incommensurabile.
Guardate la foto: Berlusconi solo guarda in "quel punto"?
E' visibile anche ad uno che vede poco che Sarkozy sta guardando nello stesso punto.
Questi sono argomenti da osteria. Come frasi tipo "testa d'asfalto", "nano" e similia, insulti di cui il blog di Di Pietro è pieno e che, quando ancora vi scrivevo, ho sempre contestato.
Non sono questi gli argomenti da usare, perché dimostrano una politica da bassa lega, di facile presa sulle menti superficiali e nient'altro.
Gli argomenti sono altri, corposi, strutturali: Berlusconi usa la cosa pubblica a sua misura. Protetto dal suo amico, morto latitante in Tunisia, si è creato una ricchezza e dopo, non avendo più il protettore politico, "è entrato in campo", come dice lui, non certo per l'Italia ma per sé stesso.
Di Pietro sui processi a quel sistema, che sotto sotto ha continuato ad esistere, ha costruito una sua fortuna personale, anche grazie all'ambiente della sua convivente, poi moglie dopo il divorzio dalla madre del suo figlio lanciato in politica, l'Avv. Mazzoleni la cui famiglia gravitava nell' ambiente socialista milanese.
La Rete consente l'informazione non filtrata dai giornali conniventi o asserviti e la gente alla fine capisce.
Credo che anche i politici, e non solo, stiano molto attenti a quello che scriviamo noi bloggers, tanto è vero che vorrebbero metterci "la mordacchia" di mussoliniana memoria.
Sarò presuntuosa, ma di recente mi è capitato di sentire quell'anima persa di Gasparri dire "Non è Grillo la cura"... Espressione da me usata su questo blog per titolare un post di qualche tempo fa. E Giletti ha rivendicato l'espressione "Affamare la Bestia" come sua, detta, dice lui, molto tempo fa. Ebbene non è mia questa espressione, la sentii di sfuggita in radio e mi colpì e ne feci il titolo di un mio post, ma non era la voce di Giletti a pronunciarla. Dopo nessuno la riprese, eppure scorro i giornali e il WEB ogni giorno per trovare notizie interessanti, che mi colpiscono, per riproporle su questo blog facendone argomento di riflessione e, per chi lo vuole, di discussione. Ebbene, dopo un po' che avevo pubblicato "Affamare la Bestia", questa frase è ricomparsa sulla bocca di qualche commentatore e in qualche riga di giornale.
Forse è un pensiero che ci accomuna?