lunedì 20 maggio 2013

Non è la bellezza il problema


Dubito possa essere la bellezza il problema: credo che sia la psiche della giovane e bella donna a non saper rapportarsi con la realtà.
Ci sono mille modi per difendersi dalla fastidiosa insistenza maschile: soprattutto con l'atteggiamento, che può essere freddo e scostante, dunque raggelante, e non c'è bellezza che non possa essere difesa dal proprio modo di fare. Per i più insistenti c'è il vecchio metodo del "mettere a posto" con frasi adeguate.
Dunque la bella signorina trentatreenne, quindi non certo una insicura adolescente, è vittima ella stessa del suo fascino: forse è incapace di rinunciare al suo narcisismo che, più o meno inconsapevolmente, le fa assumere atteggiamenti sbagliati.
Infine le colleghe che, lei dice, la trattano da scema perché bella, come riportato da altri giornali: chi lo fa è scema per prima ed è possibile che, anche nell'ambiente della ricerca scientifica dove dovrebbe primeggiare l'intelligenza, ci siano soggetti sciocchi (l'ho verificato nella mia esperienza di vita), ma non è possibile che siano tutte un branco di "brainless", propendo, per questioni meramente statistiche, per un atteggiamento sbagliato della "splendida" che la rende antipatica, più che a causa della sua bellezza.
Personalmente ho sempre apprezzato e trovato piacevole la bellezza muliebre, mi sono state antipatiche più le racchie perché, spesso, oltre che brutte da vedere, dunque sgradevoli, erano pure acide e invidiose.  Penso, dunque, che come me saranno anche molte altre donne.
Credo che la bella Laura sia vittima di sé stessa e, soprattutto, non abbia responsabilità economiche né l'orgoglio di automantenersi rispetto ai suoi ricchi genitori.

Movimento 5 Stelle: Finocchiaro & Co. ci provano!!


Da: La Repubblica.it

Dal Pd una legge anti-movimenti:
"Elezioni aperte solo ai partiti"

Un ddl a firma Finocchiaro-Zanda, presentato al Senato, sbarra la strada del voto a quei soggetti senza personalità giuridica e senza statuto pubblicato sulla gazzetta ufficiale. In pratica scatterebbe il divieto per tutti i movimenti come quello di Beppe Grillo

ROMA - Vietare a tutti i movimenti politici non registrati di partecipare alle competizioni elettorali. E' questo il cuore del disegno di legge presentato dal Partito democratico in Senato. La proposta, firmata dal capogruppo a Palazzo Madama Luigi Zanda e da Anna Finocchiaro, di fatto impedirebbe a tutte le associazioni senza personalità giuridica e senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale di candidarsi a qualsiasi livello alle elezioni.
Il disegno, se diventasse legge, come è facile immaginare avrebbe conseguenze dirompenti sull'attuale sistema politico italiano. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, la vera sorpresa dell'ultimo voto e terza forza politica del Paese, sarebbe tra le prime vittime della proposta Zanda-Finocchiaro e, senza una riforma interna, non potrebbe presentarsi alle prossime elezioni.


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Da questo blog: "La dittatura dei partiti" post del 12 febbraio 2012

La Costituzione italiana stabilisce che “ la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”(art.1). “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità...” (art.2). “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi” (art.17) nonchè di “associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non siano vietati dalla legge penale” (art.18).”Tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione“(art.21).

L’associazione partitica – come uno dei modi possibili di associazione popolare– è prevista dall’art. 49 “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale “.

La nostra Costituzione è chiarissima: L’associazione partitica è uno dei modi possibili di associazione popolare NON L'UNICO.

La divisione lista civica/partito politico è una categorizzazione solo sociale dato che la Costituzione Italiana non fa distinzione alcuna.
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Ci provano. Vogliono fare l'ennesima legge INCOSTITUZIONALE! 
Tanto ce ne sono altre in vigore alla faccia della Costituzione Italiana: vedi quella fatta dal Governo Berlusconi chiamata "Porcellum".
Poi si meravigliano se la gente vota per il Movimento creato da Beppe Grillo. Poi si meravigliano se la gente VEDE che il comportamento degli esponenti del PD non è diverso da quello di quelli del PdL.
Vorrebbero, forse, che tutta la gente fosse lobotomizzata e non si rendesse conto dei loro giochi ANTIDEMOCRATICI. 

Chi voterà per costoro che continuano con i loro "giuochini" nel cercare di perpetuare  quello che hanno fatto fino ad ora?
Oltre al dissesto economico del Paese hanno ignorato Leggi giuste senza rispettarle (vedi quella ora invocata dal M5S del 1957 che prevede la ineleggibilità di chi ha concessioni statali) e hanno emanato leggi incostituzionali come quella elettorale vigente.

Un giorno anche a Roma? Chissà!


MILANO: L'A.P.R.I. APPRODA IN LOMBARDIA

E' con grande gioia che oggi possiamo pubblicamente annunciare l'apertura della prima sede di APRI-onlus in Lombardia. Da oltre un anno infatti avevamo attivato alcuni contatti con persone che ci chiedevano di impegnarci su quel territorio, molto importante, sia dal punto di vista strategico che geografico. Prima però di muoverci in questa direzione abbiamo dovuto analizzare attentamente la situazione assai delicata e l'affidabilità dei candidati che avrebbero potuto rappresentarci. 

Venerdì 10 maggio abbiamo comunque compiuto il grande passo. Abbiamo varcato il Ticino... un passo che ci ricorda, fatte le debite proporzioni,  l'attraversamento  del Rubicone da parte di Giulio Cesare e la pronuncia della storica frase: "il dado è tratto!", ovvero... non si può più tornare indietro...

A parte le battute... dobbiamo ammettere che la cosa ci emoziona un po'. Per parecchi anni del resto non sono mancati coloro che ci giudicavano, ingiustamente, degli "anti-milanesi" solo perchè esprimavamo giudizi taglienti sul modo di agire, sonnolento e poco dinamico, delle organizzazioni di ipovedenti cresciute all'ombra della Madonnina. Ora cercheremo, senza acrimonia nei confronti di alcuno, di condividere anche noi questo palco scenico. Cercheremo di lavorare con umiltà ma anche con determinazione. Saremo disposti a collaborare con tutti ma senza sudditanze anacronistiche ed incomprensibili.

E, dopo questa premessa, veniamo subito ai fatti. E' stato dunque nominato il coordinatore provinciale di Milano nella persona del dott. Enrico Negri, psicologo ipovedente, da parecchio tempo in contatto con la nostra associazione.

Il dott. Negri ha creato anche un interessante sito internet che quì sotto vi linkiamo:






Egli sarà coadiuvato dalla vice-coordinatrice sig. Giovanna Ercoli, retinopatica assai dinamica e motivata. Ad entrambi formuliamo ovviamente i migliori auguri di buon lavoro.

La sede provvisoria è stata posta in Viale Vittorio Veneto 4, non lontano dalla Stazione Centrale e in pieno centro storico milanese. Per il momento la sede sarà aperta ufficialmente al pubblico soltanto il sabato mattina, dalle ore 10 alle 13.

Per contattare i responsabili è stato altresì attivato un indirizzo e-mail:






E non è tutto. Abbiamo creato anche una e-mail dedicata alla provincia di Pavia, dove non esiste ancora un coordinamento ufficiale ma sono state ravvisate alcune opportunità operative:






Nelle prossime settimane avvieremo dunque alcune iniziative sul territorio lombardo. Invitiamo quindi tutti coloro che sono in contatto con l'associazione e che risiedono in quella regione a contattare i coordinatori appena nominati. 

Ho spesso ospitato comunicati di questa Associazione che si occupa di ipovedenti in Piemonte. La Sede è nella città di Torino ed ora si sta espandendo in altre regioni. Per ora solo in Lombardia ma... chissà... potrebbe un giorno sbarcare anche nel Lazio con una sua sede?
La nostra popolosa regione ha, per numero, sicuramente e purtroppo molti ipovedenti e retinopatici come la sottoscritta.
Io ho cercato, inutilmente e da anni, di far inserire fra le patologie oculari che danno l'esenzione dai ticket sanitari la patologia da cui sono affetta: la corioretinite maculare. Diagnosi fatta dall'Ospedale Oftalmico Provinciale di Roma fin dalla mia infanzia. Da allora ho sempre dovuto pagare le visite oculistiche interamente e così il cortisone e le altre medicine che sono servite a non farmi diventare cieca del tutto. Ho avuto una corrispondenza scritta con il Ministero della Sanità (o Salute a seconda dei governi in carica) sempre con promesse di inserimento nel Decreto di legge che stabilisce quali sono le patologie che sono riconosciute come esenti: senza che però questo sia stato attuato. La retinite pigmentosa e altre ci sono, la mia no.
Ho provato, attraverso l'Associazione Dossetti, a far inserire la mia malattia fra le Malattie Rare. Promesse e basta.
Infine ho fatto una personale indagine presso l'Istituto Superiore di Sanità, Ufficio che si occupa delle Malattie Rare, per capire quali sono le specifiche perché una malattia possa definirsi rara.
Ho avuto spiegazioni e cortesia.
In oltre 66 anni di vita non ho conosciuto nessuno affetto da questa particolare patologia, eppure non rientra fra le Malattie Rare, né, e questo è più grave, ha diritto ad essere inserita fra le patologie che danno diritto all'esenzione dei ticket sanitari.