lunedì 20 maggio 2013

Non è la bellezza il problema


Dubito possa essere la bellezza il problema: credo che sia la psiche della giovane e bella donna a non saper rapportarsi con la realtà.
Ci sono mille modi per difendersi dalla fastidiosa insistenza maschile: soprattutto con l'atteggiamento, che può essere freddo e scostante, dunque raggelante, e non c'è bellezza che non possa essere difesa dal proprio modo di fare. Per i più insistenti c'è il vecchio metodo del "mettere a posto" con frasi adeguate.
Dunque la bella signorina trentatreenne, quindi non certo una insicura adolescente, è vittima ella stessa del suo fascino: forse è incapace di rinunciare al suo narcisismo che, più o meno inconsapevolmente, le fa assumere atteggiamenti sbagliati.
Infine le colleghe che, lei dice, la trattano da scema perché bella, come riportato da altri giornali: chi lo fa è scema per prima ed è possibile che, anche nell'ambiente della ricerca scientifica dove dovrebbe primeggiare l'intelligenza, ci siano soggetti sciocchi (l'ho verificato nella mia esperienza di vita), ma non è possibile che siano tutte un branco di "brainless", propendo, per questioni meramente statistiche, per un atteggiamento sbagliato della "splendida" che la rende antipatica, più che a causa della sua bellezza.
Personalmente ho sempre apprezzato e trovato piacevole la bellezza muliebre, mi sono state antipatiche più le racchie perché, spesso, oltre che brutte da vedere, dunque sgradevoli, erano pure acide e invidiose.  Penso, dunque, che come me saranno anche molte altre donne.
Credo che la bella Laura sia vittima di sé stessa e, soprattutto, non abbia responsabilità economiche né l'orgoglio di automantenersi rispetto ai suoi ricchi genitori.

Nessun commento: