sabato 31 dicembre 2016

Beppe Grillo ha ragione

di Beppe Grillo
Il presidente dell'antitrust Pitruzzella ha rilasciato un'intervista al Financial Times, a metà strada tra il delirio d'onnipotenza e l'ignoranza completa di come funzioni il web, dicendo che "la post-verità in politica è uno dei catalizzatori del populismo e una minaccia alle nostre democrazie". E cosa è la post-verità si chiede una persona normale? "La post-verità è una definizione usata dai rosiconi che non sono entrati nel ventre della balena del web e quindi non riescono a interpretare i tempi. Parliamo di giornalisti le cui testate hanno avallato per anni bugie ed idiozie di ogni tipo. La post-verità semmai è quella costruita dai giornalisti. Chi vi ha aderito poi si è sorpreso per Grillo, per la Brexit, per la vittoria di Trump e per quella del no al referendum in Italia. Ci raccontano un mondo che non esiste più e chiamano post-verità quello reale.

Beppe Grillo è riuscito a sintetizzare in poche righe il mio pensiero.
Con la scusa che girano balle sul WEB si ricomincia a provare a mettere "la mordacchia", termine che usava sempre mio padre quando ricordava con odio il periodo mussoliniano.
Se c'è gente che scrive sciocchezze sul WEB abbiamo l'intelligenza e la cultura per saper discernere il falso dal vero, e chi non ce l'ha farà sempre parte di quel volgo ignorante che non capisce niente e non riesce a vedere la verità nemmeno quando gliela metti davanti con fatti inoppugnabili.
Il timore che, invece, si sparli di indagati non ancora condannati è quello che preoccupa di più la "Casta". Ma per quello, se si sentono infangati, c'è sempre la possibilità di querelare, qualora qualche testa calda scriva qualcosa sopra le righe!
Ma se sul WEB girano "bufale", ha ragione Grillo, ne girano tante anche sui giornali prezzolati dai politici con i nostri soldi sotto forma di "aiuti per l'editoria", e ogni giorno le sentiamo dai TG, e passi per quelli che hanno un padrone, ma quelli RAI li dobbiamo sempre pagare noi.
Le bufale sul WEB sono gratis, invece, e ci credono solo i gonzi.       

venerdì 30 dicembre 2016

Per ridere un po': Le comiche: La serva


La serva





Porella Graziella: "Ma questa che me dite che è matta me so messa a sentì puro io... Stava ar telefono! Mamma mia! M'è venuto er mar de testa a sentilla! Nun ciò capito niente, ma parlava in italiano e pareva che sapeva tutto lei!  Lasciatela perde a questa!"


Clemente Demente: "E' pazza perché io non j'ò fatto niente e lei dice che sono un cornuto!"











Porella Graziella: "Ma perché poro Clementino che sei così bbono!! Io nun ce l'ho un marito così! Er mio m'ha abbandonato e non me manda manco i sordi pe' i fiji, sto' carognone!







Clemente Demente: "A' matta ha creduto a chiacchiere pe' invidia de' lavoro che giravano su mi' moje!"


A' matta: "Seeeeeeeh! Ma che è colpa mia se la gente mi telefona addirittura a casa per dirmi le gesta di sua moglie?!!! 
Ma quale invidia di lavoro! Una poveretta che fa pena per le stupidaggini che dice... e magari fosse solo gente del lavoro...

Avviso di garanzia inevitabile

Da: Il Corriere della Sera 15 dicembre 2016


LE CARTE

La Procura e gli interventi di Raggi
per «l’ingiusto profitto» dello staff

Sotto esame le nomine di Romeo e dei fratelli Marra. Si procede per abuso d’ufficio. L’accusa è precisa: aver modificato le condizioni contrattuali

L’accusa è precisa: aver modificato le condizioni contrattuali di Salvatore Romeo per fargli «avere un ingiusto profitto». L’accusa di abuso d’ufficio contro Virginia Raggi non è stata ancora formalizzata, ma la strada è tracciata. E quella del capo della segreteria della sindaca di Roma è soltanto una delle nomine finite sotto inchiesta. Le verifiche avviate dai magistrati riguardano anche il ruolo acquisito da Raffaele Marra, potente capo del personale che ha deciso di trovare una collocazione adeguata pure a suo fratello. La sua posizione sembra essersi aggravata dopo gli accertamenti affidati ai poliziotti della squadra mobile. È proprio l’esposto di Carla Raineri — magistrato milanese che insieme all’assessore al Bilancio Marcello Minenna decise di dimettersi da capo di gabinetto a tre mesi dall’ingresso in Campidoglio — a ricostruire quanto accaduto l’estate scorsa.

Lo stipendio triplicato
Romeo è un semplice dipendente comunale, ma con l’arrivo di Raggi in Comune la sua carriera subisce un’impennata. Diventa il responsabile della segreteria, il suo compenso passa da 39 mila euro a 120 mila euro, poi ridotti a 97 mila dopo la delibera dell’Anac di Raffaele Cantone. Scrive Raineri nella denuncia consegnata lo scorso settembre al procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone e all’aggiunto Paolo Ielo: «La delibera è stata portata in giunta il 9 agosto 2016 senza essere prima passata al vaglio del Gabinetto, come avviene di norma per un esame di legittimità. Inusualmente è approdata direttamente in giunta quando io e gli assessori eravamo seduti al tavolo nella Sala delle bandiere e nessuno ne ha illustrato i contenuti prima di porla al voto». Ed ecco l’accusa: «La posizione “Romeo” era stata (deliberatamente?!) inserita all’interno di una più vasta delibera contenente altre due posizioni di collaboratori e l’emolumento non era stato (deliberatamente?!) esplicitato nel quantum, ma determinato con un rinvio per relationem a categorie contrattuali di non immediata percezione. Ciò non ha indotto gli assessori a una particolare attenzione. In realtà il dottor Romeo acquisiva tout court funzioni dirigenziali mai ricoperte in precedenza».
Rischi penali Ci furono diverse riunioni sulla riorganizzazione del Comune e Raineri racconta di aver allertato la sindaca sui rischi che si correvano seguendo quella procedura. Anticipando quello che sarebbe poi diventato il cuore dell’indagine. Infatti sottolinea di aver «illustrato a Raggi che doveva ritenersi impossibile per un dipendente assunto a tempo indeterminato ricorrere all’istituto dell’aspettativa per poi essere assunto dal medesimo ente a tempo determinato, e la invitai a revocare la delibera». Raineri è un magistrato, conosce evidentemente bene le procedure. Per questo «rappresentai che un siffatto comportamento avrebbe potuto configurare una ipotesi di abuso d’ufficio laddove un tale meccanismo fosse stato posto in essere allo scopo di attribuire al dipendente un vantaggio economico altrimenti non conseguibile (nella specie Salvatore Romeo aveva più che triplicato il proprio stipendio)».
L’amica di Raggi - La discussione sull’opportunità di procedere finì così negli uffici dell’Avvocatura capitolina. Ma anche in questo caso non tutto sarebbe andato liscio. Ed è ancora Raineri a ricostruire l’accaduto: «La sindaca non volle sentire ragioni. Disse che avrebbe consultato l’Avvocatura. Il professor Minenna e io aderimmo all’ipotesi, ma lei chiese al capo dell’Avvocatura un preventivo parere solo orale e quando realizzò che l’avvocato Murra era di avviso contrario (cioè favorevole alla mia tesi) non gli commissionò il parere scritto». Murra sarà interrogato questa mattina dai magistrati e dovrà chiarire anche altre circostanze contenute nell’esposto. Dieci giorni dopo a Raggi fu infatti consegnato il parere dell’avvocato amministrativista Aristide Police secondo il quale non esisteva «alcuna ragione che possa giustificare il mutamento del rapporto di servizio di un proprio dipendente o meglio, la duplicazione di tale rapporto». Ma lei decise evidentemente di ignorare anche questo e — lo specifica Raineri — «si rivolse a una giovane avvocatessa sua amica (che di lì a poco avrebbe reclutato) la quale trovò un precedente costituito da un altro parere dell’Avvocatura capitolina e da un regolamento del Comune di Firenze», mai recepito dal Campidoglio.
L’indagine Anac - Il 21 dicembre l’Anticorruzione esaminerà la delibera che designa Renato Marra, fratello di Raffaele, a responsabile del Turismo del Comune. Quella del capo del Personale — contestato dagli stessi 5 Stelle anche per i trascorsi con l’ex sindaco Alemanno — è una posizione che sembra aggravarsi. Agli atti dell’inchiesta ci sarebbero irregolarità compiute ottenendo benefici già prima dell’arrivo di Raggi in Campidoglio, comprese le spese di trasferte e missioni. E avrebbe chiesto e ottenuto la «cacciata» della responsabile del personale che gli aveva rifiutato nuovi stage.

Solo gli imbecilli non prendono atto dei fatti e continuano a vedere come oro colato quello che è semplice ottone. Virginia Raggi non è la prima persona su cui mi sono dovuta ricredere e quando l'ho fatto l'ho detto pubblicamente, come pubblicamente avevo sostenuto persone che credevo corrette.
Roma non meritava questo. Su questo blog avevo scritto schiettamente che, pur stimando Giachetti, egli scontava il fatto di essere stato dentro l'amministrazione politica del Comune di Roma senza accorgersi di molte cose, un esempio uscito proprio in campagna elettorale è stato lo scandalo "Affittopoli" che durava da decenni!
Raggi, con la sua faccetta pulitina, è nei fatti ben altro. Mettersi sotto i piedi regole e leggi è esattamente il contrario di quello che il Movimento 5 Stelle si prefiggeva.
Capisco che decapitare Roma inviando un avviso di garanzia all'attuale Sindaca possa creare qualche imbarazzo ai magistrati, temendo che in codesta azione si possa adombrare chissà quale destabilizzazione politica, ma la magistratura libera e indipendente non deve temere di agire liberamente quando ci sono così palesi reati. L'abuso d'ufficio è stato depenalizzato da Renzi, insieme ad altri gravi reati: una delle cose sbagliate che ha fatto il suo governo.
Se per questo Raggi la passerà liscia la china del degrado civile e morale di questo Paese sarà totale, la capacità di reazione, al calpestare delle regole da parte di chi sale ad un qualsiasi potere, sarà da elettroencefalogramma piatto.

giovedì 29 dicembre 2016

Addio mamma Debbie

Per il solo fatto che siamo nati dovremo morire: tutti.
A tutte le età e nei modi più svariati.
Sulla mia pagina facebook ho riportato il filmato della morte di Ishmael, un mese soltanto, sotto la rovina della sua casa di Aleppo bombardata dal mostro Assad e dai suoi alleati. Egli è fra le braccia di Mahmoud, uno straziato fratellino appena adolescente...
Siamo alle soglie del dolore innocente, come innocenti erano i bimbi ebrei dei campi di sterminio nazisti, e il cuore non può andare oltre questo dolore per queste morti di innocenti di cui è disseminata la Storia dell'animale Uomo.
Questo però non ci rende insensibili ad altri dolori, tutti quelli che con i nostri sentimenti comprendiamo.
Non scrivo di tutte le persone famose che muoiono, questo è un blog non un giornale, scrivo di quelli che in qualche modo toccano il mio sentimento.
Non avrei scritto di Debbie Reynolds se non fosse che è morta a poche ore dalla morte naturale di sua figlia.

Morte naturale che però per una madre è innaturale.
E' morta di infarto a 60 anni la figlia e il fisico della madre, ottantaquattrenne, non ha retto al dolore e se ne è andato tramite un ictus.
Eppure le restava il figlio maschio.
Eppure questa figlia non era stata tenera con sua madre, come riportano le cronache.
Eppure Debbie Reynolds non è stata una cattiva madre, a meno che non le si voglia rimproverare di essere stata un'artista di fama mondiale, perché oltre che bella era anche molto brava, non solo una pupattola buona solo per la recitazione come la sua "amica" Elizabeth Taylor, ma una cantante e ballerina eccezionale.
Lei era figlia di un carpentiere delle ferrovie e ha costruito se stessa e la sua carriera da niente, sua figlia è nata ricca da due genitori famosi e oltre a rimproverare a sua madre la vita dello "star-system", che era il suo lavoro, ha inanellato la sua di droghe fino all'overdose, di sesso anche con il compagno di lavoro Harrison Ford, all'epoca sposato con la prima moglie e padre di due bambini, e di cure psichiatriche... 
Debbie credeva nel matrimonio con l'unico uomo da cui ha avuto i due figli, ma è stata tradita doppiamente da colei che credeva un'amica e dal suo sposo.
Dopo, ancor giovane e bella, ha creduto di trovare amore e sicurezza in un uomo molto più anziano di lei, più brutto di Eddie Fisher che già non era granché, ma costui le ha sperperato i sudati guadagni che lei aveva accumulato grazie al successo raggiunto. Il terzo marito non ha sperperato ma di certo era interessato al suo denaro... Ha avuto rovesci finanziari... Eppure non si è data alla droga come sua figlia. 
Era una persona di buoni sentimenti, purtroppo mal riposti.
Se ne va perché non ha retto al dolore innaturale di vedere la figlia andarsene prima di lei... 

mercoledì 28 dicembre 2016

Fuga da Reuma Park

Oltre al romanissimo Carlo Verdone, che però si discosta totalmente da certa comicità romana greve e persino volgare, adoro Aldo Giovanni e Giacomo e, come per Verdone, vado a vedere tutti i loro films.
Sono deliziosi, perché sanno regalare il riso ed il sorriso con intelligenza e senza un filo di grevezza o, peggio, volgarità.
Ieri ho visto "Fuga da Reuma Park" e le risate ed il divertimento non sono mancati.

Bravi, bravi, bravi e brava anche Silvana Fallisi, moglie di Aldo Baglio, tutti attori che, all'inventiva geniale, accompagnano un mestiere studiato ed approfondito in tanti anni di teatro, cinema e televisione. La spontaneità non è solo bravura nell'improvvisazione, sanno fare anche quello, ma dietro c'è uno studio, una tecnica che non concede sbavature.
La loro è una comicità che oserei dire soave, ironica, con quel tanto di surreale che consente l'assurdo nella comicità.
La simpatica e brava Fallisi interpreta una giunonica e grottesca infermiera teutonica che perseguita i tre e sbatacchia il povero Giovanni in un esilarante corpo a corpo. 

Mi piacciono tutti e tre, ma quello che mi è più congeniale è Giovanni.

Aldo, sempre così teneramente svagato nel suo umorismo che più che palermitano mi appare inglese, è divertentissimo. Giacomo lo è con una punta di spillo di cattiveria...
Uno dei punti più divertenti per me è stato quando la Morte li insegue con la falce, in una sequenza comicissima di va e vieni, quasi da cartone animato.
All'inizio mi sono piaciuti molto Ficarra e Picone, bravi anche loro, nella parte di due fratelli, "omozigoti", figli di Aldo.

Reuma Park è un luogo surreale, un Luna Park da "Grande Fratello", dove i tre vecchietti, terribili, dovrebbero trascorrere i loro ultimi giorni... ma non ci pensano per niente!

Silvana Fallisi e Aldo Baglio con (immagino dato il fiocco rosa) la loro bambina. Hanno anche un figlio maschio.

Per ridere un po': Le comiche: "Supponenza"


Supponenza

 Air Hairdresser: "Marito Boh? è maleducato: non saluta!"


Marito Boh?: "Ah! sono io maleducato? Sua maestà lascia la potatura della sua siepe per un mese a sporcare il viale, lasciando che il vento la sparga ovunque, lasciando che la raccolga il giardiniere del condominio pagato da tutti... E sono io il maleducato!"
Moglie Boh?:  "Me lo ha detto all'Assemblea di condominio davanti a tutti. Io le ho risposto "Mio marito saluta chi lo saluta"."
Marito Boh?"E il padre che porta i cani a fare la popò nel nostro viale è educato?"
Moglie Boh?: " A me mi ha bloccato con la sua auto messa in mezzo alla strada di traverso mentre puliva lentamente lo specchietto esterno di  sinistra, poi lentamente è passato a pulire quello di destra , mentre io lo guardavo esterrefatta: era mattino presto e io dovevo andare al lavoro dove timbro un cartellino... Non ho suonato perché era inutile: che non vedi l'auto della vicina ferma perché tu stai facendo i tuoi comodi in mezzo alla via condominiale? Non ti giri per scusarti, non dai segno di un saluto.. La mia auto a mezzo metro dalla sua messa di traverso.. Per lui era invisibile. Ho aspettato qualche minuto, ma quello continuava a pulire lentamente gli specchietti ignorando la mia auto bloccata da lui, allora ho cercato di passare fra la siepe e il dietro della sua auto piano piano, graffiando la fiancata di sinistra contro i rami della siepe,  e lui mi ha aperto lo sportello di destra ringhiando in un pessimo italiano: "Uno momento, solo uno momento!" Gli ha fatto rabbia che io non stessi lì ad aspettare i suoi comodi." 
Marito Boh?"Ma come si è permesso di aprirti lo sportello dell'auto?! Prima non ti vedeva e poi ti ha visto il pazzo?! E tu, per di più, per non toccare la sua auto hai dovuto strusciare la fiancata contro la siepe della villa accanto!"
Moglie Boh?"Tu per aver suonato per chiedere che spostassero il camion che aveva chiuso la strada per qualche loro trasloco, sei stato aggredito dal marito di Air! Avrebbe dovuto scusarsi e dirti di pazientare, che lo avrebbero spostato."
Marito Boh?"E hanno la faccia tosta di parlare di educazione! Aggredire una persona anziana che deve uscire di casa e tu lo blocchi per i comodi tuoi!"

Air Hairdresser: "Questi Coniugi Boh? non vogliono spendere soldi per tenere bene condominio! Ma io ho detto "Io sono "giovene" e "volio" tenere bene!"

Moglie Boh?:"Quest'oca ritiene che siccome io sono vecchia lascio andare! Ma la vede la mia casa e il mio giardino come sono tenuti?" 
Marito Boh?"Sono dei "parvenu"che non capiscono cosa voglia dire tenere bene. Apprezzano solo quello che grida soldi e gusto pacchiano! Parlano, parlano e poi da due anni abbiamo dato il consenso ai lavori di manutenzione e guarda come se ne preoccupano! Sembrava che fossimo noi a non voler "tenere bene" e se non sono io a telefonare all'amministratore, ad interessarmi dei lavori condominiali, è tutto fermo.

lunedì 26 dicembre 2016

Arroganza dell'ignoranza

Quando Umberto Eco disse:   

Umberto Eco: "Internet? Ha dato diritto di parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere" (da Huffington Post)

pensai ad uno snobismo dell'intellettuale che disprezza la gente di scarsa cultura, giacché nella mia esperienza di vita ho avuto modo di apprezzare la saggezza del pensiero di persone non acculturate, ma ricche di pensiero intelligente.
Poi ho dovuto dargli ragione, giacché se l'intelligenza corregge l'ignoranza ed è sempre umile, quando all'ignoranza si sposa una povera intelligenza non c'è censura alle castronerie che si emettono e non c'è né umiltà né consapevolezza dei propri limiti. 
Un esempio sono i commenti sui social dei quotidiani on-line. Recentemente me ne è capitato uno davvero divertente: ho corretto ad uno che commentava, a riparo di un nickname, il verbo che strideva come il ferro sul ferro, e ne è scaturita la seguente risposta, a cui pietosamente non ho replicato essendosi, il poveretto, sputtanato da sé.



Rita Coltellese a   unatarmaalleterme • 3 giorni fa
Guardi che si scrive: "come se costoro avessero" NON AVREBBERO! Per questo forse lei pensa come ha scritto...

unatarmaalleterme a Rita Coltellese • 19 ore fa
.....e' evidente Lei non conosca la grammatica Italiana. Pero' ,
salendo in cattedra come abitualmente e' in uso fare l'Italiano medio,
pontifica su cio' che non conosce.

" se costoro avrebbero 
rinunciato..." questa espressione grammaticale si inserisce nel
CONDIZIONALE PASSATO. Ne ha mai sentito parlare ? temo di no. Tuttavia
pensa di dare lezioni ignorando completamente di cosa Lei stia parlando .
Per completezza:

Condizionale Passato del verbo Rinunciare e le sue coniugazioni.

io avrei rinunciato
tu avresti rinunciato
egli avrebbe rinunciato
noi avremmo rinunciato
voi avreste rinunciato
essi avrebbero rinunciato.

Detto
questo , mi premuro di ricordarle d'informare tutti quelli che come Lei
, ignorano le forme piu' elementari di grammatica ma si sentono dei 
capaci e dotti professori. 
Con ironica cordialita'

E' così sicuro nella sua ignoranza da dare lezioni e permettersi anche di sentirsi ironico.
Ovviamente il poverino, che da lezioni elementari di grammatica,  ignora il periodo ipotetico e la frase principale come la subordinata. 



venerdì 23 dicembre 2016

Sabaudia DEVE avere il Pronto Soccorso



Da: H24 Notizie

Punto di Primo Soccorso a Sabaudia, per Piroli (Pd) sarà potenziato


Enrico Forte durante un incontro pubblico a Sabaudia
Enrico Forte durante un incontro pubblico a Sabaudia
Pietro Piroli, segretario Pd Sabaudia
Pietro Piroli, segretario Pd Sabaudia
“Quello che volevamo sentirci dire, dagli illustri relatori e vale a dire l’on.Enrico Forte e il prof. Fortunato Lazzaro in buona sostanza lo abbiamo ascoltato, e riguarda l’assicurazione che il PPI di Sabaudia non verrà soppresso ma potenziato venendo incontro alle richieste dei cittadini sabaudiani che temevano per la sorte di questo importante presidio sanitario. Altresì, nel nuovo atto aziendale la figura del Sindaco diventerà fondamentale in quanto avrà poteri di controllo di verifica e di indirizzo sanitario diventando un vero e proprio punto di riferimento per la sanità locale”.
Lo dichiara il segretario del PD di Sabaudia Pietro Piroli ringraziando “il Consigliere di riferimento anche a nome di tutti i miei concittadini per la sua costante e assidua disponibilità che ha nei riguardi della nostra comunità: un grazie di cuore”.

Ottima notizia.
L'ospedale di Terracina e gli Ospedali di Latina sono importanti, ma non per il Pronto Intervento quando deve essere immediato.
La mia famiglia ha potuto sperimentare di persona l'efficienza e la bravura del Cardiologo di turno presso il Pronto Soccorso di Sabaudia. 


giovedì 22 dicembre 2016

Castronerie televisive e radiofoniche

Sono finiti da un pezzo i tempi di quando la gente affermava qualcosa portando come rafforzamento la frase:
"L'ha detto la televisione!"
Ormai lo scetticismo è dilagato e chi parla in televisione o radio è ascoltato con giusta critica diffidenza quando non con completa sfiducia.
Fanno eccezione persone come Piero Angela e pochissimi altri. 
Recentemente ho sentito tre "svarioni" detti due in radio RAI e uno in Uno Mattina RAI1, che nessuno, lì per lì, ha pensato bene di rilevare e correggere.
Cominciamo da quello televisivo: Franco Di Mare, parlando del politico francese Fillon, ha pronunciato il suo cognome senza la "L mouillé", ma semplicemente così com'è scritto, all'italiana..
Ora da un giornalista che ha fatto per tanti anni l'inviato speciale non me lo aspettavo proprio!
Gli altri due "svarioni" li ho sentiti in radio mentre guidavo: uno pochi giorni fa mi sembra fosse RAI2, una trasmissione di intrattenimento della tarda mattinata, parlava un conduttore che voleva pontificare facendo dello spirito, e ad un certo punto ha voluto parlare della distanza fra la Terra e la Luna collocandola a Km. 284.000 circa! Il numero preciso non lo ricordo bene, ma sono sicura delle prime due cifre. Subito mi son detta: "Ma io ricordo che sta sui 300.000 Km...."  E infatti è di Km. 384.400! Niente di male se si fosse poi corretto ridendoci su, ma ha tirato avanti senza problemi! Tieni, Pubblico tanto vezzeggiato e lisciato, beccati questa scemenza e via!

Il secondo svarione è su radio RAI3: la conduttrice era una donna, sempre tarda mattinata, sempre mentre guidavo ascoltando l'autoradio. Il programma aveva un taglio serio e impegnato e la conduttrice intervistava "un'esperta" che portava cifre e informazioni sulla situazione economica delle fasce sociali anche degli USA. Con assoluta sicurezza e non corretta da nessuno, ella ha proferito: "Non bisogna dimenticare che  negli USA 450 milioni di persone hanno la tessera di povertà (programma federale che permette alle persone a basso reddito di acquistare cibo attraverso l'uso di tessere elettroniche)."
Sbalordita ho ripetuto la cifra detta con sicurezza dall'intervistata che nessuno si è peritato di correggere. Ringraziata, pure, per la dotta informazione!
Gli Stati Uniti d'America constano di  318,9 milioni  di abitanti (dati del censimento 2014)!!!
Non si pretende la precisione, ma un minimo, solo un minimo di cultura generale che consente di rendersi subito conto che si sta dicendo una castroneria. Non ricordo neppure io la distanza precisa fra la Terra e la Luna ma ad orecchio ho subito avvertito quel "duecentomila... e rotti" come anomalo, non ricordo a memoria il numero degli abitanti degli USA, ma so che sono qualche decina di milioni oltre i 300... E.. soprattutto, pur non praticando più la lingua francese da moltissimi anni, so quando si deve pronunciare la "L mouillé"!



mercoledì 21 dicembre 2016

Per ridere un po': "Cornuti finti inconsapevoli"

Coniugi Boh?: "Roba vecchia, che c'entra il Natale!"

"Chi non ha vergogna e mai ce l'avrà..."


Così cantava Fiorella Mannoia...

E' inutile chiedersi come si possa fingere tenendo l'amante sotto gli occhi del coniuge ingannato senza sentire imbarazzo e vergogna, come si possa dire menzogne senza sentirsi un verme, senza imbarazzo, senza sensi di colpa, anzi, guai se la persona tradita si rivolta: annientata!
Nascosta poi per salvare sé stessi, sentirsi furbi per aver gabbato gli inquirenti, senza rimorsi per una persona a cui si è giurata fedeltà e promesso sostegno nella formula matrimoniale. Continuare a vivere mentendo anche all'amante, a cui si è sempre mentito con promesse di divorzio e di successivo matrimonio sempre rimandate. Mangiare, dormire, andare a spettacoli o in piscina, portarsi l'amante in casa con i propri figli, senza curarsi del loro dolore per la privazione della madre, continuare a vivere fingendo con tutti chiuso al mondo nel proprio mostruoso ego.
E' inutile chiedersi come può essere fatto dentro di sé un essere simile. Esistono questi esseri e la loro mostruosità interiore la difendono strenuamente con una maschera di impassibilità per noi sconcertante, ostentando un'indifferenza che dentro di loro non c'è, atteggiando l'espressione del viso ad una serenità che non esiste: dentro c'è solo il gelo della bestia braccata che difende strenuamente sé stessa.



Sara Calzolaio amica di Roberta Ragusa: fingeva senza problemi ingannando l'amica mentre aveva rapporti intimi con il marito di lei. Nessun imbarazzo ad avere rapporti con i figli di Roberta, nessun imbarazzo a lavorare nell'Autoscuola messa su anche con i soldi di Roberta, ereditati dai suoi genitori di cui era l'unica figlia.
Sembra che avere rapporti con Antonio Logli faccia invecchiare precocemente: la donna, ancora giovane, è notevolmente ingrassata fino a trasformare i suoi lineamenti.  

Anche Roberta aveva perso in parte la sua bellezza vivendo accanto al marito: appare intristita, rispetto alla foto sottostante...




Follia terrorismo

Come il terrorismo nostrano è stato folle e insensato, scegliendo le vittime a casaccio, senza colpire i politici corrotti ma mietendo piuttosto innocenti, così il terrorismo che si ispira a Maometto e ad Allah uccide insensatamente innocenti.
Valeria Solesin, 28 anni
Allah, Geova o Dio, come lo vogliamo chiamare, se lo sono inventato le tre religioni monoteiste, nate tutte e tre negli stessi luoghi del Medio Oriente, e da secoli se le danno di santa ragione in nome di questa invenzione, proiettando su un essere assente perché inesistente le loro ragioni, e usando l'idea che ognuno se ne fa per ammazzare, ammazzare, ammazzare la gente della propria specie umana.

Questi deviati mentali che vogliono uccidere tutti, indiscriminatamente, stabilendo unilateralmente che non vivono secondo i precetti di Allah e del suo profeta Maometto, sono chiusi in un odio per gli altri ma, soprattutto, per la vita stessa, unica certezza per l'Uomo.
Hanno, e l'ho già scritto, delle similitudini con il nazismo: anche lì degli uomini avevano eletto a loro "dio" un mostro psicopatico e in nome di lui hanno compiuto ogni nefandezza. Milioni di persone dovevano essere cancellate in modo atroce solo perché di cultura ebraica.
Queste due follie che hanno inquinato la Storia sono suicide, di fatto e ideologicamente, volendo imporre agli altri il loro folle concetto dell'esistenza, di come bisogna vivere.
Ieri Valeria mentre stava divertendosi, oggi Fabrizia mentre stava acquistando i regalini di Natale prima di tornare dalla sua famiglia a Sulmona. 
Fabrizia Di Lorenzo. 31 anni


Lo scopo insensato lo si deduce semplicemente guardando ai volti e alla vita che queste due ragazze conducevano.
Penso anche al povero camionista polacco a cui in un primo tempo avevano attribuito l'insensata strage, addirittura un giornalista si era spinto a commentare "l'autista è morto nell'impatto", suscitando la mia logica meraviglia su come potesse essere morto stando su un camion contro delle fragili bancarelle... I segni di quello che gli assassini, difficile pensare che fosse uno solo, gli hanno fatto per rubargli il grosso camion, sono tutti presenti sul suo povero corpo martoriato. 
Quello che nella farneticazione di questi dell'ISIS o Daesh dimostra contraddizione è quando parlano della Siria: si potrebbe cercare un filo logico qualora il loro odio si rivolgesse contro Assad, che non sa tenere il suo Paese e chiede aiuto ai russi consentendo che entrino nella terra siriana degli stranieri a bombardare la sua gente, e contro la Russia... Invece questi delirano contro la Francia, la Germania, il Belgio e, grazie ai nostri Servizi Segreti, ancora non sono riusciti a fare niente in Italia.
Vanno eliminati senza pietà. Non c'è dialogo con questi. E' pazzo chi lo pensa.
Si sono inventati uno Stato virtuale, lo Stato Islamico, ma dove prende i miliardi per le armi? Le armi costano tanto... Da dove viene il finanziamento continuo dei gruppi armati fino ai denti che dicono di guerreggiare in nome di questo Stato virtuale?
L'essenza del problema è lì e solo lì. Poi i farneticanti, che cercano l'eroismo e il sacrificio per dare importanza alla loro vuota esistenza e altrettanto vuota intelligenza, sono facilmente bloccabili, ma gli eserciti no, quelli qualcuno li arma, con tanti tanti soldi... Si scrive tanto di ISIS o Daesh che sia, ma non si scrive l'essenziale: chi da a questi mostri sanguinari i finanziamenti e chi vende loro gli armamenti?

martedì 20 dicembre 2016

Il pragmatismo di Vincenzo De Luca

Da: Il Fatto Quotidiano

Referendum, De Luca a 300 sindaci: “Fate votare Sì. Renzi manda fiumi di soldi. Che vi piaccia o no me ne fotto” – AUDIO INTEGRALE

Clientelismo per il Sì - Il resoconto del “Fatto” di una riunione a porte chiuse del governatore della Campania: “Il premier ci ha dato milioni di euro”
Non è stato possibile riprodurre sul blog l'Audio dello scoop attuato da Il Fatto Quotidiano, l'ho però ascoltato integralmente e, non solo non me ne sono scandalizzata affatto, ma ne traggo conclusioni diverse dallo scandalo per i modi di De Luca. Qui sotto riporto i punti più significativi di quanto De Luca dice nell'Audio Integrale, che potete ascoltare e leggere andando sul sito del giornale: 
A me interessa che manteniamo la Campania unita sugli interessi fondamentali”. Ecco quali: “In questo momento abbiamo un’interlocuzione privilegiata con il governo. Poi vi piace Renzi non vi piace Renzi a me non me ne fotte

Noi non abbiamo mai avuto un accidente di niente, né coi governi di centrodestra, né di centrosinistra. Abbiamo fatto una chiacchierata con Renzi. Gli abbiamo chiesto 270 milioni di euro per Bagnoli e ce li ha dati. Altri 50 e ce li ha dati. Mezzo miliardo per la Terra dei fuochi e ha detto sì: lui era terrorizzato per la reazione della Lega ma alla fine ce l’ha dato, nonostante la Ragioneria e De Vincenti. Abbiamo promesse di finanziamenti per Caserta, Pompei, Ercolano, Paestum. Sono arrivati fiumi di soldi: 2 miliardi e 700 milioni per il Patto per la Campania, altri 308 per Napoli, nonostante qualche squinternato (De Magistris, ndr). Ancora 600 milioni per Napoli. Che dobbiamo chiedere di più?”.

 I politici di solito sono esempi rivoltanti di ipocrisia, di doppiogiochismo, De Luca è schietto, dice "pane al pane" e "vino al vino", ha modi taglienti e spicci ma, soprattutto, è un uomo d'azione! E dalle parole ascoltate, e riportate in parte per scritto da Il Fatto Quotidiano, quello che si sente è che De Luca vuole convincere i Sindaci convocati a fare propaganda affinché la gente dei loro territori voti per il SI al referendum. E per incitarli usa sia argomenti relativi al merito della Riforma, sia il discorso, legittimo, del trait-d'union che lui è riuscito a stabilire con chi, in quel momento, ha in mano il Governo e a cui ha la possibilità di chiedere per la sua Regione. E lo dice! Ora mi chiedo quali frati francescani siano coloro che si scandalizzano di un uomo politico che si preoccupa di far avere soldi per la sua Regione?!!! Per le attività produttive, per le opere pubbliche della sua Campania! Non per sé.
Per incitare aggiunge del pepe: oltre la "frittura di pesce" porta ad esempio, e qui indulge un po' troppo a certi difetti non solo di politici campani, quel  Franco Alfieri da Agropoli, in provincia di Salerno, già sindaco decaduto perché accusato di corruzione...
Ma ride, mentre lo dice, è una evidente estremizzazione paradossale, per condire, in finale, la spinta ad agire comunque per il SI.
Se voto di scambio è l'accusa, De Luca ha legittimamente appoggiato l'azione intrapresa dal suo Presidente del Consiglio, nonché Segretario del suo partito, il quale aveva anche la possibilità di dargli, per la sua Campania, soldi. Ma per la sua Campania.
Cosa altro deve fare un politico se non trovare i finanziamenti per la struttura che gli è stata affidata? In questo caso la Regione Campania e il suo territorio.

Vogliamo votare: ma non so più per chi!

Da: ADNKRONOS

Banche, Gentiloni: "Via libera da Cdm a Salvarisparmio con indebitamento"

 ECONOMIA
"Il Consiglio dei ministri ha approvato una relazione cheautorizza il Parlamento a ricorrere all'indebitamento". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al termine del Cdm, parlando di una "operazione Salvarisparmio", avviata dal Consiglio dei ministri.
"Era nostro dovere varare un intervento salvarisparmio" ha detto il Presidente del Consiglio. "Vedremo cosa faranno le altre forze politiche. Molti hanno invocato una tutela pubblica, da domani in Parlamento avranno occasione di confermare questo atteggiamento". Gentiloni ha sottolineato: "Il governo si è mosso, mi auguro ci sia convergenza più ampia possibile". L'operazione 'Salvarisparmio' è "precauzionale e fino a 20 miliardi". Vedremo se sarà necessaria".


Gentiloni l'aveva preannunciato dicendo che il Decreto era pronto già da quando era ancora in sella Matteo Renzi.
Hanno eliminato un governo, che io non ho votato, ma uscito democraticamente da elezioni con ottima maggioranza, quello di Berlusconi, per mettere Monti dove non aveva diritto a stare, regalandogli pure prebende e onori da Senatore della Repubblica, per "salvare" il Monte dei Paschi di Siena", reo di aver giuocato male con i derivati ed altro.
Ora siamo arrivati a 20 miliardi, dopo che persino Luigi Di Maio si era pronunciato a favore della "nazionalizzazione del Monte dei Paschi"!
In un Paese in cui non abbiamo nazionalizzato la Banca D'Italia! E quella si che si dovrebbe nazionalizzare, dato che deve controllare le banche, che sono le vere padrone di Banca D'Italia, ciascuna in diversa percentuale!
Per farlo tirano fuori il "risparmio". Un tempo, quando studiavo Tecnica Bancaria (ho il Diploma di Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue Estere) esisteva il Fondo Interbancario che garantiva il ristoro dei piccoli risparmiatori. Ogni banca vi contribuiva ed era una garanzia in caso di fallimento di questa o quella banca. Credo che esista ancora e rifonde fino a 100.000 euro di deposito.
Perché con i soldi dei contribuenti dobbiamo garantire chi ha di più, compresi gli obbligazionisti, cioè coloro che hanno speculato comprando obbligazioni, e gli azionisti idem? 
I loro guadagni dalle obbligazioni o dalle azioni mica li versavano ai contribuenti italiani! Se li tenevano in tasca. E le perdite a noi?
Comperare azioni e obbligazioni vuol dire comunque speculare sul mercato e lo si fa a proprio rischio.
Invece in questo ormai tragico Paese, perché non si sa più per chi votare, si salvano gli speculatori e si riempie di tasse la casa, il mattone, da sempre rifugio per chi risparmia onestamente.
Risultato: l'edilizia è ferma, parlo dei lavoratori dell'edilizia, non dei Caltagirone e compagni che grazie alla politica vanno sempre alla grande, parlo dei muratori, dei piccoli costruttori, delle agenzie immobiliari che stanno tutti alla canna del gas. Non si vendono le case e i prezzi scendono, svalutando beni comperati con anni di sacrifici.
Rita Coltellese *** Scrivere: Monte dei Paschi di Siena in continuo salvataggio

Rita Coltellese *** Scrivere: Anomalia: i proprietari di un Istituto di Diritto Pubblico sono privati! Tranne INPS ed INAIL

lunedì 19 dicembre 2016

Una madre è naturale che non si arrenda


Garlasco, la difesa di Stasi: "Il dna di un altro ragazzo sotto le unghie di Chiara"

I nuovi esami porterebbero a un uomo nella cerchia delle vecchie amicizie della ragazza. La mamma di Chiara: "Se hanno un nome lo facciano" e lʼex comandante dei Ris: "Traccia inutile"

Clamorosa novità nel caso dell'omicidio di Chiara Poggi che sembrava essersi chiuso con la condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni di carcere. La madre dell'ex fidanzato della ragazza ha reso noti tramite "Il Corriere della Sera" i risultati dei nuovi esami fatti svolgere dalla difesa. Il dna trovato sotto le unghie di Chiara porterebbe a una persona che non è Stasi: sarebbe un giovane della zona di Garlasco.
La madre di Chiara: "Se hanno un nome lo facciano" - La difesa di Stasi ha un nome? Lo facciano. Questo avrebbe detto la madre di Chiara, Rita Preda, secondo quanto riferisce l'avvocato di parte civile Gian Luigi Tizzoni. "C'è una sentenza definitiva - avrebbe dichiarato - e per noi quella vale. Se hanno un nome, lo facciano pubblicamente, senza nascondersi dietro un dito".

Il generale Garofano: "Nessuna novità da quella traccia" - Ma il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris, avverte: "Io non credo assolutamente si tratti di una svolta perché quel Dna è stato esaminato nel corso del secondo giudizio d'appello e la perizia concludeva con una presenza di Dna attribuibile alla vittima e in parte ad un uomo che non è possibile identificare, non escludendo che appartenesse all'imputato. Non credo assolutamente che quel profilo possa portare a un'identificazione certa".

Intervistato da Radio Monte Carlo Garofano, che seguì molto da vicino il caso Garlasco, aggiunge: "Non capisco quale elaborazione sia stata utilizzata e che aspetti abbia evidenziato ma comunque andava fatta prima dell'appello, quelle analisi non sono più ripetibili. Quella prova è stata discussa a tempo debito e oggi non è possibile recuperare niente di più di quanto fatto allora. Si tratta di una piccola parte, cromosoma Y, cioè maschile, che non permette nessuna nuova identificazione". Insomma, "nessuna nuova verità processuale può arrivare, non si può andare oltre i limiti di quel risultato e la prova di cui si parla oggi non è sufficiente a riaprire alcunché".

La difesa: riesaminati gli atti dell'inchiesta - "La consulenza chiesta dalla difesa dell'ex fidanzato di Chiara è stata svolta da una società di investigazioni che ha riesaminato gli atti dell'inchiesta. Gli accertamenti hanno portato a isolare unabottiglietta d'acqua e un cucchiaino che sarebbero stati utilizzati dal ragazzo, che potrebbe far parte della cerchia di vecchie amicizie della Poggi.

Sembra quindi non esserci ancora la parola fine al caso aperto la mattina del 13 agosto 2007, quando nella cittadina del Pavese venne trovato il corpo della ragazza. I risultati di laboratorio condotti da un noto genetista potrebbero portare alla riapertura del caso e la mamma di Alberto Stasi presenterà un esposto per chiedere la revisione del processo.

Il dna trovato in piccoli frammenti sotto le unghie di Chiara è stato prima ignorato per anni, poi, dopo una nuova perizia disposta dalla Corte d'appello per il processo-bis, è stato identificato del dna maschile compatibile solo per 5 marcatori su 9 con quello di Alberto Stasi. E i nuovi esami sono partiti proprio da quella perizia.

Il legale dei Poggi: "Capitolo superato" - Come il generale Garofano, anche il legale dei Poggi, l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, non crede che si possano riaprire le indagini e considera remota anche l'evenutalità che nei confronti di Alberto Stasi sia possibile prospettare il concorso nell'omicidio con altri. "La questione del dna trovato sotto le unghie di Chiara è già stata superata dalla Corte d'Assise d'Appello e della Cassazione - ha dichiarato -. In ogni caso, questo indizio da solo non farebbe venir meno tutte le altre prove a carico di Stasi, semmai si potrebbe prospettare, ma è un'ipotesi a cui non credo, il concorso di Stasi con altre persone".

          19 DICEMBRE 2016

Garlasco, il genetista De Stefano: "Impossibile identificare il dna sotto le unghie di Chiara"


"Impossibile identificare il dna sotto l'unghia di Chiara". A Radio Capital parla il genetista che eseguì la perizia al processo d'appello bis del delitto di Garlasco. Gli avvocati della famiglia Stasi sostengono che, attraverso un loro perito, hanno dimostrato che il materiale genetico trovato sotto le unghie di Chiara Poggi appartenga a una famiglia della zona di Garlasco e forse, in particolare, a un giovane. Questo, a loro avviso, potrebbe scagionare Stasi. Ma il professor Francesco De Stefano, perito nominato del giudice al processo, sostiene che non c'era materiale genetico sufficiente per ripetere l'esame
Intervista di Antonio Iovane

L'atroce dramma di una madre che ha un figlio, l'unico figlio, in carcere, condannato, dopo innumerevoli processi, come assassino di colei che vedeva ormai come sua nuora futura, possibile madre dei suoi nipotini, vedova, dopo aver diviso con suo marito il dolore e lo strazio del figlio sotto accusa, si può comprendere. In fondo lei non ha fatto niente: ama suo figlio e lo difende anche perché lui il delitto non glielo ha mai ammesso, mai confessato. Allora cosa fa? Si aggrappa all'unico motivo di vita che le è rimasto: trovare una prova così importante da poter ottenere la revisione del processo.
Dunque commissiona, pagando con gli ultimi soldi che le sono rimasti dopo le ingenti spese dei processi, ad un pool di investigatori privati  di cercare questa prova che possa cambiare il destino di recluso di suo figlio.
E quelli cosa fanno per guadagnarsi il loro lavoro? Cercano, arrampicandosi sugli specchi, e raccattano il DNA di qualcun altro, lasciato su un cucchiaino, su una bottiglietta d'acqua, sperando che alcuni punti di quel DNA intero siano combaciabili con gli infinitesimali frammenti recuperati sotto le unghie della vittima, che erano scarsi e confusi fin da subito, altrimenti si sarebbe da subito ricavato un DNA intero.
Ma la madre si aggrappa alle sue supposizioni, chissà chi sarà il poveretto indicato a cui ha fatto toccare il cucchiaino, la bottiglietta dell'acqua, nella speranza di addossargli l'enorme peso che suo figlio si è messo sulle spalle, distruggendo una vita e così anche la sua, quella di chi amava Chiara, e quella dei suoi genitori che certo per lui immaginavano altra vita, altro avvenire...