martedì 20 dicembre 2016

Il pragmatismo di Vincenzo De Luca

Da: Il Fatto Quotidiano

Referendum, De Luca a 300 sindaci: “Fate votare Sì. Renzi manda fiumi di soldi. Che vi piaccia o no me ne fotto” – AUDIO INTEGRALE

Clientelismo per il Sì - Il resoconto del “Fatto” di una riunione a porte chiuse del governatore della Campania: “Il premier ci ha dato milioni di euro”
Non è stato possibile riprodurre sul blog l'Audio dello scoop attuato da Il Fatto Quotidiano, l'ho però ascoltato integralmente e, non solo non me ne sono scandalizzata affatto, ma ne traggo conclusioni diverse dallo scandalo per i modi di De Luca. Qui sotto riporto i punti più significativi di quanto De Luca dice nell'Audio Integrale, che potete ascoltare e leggere andando sul sito del giornale: 
A me interessa che manteniamo la Campania unita sugli interessi fondamentali”. Ecco quali: “In questo momento abbiamo un’interlocuzione privilegiata con il governo. Poi vi piace Renzi non vi piace Renzi a me non me ne fotte

Noi non abbiamo mai avuto un accidente di niente, né coi governi di centrodestra, né di centrosinistra. Abbiamo fatto una chiacchierata con Renzi. Gli abbiamo chiesto 270 milioni di euro per Bagnoli e ce li ha dati. Altri 50 e ce li ha dati. Mezzo miliardo per la Terra dei fuochi e ha detto sì: lui era terrorizzato per la reazione della Lega ma alla fine ce l’ha dato, nonostante la Ragioneria e De Vincenti. Abbiamo promesse di finanziamenti per Caserta, Pompei, Ercolano, Paestum. Sono arrivati fiumi di soldi: 2 miliardi e 700 milioni per il Patto per la Campania, altri 308 per Napoli, nonostante qualche squinternato (De Magistris, ndr). Ancora 600 milioni per Napoli. Che dobbiamo chiedere di più?”.

 I politici di solito sono esempi rivoltanti di ipocrisia, di doppiogiochismo, De Luca è schietto, dice "pane al pane" e "vino al vino", ha modi taglienti e spicci ma, soprattutto, è un uomo d'azione! E dalle parole ascoltate, e riportate in parte per scritto da Il Fatto Quotidiano, quello che si sente è che De Luca vuole convincere i Sindaci convocati a fare propaganda affinché la gente dei loro territori voti per il SI al referendum. E per incitarli usa sia argomenti relativi al merito della Riforma, sia il discorso, legittimo, del trait-d'union che lui è riuscito a stabilire con chi, in quel momento, ha in mano il Governo e a cui ha la possibilità di chiedere per la sua Regione. E lo dice! Ora mi chiedo quali frati francescani siano coloro che si scandalizzano di un uomo politico che si preoccupa di far avere soldi per la sua Regione?!!! Per le attività produttive, per le opere pubbliche della sua Campania! Non per sé.
Per incitare aggiunge del pepe: oltre la "frittura di pesce" porta ad esempio, e qui indulge un po' troppo a certi difetti non solo di politici campani, quel  Franco Alfieri da Agropoli, in provincia di Salerno, già sindaco decaduto perché accusato di corruzione...
Ma ride, mentre lo dice, è una evidente estremizzazione paradossale, per condire, in finale, la spinta ad agire comunque per il SI.
Se voto di scambio è l'accusa, De Luca ha legittimamente appoggiato l'azione intrapresa dal suo Presidente del Consiglio, nonché Segretario del suo partito, il quale aveva anche la possibilità di dargli, per la sua Campania, soldi. Ma per la sua Campania.
Cosa altro deve fare un politico se non trovare i finanziamenti per la struttura che gli è stata affidata? In questo caso la Regione Campania e il suo territorio.

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