martedì 2 marzo 2021

La presa in giro del cash-back inventato da Conte

 Da molto tempo i miei post in cui entra la Politica li scrivo sulla mia pagina facebook, cercando, quanto più possibile, di lasciare l'attualità in quel network e in questo blog in prevalenza riflessioni su altro.

Sull'invenzione del cash-back del governo Conte bis ho già scritto sulla mia pagina facebook per denunciare, con prova, che alcuni scontrini non sono registrati dal sistema; quindi come ci si può fidare di venire rimborsati, come strombazzato da tale governo, se tale mancata registrazione, non venendo messa nel computo del numero di scontrini da raggiungere in un determinato lasso di tempo, non risulta pur avendo conservato la prova che c'è stata?

Spiego qui quanto già scritto su facebook nell'immediato riscontro di codesto fatto.

Dopo la farraginosa e faticosa procedura per accedere al cash-back che, a detta di Conte, "era semplicissima", non fidandomi del sistema Stato Italiano (e a buon diritto direi!) ho aderito alla PROVA che doveva essere di un mese e, fra smentite varie, è partita l'8 di dicembre 2020 ed è terminata il 31 dicembre 2020. Quindi 1 mese a chiacchiere!

In questo mese tronco, che in realtà sono stati 23 giorni, si dovevano fare almeno 10 acquisti con carta abilitata per avere il rimborso sul c/c di parte della cifra spesa in febbraio 2021.

Ho tenuto pedissequamente TUTTI GLI SCONTRINI FINO AD AVERNE 10, per poi scoprire che non ho diritto ad alcun rimborso perché il decimo, che qui pubblico, non risulta sulla celebrata App IO governativa!


Come si legge lo scontrino porta la data del 31/12/2020 h. 10:07.

Ora se si da il tempo fino al 31/12/2020 si intende fino alle h. 24:00, quando tale giorno finisce, e lo scontrino è del mattino.

Neppure si può invocare che chi l'ha emesso non avesse aderito al cash-back giacché di tale Conad ho 2 altri scontrini emessi il 24 e il 29 dicembre 2020 regolarmente registrati dalla App IO. 

Conclusione: non avete alcun modo per controllare se i vostri scontrini sono stati TUTTI REGISTRATI, e se ce ne sono non registrati non saprete mai il perché non abbiate raggiunto il numero richiesto in quel tempo stabilito per avere il fatidico rimborso: nella fattispecie 50 scontrini in un semestre.

Lo scontrino pubblicato l'ho regolarmente segnalato sul sito del governo per il cash-back nella sezione help-desk, scrivendone tutti i dati e dicendo che non è stato registrato, nonostante sia stato emesso nel tempo giusto e da attività commerciale che già ne aveva emessi altri 2 presenti invece nella schermata IO.

Non ho avuto alcuna risposta o lume in proposito da tale help-desk che, come molte cose pagate dai contribuenti, non serve a nulla e fa solo perdere tempo.

Il test quindi è servito a non dare alcun credito a questa ennesima pagliacciata del governo Conte bis: fare il test su 23 giorni tenendo tutti gli scontrini si poteva fare, così mi sono tolta ogni speranza. Impossibile farlo su sei mesi  con almeno 50 scontrini!

Ora sembra che Draghi lo voglia togliere.

Fine della pagliacciata!