venerdì 25 agosto 2017

Fare politica

Fare Politica è un'azione di assunzione di RESPONSABILITA'.
In Italia da troppi anni troppa gente entra in Politica per arricchirsi fingendo di fare l'interesse pubblico, conseguentemente queste persone creano disastri che ci trasciniamo fino al fallimento.
Fallimento della gestione del territorio: lo vediamo nella follia della chiusura degli occhi di Pubblici Amministratori di fronte ad un abusivismo edilizio irresponsabile in un Paese a rischio sismico da Nord a Sud, centro compreso.
Lo vediamo nella conduzione dei conti pubblici: Comuni commissariati di continuo e in dissesto finanziario.
Lo vediamo nell'ultima IRRESPONSABILE voluta invasione in prevalenza africana, ma anche asiatica, mascherata da indefinite guerre, sulla scia della vera guerra siriana, che dimostra, nella sua falsa propaganda, un preciso disegno destabilizzante per il Paese e un cinico sfruttamento della tragedia della Siria. Con il risultato che di siriani in Italia ce ne sono pochi, ma abbiamo un lungo elenco di nazionalità di provenienza di un'umanità che, in maggioranza, non rappresenta la parte migliore dei Paesi da cui proviene.
Infine abbiamo un Movimento, nato dall'iniziativa di un attore comico unito ad un esperto di informatica, che ha raccolto l'indignazione della società civile di fronte ai guasti di un simile concetto della Politica, che è e deve essere una assunzione di RESPONSABILITA', la quale trae la sua origine dalla consapevolezza di saper fare e di voler agire per il bene comune, traendone la giusta mercede insieme alla soddisfazione di compiere un nobile servizio per la comunità e per il proprio Paese. 
Questo vero valore della Politica si è smarrito e il Movimento 5 Stelle ha creduto e crede di recuperarlo nell'interesse comune.
Purtroppo non sempre ci riesce, e il suo fallimento comporterà la definitiva fine di ogni speranza per questo Paese, a meno che i Partiti, che hanno ridotto l'Italia in questo stato, non cambino registro, se non altro per il loro stesso interesse, per evitare la dissoluzione.
La corruzione ha dissolto partiti storici come la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, il Partito Socialista e, da tale dissoluzione, si sono riformati amebicamente ibridi come il PD, anch'esso in via di dissoluzione. 
Da quella stagione di scoperchiamento della corruzione dei Partiti nacque, ad opera di un magistrato circondato da un'aura di origine contadina, Italia dei Valori, che accese speranze negli onesti. Ma bastò entrarvi al suo nascere per scoprire quasi subito che "avevano bisogno di voti" e i voti degli onesti non bastavano secondo l'ex-magistrato, dato che aveva dato mandato ai Coordinatori Regionali, freschi di nomina, di non guardare tanto per il sottile e tirare dentro anche chi, piccolo sindaco con qualche centinaio di voti al seguito, non era proprio adamantino, dato che il suo segretario era stato scoperto chiedere una tangente ad un aspirante fornitore del comune. La reazione ad un sistema corrotto già si inquinava piegandosi al consenso.
Ecco che si riformava la commistione fra il cittadino egoista, che crede di poter utilizzare la politica per i suoi piccoli scopi, e il politico che si è voluto assumere la responsabilità di gestire la cosa pubblica. 
Si potrebbe giungere alla desolante conclusione che, essendo in Italia gli onesti una minoranza, tale asservimento della Politica all'interesse egoisticamente miserabile di chi vota è inevitabile.
Ed ecco allora la Politica che NON fa rispettare le leggi sull'edilizia, ad esempio, e cede a chi la legge ha voluto ignorarla.
Il Movimento 5 Stelle sta facendo questo in Sicilia, proprio mentre un Sindaco che ha voluto applicare la legge è stato sfiduciato e minacciato tanto da dover essere messo sotto scorta.
 Angelo Cambiano, il sindaco anti-abusivi di Licata 

Di nuovo lo Stato, che si è dato delle Leggi affinché tutto funzioni correttamente, sconfessa se stesso.
La Capitale di questo dolorante Paese è nelle mani di una donna del Movimento 5 Stelle che ha voluto assumersi la responsabilità di amministrare una città saccheggiata e i Partiti che così l'hanno ridotta oscenamente le sparano addosso per i suoi errori e difficoltà, nella speranza che, così facendo, possano affossare il Movimento che lei rappresenta.
A Virginia Raggi, che inalbera sempre un ostinato sorriso, dico soltanto che si è voluta assumere una  RESPONSABILITA' politica e dunque ha valutato di poter esserne all'altezza: dimostri di esserlo senza recriminazioni dato che, come è ridotta la Capitale di un Paese così degradato, si sapeva da prima.