venerdì 16 aprile 2021

Lettera ad un'amica che sta morendo

 Mi dicono che non senti più, sembra tu capisca rispondendo con il gesto di una mano se ti parla tua sorella...

Ma da qualche tempo sei così: a letto, immota, debbono cambiarti come un bimbo appena nato. Sembri ormai altrove ma non sei in coma. Ti lamenti dicendo: "Ohi, ohi..."

Cosa ti sta portando via non si sa... Hai 86 anni e ognuno di noi ha un orologio biologico, forse il tuo si sta fermando lentamente.

Vorrei venire nella tua città a salutarti... Ma so che è inutile perché sei ormai in un limbo in cui non posso raggiungerti. Ti saluto così, da lontano...

Ti voglio bene e tu ne hai voluto a me. In comune avevamo gli stessi valori. Eri bella da giovane, una bella mamma di tre figli , così diversi fra loro...

La vita ti ha dato grandi dolori: la tua stupenda nipotina dai capelli biondi, così perfetta, così bella, così educata, con cui ho mangiato un giorno insieme a te , al tuo intelligente e garbato sposo, al fratellino e a mio marito, se n'è andata per sempre in modo crudele...

Non so pensare a quanto hai sofferto Cara Elia, e avevi già avuto  l 'insulto del destino: mi hai mostrato un intero album delle foto della tua bella e giovane nuora morta di botto mentre stava ridendo...

Eppure non hai perso la Fede. Meglio così dolce Elia.

E come eri attiva: ti piaceva guidare, avere la tua autonomia, ed era il tuo cruccio non poterlo fare più dopo l ' ictus di alcuni anni fa, ma tu ti eri ripresa con la tua dolce e ferma volontà e avevi guidato di nuovo.

Che strazio non poterti salutare. Ti saluto così, cara dolce Amica mia.

Rita