lunedì 5 ottobre 2015

A pensar male... ecc. ecc.

Da: TGCOM 24

Greta e Vanessa, per i siriani venne pagato un riscatto di 11 milioni

Uno dei rapitori condannato dal tribunale islamico per essersi intascato quasi metà dei soldi versati ai signori della guerra

Per il rilascio di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due ragazze italiane rapite in Siria nel luglio 2014 e liberate nel gennaio 2015, sarebbe stato pagato un riscatto di circa 11 milioni di euro. Lo dicono fonti giudiziarie di Aleppo, secondo cui una delle persone coinvolte nel negoziato è stata condannata per essersi intascata circa metà del riscatto. Si tratta di Hussam Atrash, uno dei signori della guerra locali e capo del gruppo Ansar al Islam.

A decidere la pena per Atrash è stato il "tribunale islamico" del movimento Nureddin Zenki, una delle milizie già indicata come coinvolta nel sequestro. 
La condanna è stata emessa il 2 ottobre dal tribunale Qasimiya del movimento Zenki nella provincia di Atareb. Secondo il testo Atrash, con base ad Abzimo, la località dove scomparvero Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, si intascò cinque dei dodici milioni e mezzo di dollari, equivalenti a poco più di undici milioni di euro. I restanti sette milioni e mezzo, dicono affermano fonti di Atareb, sono stati divisi tra i restanti signori della guerra locali.

Il nostro Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che ha negato in Parlamento di aver mai pagato alcun riscatto, sorride soddisfatto, ossequioso e protettivo accanto alle due...........(lascio a ciascuno il proprio aggettivo per le due signorine) liberate al loro arrivo in Italia.
COMMENTI

MAKEVORDI
Queste non lavoreranno mai.. faranno le splendide e racconteranno quanto ardua è stata la prigionia...
e cmq miei cari, giusto i creduloni possono pensare oggi giorno che dietro OGNI sequestro, non ci sia il pagamento di un riscatto per la liberazione
kallen1
Sai quanti connazionali in difficoltà si potevano aiutare con quella montagna di soldi invece di portare a casa quelle due sciacquette senza arte né parte? E senza alcuna coscienza altrimenti non sarebbero andate in quei posti come si andrebbe ad una scampagnata. Che vergogna!!!
C'era chi mi aveva detto che girava voce che parte dei soldi se li era intascati chi era incaricato della trattativa, tanto essendo trattative segrete (così segrete che un Ministro della Repubblica Italiana ha potuto negare l'intera uscita dal bilancio dello Stato) non c'è ricevuta da parte di chi intasca.
Grazie al Tribunale Islamico, più serio delle nostre Istituzioni, sappiamo dove sono finiti i nostri sudati soldi, che in Italia mancano sempre per le giuste esigenze dei cittadini.
Fra i commenti dei lettori, sotto i vari articoli giornalistici sull'argomento, dice bene chi afferma che, per salvare le due vite di due irresponsabili, con i nostri soldi si sono ammazzate chissà quante persone.
Dunque Gentiloni e chi sta dietro di lui non hanno nulla di cui vantarsi ed essere orgogliosi, ma dovevano, al contrario, rifiutare di pagare una cifra mostruosa perché era ovvio e pacifico che sarebbe andata a finanziare la guerriglia.
Una scelta politica sbagliatissima che si poteva evitare applicando una politica di rigore e fermezza.