lunedì 3 settembre 2012

Degrado e indifferenza delle Amministrazioni Comunali

20 aprile 2012

Comune di Rocca Priora, Via Tuscolana K. 27,500

Questa la situazione da me fotografata e pubblicata nel post del 20 aprile di questo anno. Il COTRAL o l'ATAC (secondo i passaggi delle società partecipate dallo Stato che cambiano gestione ma non l'andazzo) è responsabile della pensilina e, nonostante la segnalazione, non l'ha riparata. 
Il Comune, sotto la cui giurisdizione questo degrado cade, non si è preoccupato né di far togliere i vetri o plastiche che siano (anche pericolose se qualcuno cade inciampandovi), né di inviare i vigili per elevare multe a chi affigge manifesti là dove non devono essere affissi. Eppure la legge e la regola per farlo c'è. E' possibile identificare chi li ha affissi partendo proprio da loro: i manifesti abusivi. Il marciapiede è stato fatto dal Comune: perché da aprile non lo fa pulire?

3 settembre 2012 (5 mesi dopo)
Possibile che nessuno si vergogni?
Questo invece è il marciapiede di Via Mediana, a pochi metri dalla vergognosa pensilina di attesa dell'autobus, frantumato dall'inizio di questo anno e ignorato dal Comune. Eppure la gente che abita in questa zona paga le tasse: IMU e Tarsu, oltre all'IRPEF comunale... 
La domanda è d'obbligo: cosa ci fate con i soldi dei contribuenti? Quali servizi ci date?

Poco più giù, scendendo in direzione Roma, si passa per il Comune di Grottaferrata dove si vantano di aver attuato la raccolta differenziata. Eccola! L'ho fotografata oggi la raccolta dei rifiuti "differenziati" di Grottaferrata: in Via Anagnina, salendo subito dopo l'incrocio con Via del Fico, sotto un semaforo e sotto gli occhi di tutti!
 Via Anagnina, all'altezza del civico 257 circa 
Purtroppo sono spettacoli usuali ma chi ha la responsabilità di tutto questo in comune o non ha gli occhi o se ne infischia 

Affile ha un Sindaco che ammiro


Da: Il Messaggero.it
Collage di 2 articoli 

Affile celebra il gerarca fascista
esposto del Pd alla Corte dei conti

Sdegno per il memoriale al generale Graziani: petizione on line





ROMA - «Mayor of Affile: Stop celebrating fascist war criminals». È il titolo di una petizione che sta raggiungendo 1.000 adesioni su internet (il sito è specializzato in questo tipo di iniziative www.change.org) lanciata da un autore di teatro londinese.

La petizione ricorda che il sindaco di Affile ha dichiarato che spera che il suo paese diventi la Predappio del Lazio, che con soldi pubblici ha realizzato un memoriale per uno dei generali più fedeli a Mussolini. Chiede al Governo Italiano e al sindaco di Affile di ricordare piuttosto le vittime dei massacri «in Etiopia e Libia», di scusarsi per come la memoria di quelle vittime sia stata offesa, di dedicare piuttosto un monumento a chi lottò contro il fascismo.

Il caso di Affile che ha speso 130 mila euro (finanziamenti regionali) per il monumento a Graziani ha ormai fatto il giro del mondo, gli ultimi grandi quotidiani a occuparsene sono stati il New York Times ed El Pais. Per ora il presidente della Regione, Renata Polverini, non ha commentato, mentre un suo assessore, Francesco Lollobrigida, partecipò all’inaugurazione del memoriale. In Regione, la replica che circola anche se nessuno la dice tra le virgolette, è che anche la giunta Marrazzo finanziò un altro parco dedicato a Graziani a Filettino.
ROMA - «L'amministrazione comunale ha voluto semplicemente onorare un illustre concittadino, che ha avuto sempre a cuore il nostro Paese e la cui memoria è stata in passato ingiustamente infangata». Così il sindaco di Affile, Ercole Viri, torna sulle polemiche per la dedica di un sacrario nel paesino romano a Rodolfo Graziani, ministro della Guerra della Repubblica sociale e accusato di crimini di guerra in Africa negli anni '30.

Della vicenda del Parco Radimonte, in cui è stato realizzato il mausoleo con fondi della Regione Lazio, si è occupata la stampa nazionale ed estera. Graziani è sepolto ad Affile. «Graziani non fu un criminale di guerra, tanto è vero che non fu condannato a Norimberga - scrive Viri in un comunicato -. Egli fu giudicato da un tribunale militare, da quegli stessi militari che aveva combattuto praticamente fino al giorno prima e che di certo non possono essergli definiti amici. Ebbene, dopo un'accurata istruttoria che niente trascurò e niente lasciò in ombra, il generale fu condannato per collaborazionismo con l'alleato tedesco». «Delle due una: o siamo di fronte a malafede di un giornalismo militante targato a sinistra oppure di estrema superficialità», scrive Viri.

Il sindaco di Affile ribatte poi all'accusa di aver sperperato soldi pubblici, sostenendo di aver assegnato i lavori per il Parco Radimonte al massimo ribasso, «restituendo alla Regione la somma di circa 60 mila euro». Viri afferma inoltre che nel 2008 la Giunta regionale Marrazzo (di centrosinistra) assegnò 260 mila euro al Comune di Filettino (nel Frusinate, vicino ad Affile, città di nascita di Graziani) «per la riqualificazione del parco Graziani». Viri si chiede se di questo non si parli perché l'allora sindaco di Filettino era del Pd.

Monumento in memoria del Maresciallo Rodolfo Graziani  inserito nell'ampio Parco Radimonte

Il capogruppo del Pd, Esterino Montino, fa sapere: «La notizia non ha scandalizzato solo gli esponenti del Pd accusati, lo ricordo, da autorevoli voci del Pdl di disinformazione e ignoranza su un soldato pluridecorato. È approdata sulle prime pagine di una quarantina di Paesi stranieri, dall'Algeria al Venezuela, generando un moto unanime di condanna. Chiedo l'immediata revoca del finanziamento regionale che è stato erogato sotto la precedente legislatura per il completamento di un semplice parco pubblico. Farò anche un esposto alla Corte dei Conti per distrazione di fondi pubblici. Un criminale di guerra come Graziani non merita alcun rispetto, figuriamoci un monumento».



Ercole Viri Dati di Nascita: 29/01/1960 - Luogo: Affile
dati Elezione: 13/04/2008 (nomina: 15/04/2008)
Partito: Lista Civica
Categoria Professione: Insegnanti di Scuola Elementare e Assimilati
Titolo di Studio: Licenza di Scuola Media Superiore o Titoli Equipollenti
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nulla sapevo di questo polverone ma stamane, guardando distrattamente RAI 1 dove stavano trasmettendo "Uno mattina Estate", un servizio ha attirato la mia attenzione. Si parlava di questo Monumento alla Memoria del Maresciallo Rodolfo Graziani che un piccolo Comune, più o meno come questo in cui io ho scelto di vivere 33 anni fa, ha dedicato a questa figura storica legata al Fascismo.

Da bambina conobbi un parente del Maresciallo Rodolfo Graziani, un cugino che molto gli somigliava, in quanto era un buon conoscente di mio padre con il quale, pur essendo molto più anziano del mio genitore, si intratteneva a parlare a lungo, seduti entrambi ad un tavolo di un bar del quartiere Prati di Roma, dove vivevamo. Mio padre apprezzava la conversazione con questo personaggio elegante, con il cappello panama, come amava portare anche mio padre, e con un bastone di bambù... Era una consuetudine per loro incontrarsi in quel bar quando mio padre era libero dal lavoro e li ricordo seduti piacevolmente; anche se papà è sempre stato antifascista ed odiava Mussolini che, diceva, "aveva rovinato l'Italia", pur riconoscendo, da persona intelligente, tutto quello che di buono aveva fatto, soprattutto nelle opere pubbliche, spesso lungimiranti ed avveniristiche.

Ecco, è questo il punto: "da persona intelligente".

Si può essere antifascisti e dare un parere storico negativo a quel periodo pur senza estremismi ed isterismi. Mio padre non voleva andare in guerra perché riteneva una vera follia la scelta di Mussolini giacché, diceva, "era una guerra di aggressione" e le armi sono giuste solo se devi difendere la Patria. Ebbe la salute rovinata per sempre per quella guerra ed odiava il sistema che l'aveva scatenata. 

Io non sono certo fascista, penso che molte cose che dice la sinistra siano giuste, altre no... Insomma penso con la mia testa e non la metto dentro il sacco della demagogia, dunque ho guardato con occhi spassionati l'intervista al Sindaco di Affile e ho visto un uomo in buonafede, mentre non si può dire altrettanto del giornalista conduttore e della sua "spalla", il sociologo Ferrarotti, che gli aveva messo accanto. 

Non lo facevano parlare, sparavano domande e risposte dandogli sulla voce e l'anziano Ferrarotti addirittura gli metteva la mano sul braccio fermandolo quando provava a parlare: una scena inelegante, una specie di meschino agguato che però gli è andato male! Perché il Sindaco non ha mai perso le staffe e ha continuato con fermezza e con un educato sorriso a cercare di parlare. Per nulla intimidito per essere stato invitato sulla rete ammiraglia della RAI (come forse pensavano il fesso giornalista e l'arrogante "spalla" Ferrarotti) il Sindaco del piccolo paese Affile ha dimostrato a quei due, e non soltanto a loro, di non essere, come forse loro supponevano, uno dei tanti meschinelli provinciali che si sentono gratificati ed intimiditi di fronte "all'onore" di essere stati invitati su RAI 1, ma ha cercato civilmente di dire il suo punto di vista, corredato da fatti, anche se dopo due parole quelli si mettevano ad urlare entrambi come comari al mercato. Alla fine, sereno e sincero ha detto: "Ma che mi avete invitato a fare se non mi fate parlare? A lui (indicando Ferrarotti) gli avete mandato la macchina anche se abita qua vicino, io ho fatto 80 chilometri perché i patti erano diversi e dovevo parlare anche di altro... il vino cesanese di Affile..." Gli hanno di nuovo dato sulla voce, il tempo era scaduto diceva l'incauto giornalista... Ma il Sindaco ha dimostrato che era più intelligente e corretto di loro e li ha messi educatamente in mutande svelando il meschino amo con il quale lo avevano attirato lì: parlare, da bravo Sindaco, anche del paese che rappresenta, dei suoi prodotti, delle sue attrazioni ed iniziative.

Caro giornalista e caro il sociologo dei miei stivali, soprattutto il sociologo che dovrebbe per il suo mestiere capire meglio di altri "la società", la gente non si manipola e voi avete dimostrato di volerlo fare e non siete riusciti a farlo: che pena! Onore al Sindaco ed alle sue ragioni che, poi, sono quelle di ricordare uno dei pochi cittadini illustri che di solito un piccolo paese può avere. Il giudizio storico è quello che è, certo, Graziani era essenzialmente un militare che ha servito il suo Paese in quel momento storico condividendone le idee: mio marito, studioso anche di storia, dice che fu un vigliacco, e mi riporta fatti, avvenimenti e date... Ma se i cittadini di Affile in maggioranza la pensano come il Sindaco non ci scandalizziamo. Riporto per tutti un commento di un cittadino di Affile, dall'apparenza semplice, che i reporter di RAI 1 hanno intervistato raccogliendo opinioni in loco: "Ha ammazzato tanta gente, ma l'hanno fatto tutti: gli americani, i giapponesi... pensiamo a Hiroshima allora...". La verità, scevra da ipocriti sussulti di parte, come vedete non è manipolabile e sta anche nella mente semplice, anzi, meglio e di più. 

Quattro nuove etichette per il Cesanese di Affile

L'Azienda Colline di Affile ha presentato tre nuove etichette: "Gaiano", "Le caese" e "1930".

Anche di questo voleva parlare il Sindaco di Affile...


Invece a Rocca Priora, qualche anno fa, un Sindaco ed il suo Consiglio Comunale hanno fatto un monumento ad... un cavallo rampante... che è costato, mi dicono, euro 80.000!!! E, a parte l'enorme cifra se paragonata ad un Monumento ed a un Parco ed al fatto che è stato realizzato già da qualche anno quando i costi erano più bassi, non attira né giornalisti, né attenzione, né un bel niente! E' solo ridicolo e può, tuttalpiù, attirare il riso!