venerdì 17 gennaio 2014

Ius soli e Matteo Renzi

Debbo dire che quando Matteo Renzi se ne è uscito con lo ius soli ho pensato e detto: "Ecco, già comincia a deludere:non avrà mai il mio voto politico."
L'ho votato alle Primarie quando perse con Bersani e l'ho votato per il ruolo di Segretario.
Ma il voto politico, quello che rafforzerebbe il nuovo PD di Renzi non lo darò se iniziamo così: voterò di nuovo Movimento 5 Stelle che, invece, per bocca di Beppe Grillo e del suo sodale Casaleggio si sono detti contrari allo ius soli (vedi mio post di venerdì 11 ottobre 2013).
Ho pensato che con questa uscita Matteo Renzi abbia voluto rassicurare quella parte del suo partito che proviene dalle ceneri del PCI, dato che gli rimproverano la sua provenienza dalle ceneri della Democrazia Cristiana...
Qualcuno, invece, ha voluto darne una lettura diversa e molto più finemente machiavellica: indurre la parte di destra che sostiene il governo Letta a ritirarsi perché contraria allo ius soli e dunque facendo cadere il governo e lasciando libero il campo ad un governo Renzi. Ma come? Necessariamente con nuove elezioni. Senza legge elettorale condivisa si andrebbe a votare con la legge precedente a quella dichiarata incostituzionale, proprio come chiede il Movimento 5 Stelle.
Non so cosa ci sia nella testa di Matteo ma lo ius soli, comunque, non mi trova d'accordo.
Si potrebbe togliere qualche restrizione alla legge già esistente per dare la cittadinanza italiana ai figli di stranieri nati sul suolo italico, ma non di più... Comunque a diciotto anni possono diventare cittadini italiani a tutti gli effetti.
Altrimenti si verificherebbe quello che già in parte accade per disinformazione da parte dei migranti abusivi: donne incinte che si imbarcano in quello stato nella speranza di far diventare italiani con tutti i diritti i loro nati.
Non siamo gli Stati Uniti d'America che avevano bisogno di popolare le loro sconfinate terre, per dare il diritto con la sola nascita. Siamo tanti, malmessi, su una penisola di circa 300.000 chilometri quadrati, in gran parte montuosa e i migranti sugli Appennini a zappare una terra lassù difficile non ci vanno, si attestano tutti in pianura: ai semafori, sulle spiagge, oppure sfruttati a raccogliere pomodori e le donne lungo i nostri marciapiedi a vendere se stesse (anche questo documentato su questo blog).
Il razzismo non c'entra, il fascismo neppure, è semplice senso del reale.