giovedì 1 febbraio 2018

Buona Scuola? DEGRADO SCUOLA


Foto: il sangue uscito dal volto della Professoressa.
Da: TGCOM24

Uno studente 17enne dell'istituto Superiore "Ettore Majorana" di Santa Maria a Vico, nel Casertano, ha accoltellato la prof di italiano che a suo dire l'aveva offeso. Il giovane, che risiede ad Acerra, nel Napoletano, è stato fermato dai carabinieri. La professoressa, rimasta ferita alla guancia sinistra, è stata soccorsa e portata in ospedale, dove i medici l'hanno giudicata guaribile in 15 giorni.
Secondo quanto accertato dai militari, l'alunno che si è presentato a scuola con un coltello, si è scagliato contro la docente colpendola a volto davanti ai compagni, mentre erano in corso le lezioni.

Da: Il Meridianonews.it
SANTA MARIA A VICO – E’ il fratello di un politico, il 16enne di Acerra che questa mattina ha accoltellato al volto l’insegnante di italiano dinanzi a tutta la classe. Il giovane, di cui non è ancora nota l’identità, è anche il figlio di un noto commerciante.
La donna, ferita al volto, è in sala operatoria per un delicato intervento chirurgico.

Spero vivamente che la professoressa, a cui inevitabilmente rimarrà in pieno viso uno sfregio permanente, non si faccia prendere dal buonismo-perdonismo verso il discente e faccia tutti i passi che la Legge le mette a disposizione.
La china inarrestabile verso la barbarie che sta vivendo la Società italiana, del resto mi importa poco non potendo incidere in alcun modo, si riverbera su ogni aspetto della nostra vita e la Scuola ne è il sensibile testimone.
La follia, la mancanza di freni inibitori, la bassa tolleranza alle minime frustrazioni, la mancanza di controllo dei propri impulsi, possono coesistere in personalità psicologicamente disturbate, ma ormai il controllo delle proprie pulsioni è minimo in un gran numero di persone.
La Scuola lo registra soprattutto nel comportamento dei genitori.
In parte deve essere sempre stato, perché ricordo una mia cara amica, purtroppo scomparsa, che aveva insegnato per tutta la vita Lettere, Latino e Greco nella Scuola Pubblica la quale, trovandosi un giorno davanti ad una mia conoscente affetta da una grave forma di mitomania, che si presentò a lei dicendo "Io comando la CGIL di tutta Roma" accompagnando la frase sulla falsa identità che dichiarava con un ampio gesto del braccio, mi disse in seguito che aveva capito subito che la poveretta era pazza, avendo un lunga esperienza fatta con i genitori dei suoi studenti. Meravigliata chiesi come mai e lei rispose che le anomalie che riscontrava nei suoi studenti trovavano spiegazione nelle anomalie ancora più gravi dei genitori quando si presentavano ai colloqui. 
Oggi è molto peggio, giacché non ci siamo mai ripresi dalla crisi del 1968 quando venne messa in discussione l'autorità di chiunque, anche di chi aveva un'autorevolezza grazie al suo comportamento dignitoso ed irreprensibile.
Oggi, forse a causa di una pessima televisione, quella che ha creato simboli comportamentali disdicevoli come Sgarbi, premiato dalle sue urla e dalle parolacce nonché dall'aggredire chiunque stia parlando, che ha fatto  di un simile agire un personaggio, ma anche a causa della possibilità di esprimere opinioni su tutto, con superficialità e totale incompetenza, data a chiunque, al riparo di un nickname sui siti WEB, l'arroganza e la presunzione sono arrivate alle stelle.
La gente lo avverte, qualcuno ne scrive, ma non sembra che questo degrado interessi più di tanto i politici che di volta in volta raggiungono il potere che potrebbero usare per raddrizzare un po' le cose, punendo, contenendo con regole rigide, imponendo il rispetto là dove serve per non scivolare tutti in un caos della Società.
A me sembra che non solo i politici siano assenti dal sentire il caos in cui stiamo a poco a poco scivolando, ma anche l'altro potere importante che è la Magistratura.
Assistiamo dunque a situazioni sempre più paradossali a sentire i racconti del quotidiano degli insegnanti e dei Dirigenti Scolastici: genitori che pretendono di investire dei loro problemi e conflitti coniugali la Scuola, senza ritegno (parola che forse sparirà dal vocabolario non essendo più un valore per molti), oppure vere richieste folli essendo l'arroganza e la supponenza ormai senza limiti. 
Un esempio di un recente aneddoto narratomi da un Dirigente Scolastico: interrotto nel suo lavoro da una telefonata di una genitrice che, con aria supponente, chiedeva cosa egli intendesse fare per la sicurezza fuori dalla Scuola dato che avevano investito un bambino ivi iscritto in una via lontana dalla Scuola stessa mentre scendeva dall'auto della madre! Il Dirigente non può esimersi dal rispondere a queste persone fuori di testa perché altrimenti per ogni cosa vanno a far denuncia dai Carabinieri, nella più totale inconsapevolezza, sempre restando in detto esempio esplicativo, che il Dirigente non è il Sindaco della città, né il Capo dei Vigili Urbani, ed altre sono le sue prerogative e competenze, nonché responsabilità.
Un tempo l'educazione ed un minimo di rispetto per gli altri, nonché quello dovuto a chi ricopriva un ruolo di responsabilità, contenevano l'ignoranza e l'irrazionalità, se non la vera e propria turba psichica, oggi non più e le situazioni grottesche sono all'ordine del giorno rendendo il lavoro delle varie figure della Scuola molto difficile e faticoso.



Il mondo alla rovescia


Questa non fa ridere e nella sua paradossalità è purtroppo vera: una Dirigente Scolastica è stata perseguitata dall'intera famiglia di un bambino che chiedeva l'allontanamento di un bambino ipercinetico, che a volte era aggressivo con i compagni, in particolare con il loro bimbo. La Dirigente, dopo aver messo in atto tutto quello che la logistica del numero delle aule e degli insegnanti di sostegno consentivano, non ha potuto di certo allontanare il bimbo problematico, giacché le leggi ne prevedono l'inserimento nel contesto scolastico e l'allontanamento risulta discriminatorio e da denuncia, qualora la Dirigente avesse accondisceso a tale illegale richiesta.
La zia del bimbo ha inviato e-mail calunniose e diffamatorie sul conto della Dirigente a tutti gli indirizzi e-mail dei genitori che è riuscita a procurarsi, scrivendo accuse infondate sull'operato della stessa, che a suo avviso era scorretto, infarcendo il tutto con sue elucubrazioni e giudizi su come, secondo lei, la Dirigente avrebbe dovuto agire.
La Dirigente l'ha giustamente querelata, ma la lentezza della giustizia comporta che il magistrato, a 3 anni dalla querela, non l'abbia ancora scaricata sul sito del Ministero dove l'avvocato della querelante la cerca periodicamente per procedere.

Questa è la tutela che la magistratura dà a chi a Scuola sta in frontiera.