venerdì 29 gennaio 2016

Le nostre false sicurezze

Nel breve tempo che ci è concesso di vivere, a molti troppo poco per capire qualcosa e a tanti, come me, abbastanza fortunati da poter arrivare ad un'età in cui si può riflettere su una sufficiente esperienza di vita, capiamo che l'Uomo impara dalla sua Storia che la Civiltà non è una conquista ferma e duratura: si può ripiombare nella barbarie e nel disordine in qualsiasi momento.

Proprio in questi giorni celebrazioni ricordano a chi l'ha dimenticato o a chi lo vuole dimenticare l'orrore del Nazismo.
Fu la negazione di ogni Civiltà e l'apoteosi della Malvagità umana.
Ghettizzare gli altri è la via più meschina e breve per innalzare se stessi, traendone almeno un momentaneo beneficio psicologico.
Lo si vede a livello microscopico ed individuale nella vita di ogni giorno e, a livello macroscopico, questo miserevole vizio della mente umana, diventa una regressione di interi popoli, dunque una caduta della Civiltà.

Dopo l'orrore della Seconda Guerra Mondiale del XX Secolo dell'Era Cristiana, chi è sopravvissuto ha cercato di ricostruire un avvenire migliore per sé e per la propria discendenza.
Oggi, all'inizio del XXI, il sogno dell'Europa a garanzia della Pace si sta sfaldando in egoismi mai sopiti prima ancora di essere totalmente compiuta.

L'Italia ha i suoi difetti ma gli altri Paesi dimostrano di averne di diversi ma altrettanto letali per la causa.
Quello che a noi veniva rimproverato, quello che in noi era criticato, l'incapacità a fronteggiare un intero continente africano che si riversava sulle nostre coste esposte nel bacino Mediterraneo, oggi provoca, in Paesi da sempre in Italia portati ad esempio di civiltà più avanzata della nostra,  una reazione egoistica e conservativa della sicurezza e del benessere dei propri popoli. 

A livello mondiale l'Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite dimostra una totale incapacità a saper difendere i popoli dai genocidi che Capi di Governi Assassini perpetrano da anni, provocando esodi biblici nello stretto senso del termine. 

I siriani stanno svuotando la Siria perdendo per strada i loro bambini, mentre il Tiranno Assad non lascia il potere, i ribelli non sono capaci di cacciarlo e non propongono nulla di meglio per l'avvenire della Nazione Siriana, mentre la barbarie dei massacratori del disseminato Stato Islamico porta avanti il loro progetto di negazione della Vita propria e degli altri, che somiglia alla follia del Nazismo: anche lì davano morte e se fermati si suicidavano.

In questa palude la Civiltà può affondare nella divisione e nei personalismi.
L'Occidente, Europa Unita e USA, pur con gli inevitabili difetti, dato che l'Eden è solo un concetto astratto, danno una speranza di continuità ai popoli nella tolleranza reciproca per l'avvenire.
Certo non la da questo Islam, intollerante, violento, opprimente: la filosofia del non riconoscimento del diverso da sé porta solo alla fine di ogni concetto alto di Umanità. 
Ormai l'uomo sa come usarla... e prima o poi qualcuno la userà