sabato 7 aprile 2012

Roberta Ragusa e i ritrovamenti casuali

Da: PisaToday

Roberta Ragusa scomparsa ricerche
Si sarebbero svolte solo nelle prime 48 ore le ricerche di Roberta Ragusa, vale a dire fino al 15 gennaio. Poi l'avvistamento, ritenuto attendibile, nell'area di servizio di Firenze Peretola sull'autostrada, bloccò la perlustrazione a tappeto del territorio. E' questo quello che emerge in un documento inedito del Comune di San Giuliano Terme inviato alle autorità competenti e sul quale viene scritto il resoconto dei due giorni di attività, prima dello stop. Si tratta di una sorta di brogliaccio delle ricerche nel quale si legge che in quei due giorni furono impiegati decine di uomini e mezzi nella perlustrazione del territorio prima di fermarsi una volta appreso dell'avvistamento a Peretola. Da allora, era il 15 gennaio, le ricerche di Roberta Ragusa non sarebbero mai più state fatte in modo così massiccio e coordinato, anche con l'impiego di volontari, anche se gli inquirenti assicurano che quotidianamente i Carabinieri battono il territorio e non hanno mai smesso di cercarla. Non si è neppure appreso ufficialmente se sono state visionate le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza sparse sul territorio o lungo la rete viaria e autostradale in cerca di riscontri su presunti avvistamenti.
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Di certo chi scrive ha ragione, ma la cronaca recente di casi di scomparsa, poi rivelatisi omicidi, dice che le uccise sono state ritrovate casualmente.

Il caso più clamoroso è quello di Yara Gambirasio. L'età giovanissima della ragazzina, e il fatto che la scomparsa è avvenuta in un territorio dove il partito dell'allora Ministro dell'Interno ha un alto elettorato, ha fatto sì che ci fosse uno spiegamento di forze senza pari. Eppure il corpo della povera piccola è stato ritrovato per caso da un signore che si divertiva a far volare un modellino di aereoplano: lì accanto erano passati gruppi di persone che setacciavano i luoghi cercandola.

Lucia Manca, probabilmente strangolata in casa dal marito che poi l'ha caricata nel portabagagli della sua auto profittando delle ore notturne, è stata ritrovata per caso da persone che dovevano preparare un percorso per una gara campestre.

La funzionaria della Prefettura di Ascoli Piceno, uccisa dal suo amante perché troppo invadente ed insistente, è stata ritrovata seppellita in un bosco dei dintorni ormai ridotta a sole ossa.
Da: La Repubblica.it



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Il ritrovamento è stato favorito dalle abbondanti piogge che nei mesi scorsi hanno "lavato" la terra. Il luogo della sepoltura non è distante dalla strada. E' una pineta molto frequentata dagli ascolani, per sport o gite fuori porta. Appare quindi strano che il cadavere sia stato sotterrato proprio qui, e nemmeno in profondità. Ma tutto questo lascia pensare a una situazione d'emergenza, per cui chi avrebbe ucciso la donna si sarebbe trovato costretto ad agire in fretta. La zona non è peraltro distante da quelle battute, a suo tempo, dalla polizia alla ricerca del corpo della Goffo.


Sicuramente gli inquirenti terranno conto di questa casistica che dice chiaramente che non è facile trovare un corpo anche quando lo si cerca in modo certosino. Speriamo che, anche in questo caso, accidentalmente, si ritrovi il cadavere di questa sfortunata e bella donna, almeno affinché i suoi figli possano avere una tomba dove piangerla. Per loro, vittime innocenti, sarà una triste Pasqua.
Chissà perché, pensando che se ne sia andata con le gambe sue, il marito si è premurato immediatamente di distruggere il suo cellulare ed ha chiesto alla sua amante di fare altrettanto... 
Roberta Ragusa