sabato 8 dicembre 2018

Discoteche: luoghi di morte

Rita Coltellese *** Scrivere: Morire di discoteca

Rita Coltellese *** Scrivere: Discoteche come i Saloon del Selvaggio West

E' di pochi giorni fa che alle 4 del mattino, tornando da una discoteca, forse per un colpo di sonno, il guidatore di un'utilitaria, 21 anni, è sbandato ad una curva prendendo una famigliola che, al contrario, scendeva in direzione opposta per andare ai Mercati Generali, prima dell'alba, per approvvigionarsi visto che di mestiere facevano i fruttivendoli.. Fortunatamente chi andava a lavorare e non aveva nessuna colpa nell'incidente è finito all'ospedale con ferite ma vivo, mentre il giovane conducente che tornava da una notte in discoteca è giunto cadavere in ospedale. Un suo amico che sedeva subito dietro di lui, ancora vivo, aveva tutti gli organi dell'addome spinti verso il torace per il gran colpo ricevuto e tali organi avevano sfondato il diaframma e invaso gli organi del torace spostandoli.
I Chirurghi hanno sperato di recuperare questa seconda giovane vita, anche lui 21enne, sottoponendolo ad un intervento chirurgico di urgenza e per 4 ore hanno cercato di risistemare i suoi organi nei posti giusti, dove madre Natura li aveva messi e ricucendogli il diaframma. Ma grande era stato il trauma per il giovane organismo e dopo 4 giorni dall'intervento il cuore del giovane ha ceduto ed anche lui è morto come il suo compagno di discoteca.
Queste morti creano turbamento anche in chi li soccorre e tenta con la sua Scienza di riportarli alla Vita, lottando con la Morte, ma soprattutto distruggono la vita dei loro familiari segnandola per sempre.
Tutto per la Discoteca.
L'ultima in ordine di tempo è la tragedia di Ancona: qui, come nella piazza di Torino, è bastato uno stimolo di qualche idiota o malintenzionato a provocare lo sbandamento della mandria di esseri umani i quali, impauriti dal nulla, si comportano esattamente come i bisonti, calpestando i corpi dei propri simili senza più lume di intelligenza ed Umanità. 
Può la Discoteca, gli assembramenti di folla, valere la Vita?
Buonsenso e prevenzione sono l'unica possibilità di sfuggire ad un simile stolto destino. Sfuggire agli assembramenti, ai luoghi chiusi, anche una piazza strozzata come quella di Torino può esserlo... Più gente c'è più la percentuale di imbecilli o di malintenzionati cresce..
Il rumore, le droghe, la mancanza di sonno, sono tutte spinte verso la confusione, la perdita di lucidità e di controllo su sé stessi, e quand'anche si rimanga svegli e coscienti ci sarà qualcun altro che non lo sarà e che ci potrà trascinare verso la rovina.


E come al solito sono i benemeriti VV.FF., i medici e gli infermieri delle ambulanze e le Forze dell'Ordine mobilitati in piena notte per soccorrere...
Lo vogliamo chiamare ancora divertimento?

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