venerdì 16 settembre 2011

Comunicato Cobas INPDAP

Per il regime la protesta non deve esistere.


C’è ancora chi ha l’illusione che in questo paese ci siano spazi praticabili per poter esprimere democraticamente il dissenso. La repressione che è stata applicata ieri contro la manifestazione-presidio del sindacalismo di base a Piazza Montecitorio dovrebbe chiarire una volta di più che questi spazi sono ormai sostanzialmente inesistenti.

Mentre il regime varava l’ennesima bastonata finanziaria che graverà solo sulle spalle dei ceti popolari, le forze dell’ordine bastonavano chi esprimeva la sua rabbia a nome di tutti quelli che verranno colpiti e che sono stati già colpiti in questi anni dai licenziamenti, dalla disoccupazione, dai tagli ai servizi sociali, alla scuola, alla sanità ecc.

Gli strati sociali che verranno colpiti da questa manovra non tarderanno ad accorgersi, purtroppo, della sua gravità .

E si dovranno accorgere, ma pensiamo che già se ne siano accorti, che le centrali sindacali o gruppi di potere politico che apparentemente si oppongono ad essa, recitano solo una parte in un copione già replicato tante volte.

Fatalmente episodi come quello di ieri sono destinati a ripetersi, in quanto l’alzare la voce, e magari anche qualche altra cosa, per difendersi contro questo regime non è più solo un diritto che va rivendicato e praticato, ma un dovere ed una necessità a cui per moltissimi è legata la propria sopravvivenza nei prossimi anni.

Roma, 15 settembre 2011 -- Cobas Inpdap
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L'insopportabile scelta di continuare gli sprechi per i privilegi di una CASTA ormai lontanissima dal vivere delle persone comuni, a fronte della richiesta di SACRIFICI al popolo, rende conto della rabbia che rivolta gli animi.
Si potrebbe costruire con una cassetta della frutta o una grossa scatola di cartone una base su cui innalzare due assi di legno per imballaggi e, in cima ad essi, con del cartone o un'asse più corto di legno, mettere un'argentea finta lama trasversale a formare un simulacro di ghigliottina e con essa, (facilmente smontabile per il trasporto e ricostruibile in loco), andare in Piazza Montecitorio del tutto pacificamente, montare il tutto e rimanere lì: caricherebbe la polizia? La Piazza è ancora di tutti? Oppure è extraterritoriale? Sarebbe il messaggio esplicito? Il tutto si potrebbe corredare con cartelli "sandwich" con su scritto: per le Marie Antoniette e per i Luigi XVI del c......"
Potrebbe essere un pacifico segnale di protesta. Voi che dite?


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